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dalla Regione Marche

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Travel Trade Italia

07 OTTOBRE 2011 14:28
LE MARCHE AL TTI DI RIMINI.

Una vetrina dove le Marche ancora una volta si distinguono: all’edizione 2011 del Tra-vel Trade Italia, inaugurato ieri a Rimini (alla presenza dell’assessore Serenella Moro-der), sta riscuotendo apprezzamento lo stand della Regione dove emergono le imma-gini della nuova campagna pubblicitaria Marche-Hoffman e le straordinarie fotografie sulle eccellenze del territorio. Negli ottanta metri quadri di spazio, lo stand ospita 27 aziende professioniste dell’incoming regionale che stanno incontrando i buyer prove-nienti da tutto il mondo sedici dei quali, da domani e per il fine settimana, prenderan-no parte all’ Educational Tour promosso dalla Regione Marche in collaborazione con TTG Italia. Visiteranno il territorio regionale attraverso un itinerario finalizzato a far conoscere eccellenze tra musei, citta` d’arte, attivita` ricettive e di ristorazione dove gu-stare prodotti tipici del territorio e show room.


07 OTTOBRE 2011 13:51
IL DESIGN E LA STORIA D’ITALIA PER OGGETTI ‘ CONFERENZA STAMPA IN REGIONE .

Si e` tenuta oggi in Regione una conferenza stampa per presentare l’evento nazionale ‘La storia d’Italia per oggetti’, organizzato dalla Regione con il Centro sperimentale di design Poliarte di Ancona e con il patrocinio del Consiglio dei Ministri. Hanno preso parte all’incontro con la stampa, l’assessore alle Attivita` produttive, Sara Giannini, Giordano Pierlorenzi, direttore di Poliarte e responsabile dell’evento, Carla Stramignoni, responsabile ufficio artigianato della Regione. ‘Siamo molto lieti ‘ ha detto la Giannini – di questa iniziativa nazionale, pubblico ‘ privata, organizzata in un momento complicato e di crisi. Vorremmo, infatti, valorizzare quanto gli imprenditori marchigiani hanno fatto e fanno per il design, realizzando prodotti che hanno cambiato e migliorato usi e stili di vita. La Regione Marche, tramite il coordinamento svolto a Roma nella materia, sta coinvolgendo le altre Regioni in questo progetto. Le Marche, realta` piu` artigiana d’Italia, sono protagoniste di un evento che vuole valorizzare la manualita`, sorgente primaria di design. Proporremo questo progetto nell’ambito della settimana europea delle piccole e medie imprese, proprio per il rilevante valore simbolico che riveste. Gli obiettivi sono due, promuovere nuova imprenditorialita`, specie tra i giovani, e riconoscere i meriti dell’impegno di tanti imprenditori che hanno contribuito all’affermazione del design italiano’. L’iniziativa che si terra` tra dicembre e gennaio presso la Mole Vanvitelliana ad Ancona, sara` articolata in un convegno ‘Dall’unita` d’Italia all’italian style’ e in una mostra ‘Il contributo del design all’unificazione’. Un’esposizione che vuole essere l’incipit di una ricerca storico-socio-economica in progress sui mutamenti degli stili di vita e di consumo causati dall’inserimento sul mercato di oggetti divenuti nel tempo emblematici, simboli di integrazione sociale e culturale. La mostra, vero e proprio ‘concorso di popolo’ e primo inventario nazionale degli oggetti di design, prevede la partecipazione della cittadinanza per la raccolta degli oggetti che saranno poi esposti. Il termine per l’invio ‘ ai fini dell’esposizione in mostra – e` il 30 novembre prossimo, ma la raccolta ‘ in progress – andra` avanti con step successivi e con relazioni periodiche sugli oggetti raccolti e opportunamente organizzati in categorie. Il focus e` incentrato sul periodo storico 1861 ‘ 1961, quando la cultura del design era in formazione e l’attivita` di ricerca e di coniugazione dell’arte con la tecnologia riproduttiva sperimentava la sua efficacia con risultati apprezzabili. ‘Vogliamo cercare le sorgenti del design ‘ ha detto Pierlorenzi ‘ una ricchezza importantissima per la competitivita` del made in Italy, ma che ha bisogno di essere coltivata. Dietro l’italian style c’e` un enorme lavoro di ricerca e studio sulle nuove tendenze, gusti, stili di vita. Gli stessi oggetti esposti parleranno di questo, tramite una identificazione storica e geografica. Puo` resistere il design italiano alla concorrenza globalizzata? E’ questa la domanda a cui vorremmo dare risposta. Il design, l’ergonomia e la sicurezza dei prodotti, sono fattori di competitivita` importanti, specie per penetrare certe fasce di mercato evolute.'(f.b.) 

la storia d’Italia per oggetti

07 OTTOBRE 2011 11:29
QUADRILATERO, MAXI LOTTO 2: INTESA PER LA BRETELLA DI SAN VITTORE (GENGA). VIVENTI: ‘RISULTATO POSITIVO CHE SODDISFA LE ESIGENZE MANIFESTATE’.

Intesa sul progetto e sull’importo necessario per la Bretella di San Vittore, opera compensativa per il Comune di Genga, nell’ambito della realizzazione della Quadrilatero ‘Marche ‘ Umbria’. L’accordo – che dovra` essere ora formalizzato – e` stato raggiunto in Regione, nel corso di un incontro tecnico, al quale hanno partecipato funzionari regionali, provinciali, della societa` Quadrilatero, dell’Ente parco Gola della Rossa e il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni. Nel corso della riunione si e` registrata una condivisione sulla soluzione progettuale scelta e sull’importo necessario, pari a 350 mila euro, da corrispondere al Comune per la costruzione della Bretella. ‘Un risultato positivo – commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Viventi – conseguito in un clima di collaborazione fattiva tra i vari enti interessati. L’opera mitiga i disagi causati alla popolazione dalla costruzione del nuovo collegamento con l’Umbria, recependo le indicazioni dell’amministrazione comunale. Sostanzialmente e` stata raggiunta una sintesi che soddisfa le varie esigenze manifestate’. L’opera compensativa consiste in una bretella a senso unico, con una rotatoria complementare che evita l’attraversamento veicolare della frazione di San Vittore di Genga. Il raccordo si rende necessario per contenere l’aumento di traffico che si registrera` alla conclusione del raddoppia della SS76 (tratto Serra San Quirico ‘ Cancelli di Fabriano), in considerazione della nuova configurazione dello svincolo di Valtreara. Nel corso della riunione, e` stato fatto anche il punto sul collegamento per le frazioni di Valtreara e Gattuccio. Il raggiungimento dei due borghi, in fase di esecuzione dei lavori della Quadrilatero, sara` garantito dalla bretella provvisoria in corso di realizzazione, in modo da permettere al Comune di Genga, una volta ultimata, di emanare l’ordinanza di chiusura della strada comunale Gattuccio ‘ Valtreara, necessaria alla prosecuzione del raddoppio della SS76.


“Indagine 2010 Famiglie Marchigiane e Mercato del Lavoro (FMML)”

 

La famiglia tiene il sistema, fatto da un tessuto solido che previene il degrado sociale. Come è tradizione, i marchigiani sanno ancora risparmiare


Il sistema familiare marchigiano tiene. E la famiglia in sostanza funge da ammortizzatore sociale, come redistributore del reddito tra i componenti, fattore incisivo che insieme alla contrazione dei consumi, fa diminuire anche l’indice di povertà relativa nelle Marche , che è passato in tre anni dal 10.3% del 2008 al 10.2% del 2009 al 9,9% nel 2010.

Anche se il tenore di vita delle famiglie si è abbassato (ma l’84% del totale delle famiglie marchigiane vive in case di proprietà), tuttavia si conferma il ruolo chiave della famiglia marchigiana– in media composta da 2,8 elementi e 1,8 percettori di reddito e 1,7 figlio- come collante per la tenuta del sistema socio- economico più in generale. E’ questo il dato positivo che emerge dall’indagine presentata oggi in Regione sulle “Famiglie marchigiane e Mercato del Lavoro-2010 ( FMML) ” che ha riguardato nella sua terza edizione, un panel di 2500 famiglie e 7157 persone residenti in 59 comuni marchigiani. La ricerca promossa dalla Regione – assessorato al Lavoro-Formazione ha visto un lungo e impegnativo lavoro, come ha sottolineato Marco Canonico, responsabile dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro , che ora anche grazie al servizio Statistica della Regione sarà consultabile in un database. Al termine della presentazione, la tavola rotonda moderata dal dirigente regionale Fabio Montanini, alla quale hanno partecipato Raffaele Morese- Segretario generale Associazione Nuovi Lavori, Antonio Di Stasi docente di Diritto del lavoro, Daniela Barbaresi CGIL-CISL-UIL , Enrico Loccioni delegato Educational per Confindustria Marche.

“I dati del 2010 ci dicono – ha commentato l’assessore Marco Luchetti nelle conclusioni della tavola rotonda – che i giovani sono ancora la fascia più penalizzata dalla mancanza di lavoro. Occorre allora privilegiare percorsi di orientamento più mirati e promuovere politiche non segmentate, ma far dialogare sempre più la scuola, i giovani, le famiglie e il mercato del lavoro. Mondi ancora troppo distanti tra loro. Questi risultati ci aiuteranno molto nell’affrontare le nuove politiche attive del lavoro per intervenire su questi gap, per aprire ad una cultura nuova del lavoro che parta anche dalla diffusione della conoscenza presso i giovani delle eccellenze produttive marchigiane, a mio avviso ancora troppo sconosciute agli studenti. Interventi che incentivino alla dignità di qualsiasi lavoro e che ridiano anche il senso di prospettiva nel futuro che ora purtroppo manca.“

E se dall’ultimo rapporto Istat -2° trimestre 2011 emerge che il tasso di disoccupazione scende al 5,8% rispetto al 6,6% del 1° trimestre dell’anno in corso e gli occupati, rispetto al 1° trimestre 2011, nelle Marche salgono di + 8.000 unità, tornando a livelli pre-crisi del II trimestre 2008, il 2010 ha segnato – secondo l’indagine FMML– molti spunti su cui riflettere. I risultati– illustrati da Stefano Barbarini dell’Ass.ne Nuovi Lavori e coordinatore-mettono in evidenza che dal 2008 al 2009 si rileva una sostanziale diminuzione del tasso di attività ed un contestuale aumento della disoccupazione. Nel 2010 si riscontra una minore partecipazione al mercato del lavoro, fenomeno dovuto per lo più allo “scoraggiamento”. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) risulta ancora molto elevato (29,1%), sebbene in leggera contrazione rispetto al 2009 (30,8%). Ma già nel 2011, secondo ISTAT, le Marche presentano dati migliori di quelli nazionali: 9,3% contro il 14,6% dell’Italia. L’indagine FMML registra inoltre la diminuzione del tasso di attività dei giovani (da 32,6% del 2009 al 28% del 2010) e quello di occupazione (dal 22,6% al 19,9%). Anche la variabile di genere risulta determinante: una donna su dieci è disoccupata rispetto al più contenuto 7,0% dei maschi. Il reddito familiare medio mensile nella regione al 1.10.2010 è pari ad euro 2.213. La propensione al risparmio delle famiglie pare resistere alle difficoltà causate dalla crisi economica, mentre quelle costrette ad indebitarsi sono stabili. Il reddito medio dei cittadini marchigiani nel 2010 è pari ad euro 1.308. La discriminazione di genere nel livello reddituale continua (gli uomini guadagno in media il 32%). I lavoratori che subiscono maggiormente la contrazione del reddito sono gli autonomi (-13,2%), che risultano però quelli con guadagno più alto (€1.485 in media). I lavoratori più poveri rimangono i parasubordinati (€ 828), che guadagnano un 1,1% in più rispetto al 2009. (ad’e)

Famiglie Marchigiane e Mercato del Lavoro



Altri dati rilevati dall’indagine del 2010

IL MERCATO DEL LAVORO

Il 14,3% dei lavoratori opera con contratti a termine, valore leggermente superiore a quanto rilevato dall’Istat su base nazionale (12,7%). Gli occupati con contratto part-time sono invece un sesto del totale (15.2%), composti prevalentemente da donne. Rispetto alle scorse rilevazioni diminuisce l’incidenza percentuale del lavoro non standard (era pari a 18,8% nel 2009 e 18,2% nel 2008), mentre quella del part-time, seppure leggermente più bassa rispetto allo scorso anno, appare in crescita rispetto al 2008 (16,2% nel 2009 e 13% nel 2008).

Dedicano più ore al lavoro gli uomini con contratto di tipo subordinato, specialmente nel settore della meccanica e lavorazione di metalli.

REDDITI FAMILIARI

La diminuzione del reddito riguarda soprattutto le famiglie guidate da giovani, donne, parasubordinati e lavoratori autonomi, ovvero le famiglie del ceto medio e quelle più abbienti (dirigenti, lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, libero professionisti, imprenditori). Al contrario, il reddito familiare appare in leggero aumento là dove il capofamiglia ha un titolo di studio poco elevato (massimo licenza di scuola media), è un impiegato o ha un’età superiore ai 64 anni (pensionati).

A fronte di un peggioramento generale del tenore di vita delle famiglie marchigiane, nei tre anni oggetto di rilevazione si riducono progressivamente i livelli di concentrazione e diseguaglianza nella distruzione del reddito, misurati attraverso l’indice di Gini (0,33% nel 2008; 0,32% nel 2009 e 0,31% nel 2010).

Quasi l’84% del totale delle famiglie marchigiane vive in case di proprietà, percentuale in costante aumento negli anni; soltanto una quota pari a poco meno del 10% è in affitto o subaffitto, mentre poco più del 6% usufruisce di altre forme di godimento del proprio alloggio (a riscatto, in usufrutto, in uso gratuito)

La crisi economica ha prodotto dunque allo stato attuale la presenza di una compressione generalizzata dei livelli dei consumi ed un ridimensionamento del tenore di vita della popolazione, che ha coinvolto in misura più estesa alcune fasce sociali (giovani, donne). E’ possibile tuttavia che la solidità del tessuto socio economico della regione ed il sistema di assistenza e supporto alle fasce sociali più deboli abbiano finora contenuto la diffusione dei fenomeni di marginalità e di degrado sociale.

REDDITI DA LAVORO

Il reddito medio dei cittadini marchigiani nel 2010 è pari ad euro 1.308. Dopo la leggera riduzione registrata nel 2009, il reddito medio da lavoro subisce una nuova corposa contrazione nel 2010, segno di una persistente sofferenza del mercato del lavoro (il rapporto Istat 2011 giustifica questa riduzione con una generale stagnazione della produttività del lavoro nell’ultimo decennio).

In lieve flessione anche i redditi dei dipendenti (-3,2% rispetto al 2009, pari ad euro 1.268).

In generale, i lavoratori con reddito più elevato, ossia quelli più adulti e con titoli di studio più elevati, registrano una contrazione più accentuata del reddito rispetto al 2009, elemento che va nella direzione già evidenziata di una diminuzione della disparità economica tra i lavoratori (effetto riequilibratore della crisi), dove però il segno negativo appare predominante. Si può parlare quindi di un livellamento verso il basso dei redditi.

Il tempo medio di lavoro settimanale dei cittadini marchigiani occupati risulta pari a circa 38 ore (41 per gli uomini e 34 per le donne). Lavorano più tempo gli autonomi (45 ore) e meno i parasubordinati (28 ore).

Il reddito medio orario dei lavoratori marchigiani risulta nel 2010 di poco superiore ai 9 euro, con poche oscillazione di genere. Sono i dipendenti quelli che guadagnano di più rispetto alle ore lavorate.

Gli occupati nel settore del legno e mobili, noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese, costruzioni ed edilizia, nonché attività professionali, scientifiche e tecniche sono quelli che subiscono la contrazione del reddito più accentuata. Al contrario, il reddito appare in aumento soprattutto per gli occupati in attività finanziarie, bancarie ed assicurative, attività artistiche, sportive e di intrattenimento.




7 Ottobre 2011 alle 16:17 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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