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Sanità, Riviera bocciata: la Giunta regionale individua le sede delle Aree vaste territoriali

di | in: Primo Piano

Almerino Mezzolani

L’intervento della senatrice Amati

La Replica di Mezzolani


ANCONA, 2011-09-05 – Su proposta dell’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, la Giunta regionale ha approvato, questa mattina, la collocazione delle sedi delle cinque Aree vaste territoriali.

Per le province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno le sedi saranno nei capoluoghi di provincia, mentre per quelle di Ancona e “Pesaro e Urbino” – dove i capoluoghi sono sede di aziende ospedaliere – il coordinamento di area viene confermato, rispettivamente, a Fabriano e Fano.

L’intervento della senatrice Amati

Questi sono tempi in cui si richiede alla politica e alle istituzioni il massimo della unità e della trasparenza nelle scelte. Unità e trasparenza nelle decisioni debbono essere per altro il paradigma dell’operare per il PD e per le istituzioni che governiamo.

Ritengo inoltre che i luoghi del confronto possano e debbano essere preventivi, anche per evitare quel susseguirsi di continui distinguo che certo non migliora il rapporto con l’opinione pubblica. Ma su questioni importanti ci vuole davvero senso di responsabilità in particolare da parte di chi ha responsabilità di governo e per il governo della Regione questa responsabilità in primis sta in capo al Presidente. E’ improprio dunque apprendere solo dai giornali locali che lunedì la Giunta regionale ha approvato la localizzazione delle sedi delle Aree vaste per la Sanità. Si tratta di un progetto importante attraverso il quale si attua il superamento delle Zone contemplate nella legge 13, zone che avevano comunque ben operato fino ad oggi. Ogni criterio di scelta avrebbe potuto avere una sua validità se condiviso. Leggiamo che Macerata, Fermo ed Ascoli sono state indicate in quanto capoluoghi di Provincia. Mentre le città di Ancona e Pesaro sono state escluse in quanto sede di Aziende ospedaliere. Resta da comprendere con quali criteri siano state scelte le sedi di Fabriano per la Provincia di Ancona e di Fano per la Provincia di Pesaro.
Si potrebbe supporre che la sede di Fabriano fosse utile perché copriva l’area montana. Allora però, omogeneamente, si sarebbe dovuto scegliere Urbino per la stessa motivazione. Altrimenti se per l’area vasta della Provincia di Pesaro valeva l’indicazione della città di Fano per la dimensione della città, per la ubicazione sulla costa e per l’incremento di popolazione stagionale causata dal turismo, per analogia si sarebbe dovuto pensare per la Provincia di Ancona alla città di Senigallia, prima, dopo il capoluogo, quanto a numero di abitanti e città di assoluto rilievo turistico. Se invece il criterio di scelta fosse stato legato alla baricentricità nell’ambito di tutto il territorio provinciale forse in ogni Provincia si potevano prevedere opzioni diverse. Su questi temi da oggi lavoreremo comunque per superare la complessiva difficoltà in cui ci troviamo. Conteremo sull’operato del nostro quadro dirigente politico e istituzionale e sulla capacità di comprendere fino in fondo che a tutti, a partire dalla società delle Marche, servono sedi di condivisione e non altro spazio regalato alle voci dell’antipolitica.

Silvana Amati, Senatrice Pd
 
 

Aree vaste territoriali, l’assessore Mezzolani replica alla senatrice Amati

“Il criterio seguito per la scelta delle sedi delle Aree vaste territoriali è chiarissimo. E il criterio è quello della continuità: Fabriano e Fano erano già da due anni sedi dei centri coordinatori di area vasta (evidentemente la senatrice Amanti non se n’è accorta!) e tale collocazione, con la decisione di Giunta di lunedì, è stata semplicemente riconfermata”. Così l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani risponde ai dubbi della senatrice Silvana Amati in merito alla scelta delle sedi delle Aree vaste territoriali



5 Settembre 2011 alle 20:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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