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Giuseppe Gentili, “Un’aquila per L’Aquila” benedetta dal Papa

di | in: Cronaca e Attualità

Gentili, Papa

GIUSEPPE GENTILI E’ STATO RICEVUTO DA BENEDETTO XVI


IL PAPA HA BENEDETTO “UN’AQUILA PER L’AQUILA”



Camerino, lì 31 ottobre 2011 Lo scultore Giuseppe Gentili è stato ricevuto da papa Benedetto XVI, in Vaticano, a Roma. “Bravo, bravo – ha detto il pontefice all’artista di Camerino – continua così.” Il papa è rimasto sorpreso dalla bellezza dell’opera “Un’aquila per L’Aquila” che in occasione della visita ha benedetto. E’ stato un momento davvero emozionante per il maestro Giuseppe Gentili l’incontro, in sede privata, con Benedetto XVI durante il quale ha spiegato il significato della scultura, simbolo della città ferita dal terremoto, nonché che verrà battuta all’asta ed il ricavato sarà devoluto per la ricostruzione di L’Aquila. L’opera, l’altro giorno, è stata esposta per diverse ore in una delle sale del Vaticano per essere ammirata e benedetta dal papa, dopo il successo ottenuto nell’ultima tappa, a Tolentino, ad Abbadia di Fiastra, nell’ambito della festa nazionale della Confederazione produttori agricoli che ha visto la presenza di oltre 20mila visitatori. E, così, “Un’aquila per l’Aquila” sta ottenendo un grande successo. Tante le tappe proposte fino ad ora per ammirare l’opera. Il percorso espositivo è stato avviato con la mostra a Macerata, poi è seguito a Ripatransone, Civitanova Marche, Ancona, Potenza Picena, L’Aquila, Cortina D’Ampezzo, Tolentino, Città del Vaticano. E tante altre mostre sono in programma, la prossima dovrebbe essere a Loreto, poi a Berlino e Venezia. E non è la prima volta che Giuseppe Gentili giunge in Vaticano.


Lo scultore già nel 2002 era stato ricevuto dal papa ed aveva donato l’opera “Varano”, attualmente ospitata nei Musei vaticani. In occasione della visita a Benedetto XVI per la benedizione di “Un’aquila per L’Aquila” l’artista ha donato al pontefice la scultura “Porte del Purgatorio”, che ha ottenuto la medaglia d’oro del Cento dantesco di Ravenna alla 12° Biennale internazionale del bronzetto dantesco del 1996. L’iniziativa in Vaticano dello scultore è stata sostenuta da don Decio Cipolloni, vicario generale della prelatura della Santa Casa di Loreto e dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, mons.Francesco Giovanni Brugnaro. “Giuseppe Gentili – dice l’arcivescovo – mette la propria genialità creativa a servizio dell’umanità non solo per la bellezza: l’opera d’arte esprime una sensibilità profondamente mirata ad anche intellettualmente significativa. La specificità dell’arte scultoria con materiali diversi da lui usati dice come la materia venga trasformata dalla genialità creativa e diventa comunicazione e condivisione di bellezza e di nuovi modi di concepire l’universo. Quando si contemplano opere di questo genere si è invitati a rinnovare un sentimento di stupore e di meraviglia che rende la nostra vita più bella in quanto ci distacca dall’utile, dal consumo e da quella fretta quotidiana che ci fa consumare le cose senza recuperarle dentro in senso più grande.”




31 Ottobre 2011 alle 23:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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