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Pochi giorni per regolarizzare i fabbricati rurali del Piceno

di | in: A...gricoltura, Cronaca e Attualità

Cia – Confederazione Italiana Agricoltori

ASCOLI PICENO – Sale la protesta del mondo agricolo in merito alla scadenza per la regolarizzazione dei fabbricati rurali. La Cia – Confederazione Italiana Agricoltori delle province di Ascoli e Fermo lamenta che il decreto attuativo del ministero dell’Economia è stato pubblicato solo il 21 settembre e la scadenza è fissata per il 30 settembre. “Il tempo a disposizione è veramente insufficiente – sottoline Massimo Sandroni presidente della Cia di Ascoli e Fermo – per compilare la domanda all’Agenzia del Territorio, anche perché i produttori agricoli sono chiamati a compilare una modulistica molto complessa ed è per questo che abbiamo hiesto un pronto intervento dei ministri dell’Economia Giulio Tremonti e delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano e dei presidenti della Commissione Agricoltura di Camera Paolo Russo e Senato Paolo Scarpa Bonazza”. “Per i fabbricati rurali siamo ormai nel caos più totale – sottolinea Sandroni – ritardi inammissibili e assurdi, adempimenti letteralmente fuorvianti stanno mettendo con le spalle al muro migliaia di agricoltori, che rischiano di subire danni rilevanti per colpe e responsabilità imputabili ad altri.

Sandroni Massimo

Tutt’altro che chiusa la vicenda dell’Ici, la tegola di una regolarizzazione, per dir poco ‘fantasma’, si abbatte, infatti, sugli imprenditori che, secondo quanto prevede il decreto del ministero dell’Economia relativo all’accatastamento, hanno poco più di una settimana per rispondere alle richieste dell’Agenzia del Territorio. Una cosa che ha dell’incredibile”.Una situazione che va avanti da molto tempo e in proposito Sandroni ha aggiunto: “Da anni, purtroppo, la questione dei fabbricati rurali -afferma Politi- si sta trascinando in una condizione di perenne incertezza, a danno esclusivo degli agricoltori che vedono messo in discussione un loro diritto da un sistema burocratico che ignora totalmente i valori che devono essere alla base di un corretto rapporto fra individuo e Pubblica amministrazione”.

Il termine per la presentazione della domanda all’Agenzia del Territorio è da considerare irricevibile da parte degli agricoltori, soprattutto perché -sostiene la Cia- solo in prossimità della scadenza si ha la possibilità di operare, quando, invece, già dal 13 luglio il provvedimento, che avrebbe consentito agli agricoltori di regolarizzare la propria posizione, poteva essere emanato e questo nonostante le ripetute sollecitazioni espresse da tutto il mondo agricolo.

Sono diverse le criticità -rileva la Cia- che rendono obbligatoria la concessione di una proroga. In primo luogo gli allegati alla modulistica (b e c) non sono di semplice e rapida compilazione, né per il singolo contribuente né per gli addetti ai lavori dal momento che richiedono una rilevante quantità di informazioni (peraltro alcune non necessarie e pertinenti allo scopo di autocertificare i requisiti di ruralità).

In secondo luogo -rimarca la Cia- si prevede che la domanda, compilabile con modalità informatiche tramite un’applicazione disponibile sul sito dell’Agenzia, debba anche essere presentata all’Ufficio provinciale competente dell’Agenzia del Territorio tramite consegna diretta, raccomandata con ricevuta di ritorno, fax o posta elettronica certificata. Per tale consegna sono stati concessi ulteriori quindici giorni.




24 Settembre 2011 alle 20:56 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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