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Halloween: anche le zucche vittime della crisi

di | in: A...gricoltura, Cronaca e Attualità

zucche

ASCOLI PICENO – Fiacchele vendite di zucche nostrane anche in tempo di Halloween nel Piceno. Asegnalarlo è la Cia – Confederazione italiana agricoltori di Ascoli Piceno che  ribadisce che per l’agricoltura questa festanon è affatto un affare. Le quotazioni sui campi sono rimaste stabili, mentresono cresciuti in maniera pesante i costi produttivi, contributivi eburocratici. Sul prezzo finale di una zucca, infatti, la produzione incide persolo il 18 per cento. Comunque la vendita di questi prodotti agricoli si spalmadurante tutto l’anno e, quindi, la ricorrenza del 31 ottobre non ha una granderilevanza. La produzione nazionale di zucche, ricorda la Cia, si attestaattorno ai 58-60 milioni di chili e il suo consumo si spalma durante tuttol’anno. Di conseguenza Halloween ha sempre inciso poco sul mercato. Negli annipassati, tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre, si sono avutiaumenti non significativi delle vendite. Un trend che si ripeterà anchequest’anno. Soltanto quelle decorative hanno messo a segno incrementisignificativi, ma questa tipologia di zucca viene utilizzata soprattutto neilocali e pochissimo nelle case, come invece avviene negli Stati Uniti e inmolti paesi dell’Europa del Nord, dove è nata questa festa.

La zucca,sottolinea la Cia, è di origine americana ed insieme alla patata e al pomodoroè stato uno dei primi ortaggi importati dopo la scoperta dell’America. “Lazucca – ha spiegato Massimo Sandroni presidente della Cia provinciale – haun elevato contenuto d’acqua (94 per cento). E’ buono il contenuto di vitaminaA (carotene) e di alcuni sali minerali (fosforo in particolare), discretoquello delle vitamine B, C e di potassio. Ha un buon potere glucidico enotevole è anche la presenza di fibre”. Quest’anno, dunque, non ci sarà ilsolito “business stregato”. Gli oltre 9 milioni di italiani appassionati diquesta festa di origine anglosassone, infatti, spenderanno il 10 per cento inmeno rispetto al 2010, anche se il fatturato complessivo resta su cifreelevate: 360 milioni di euro tra dolcetti e cioccolata, zucche, costumi e cene.Per il prossimo 31 ottobre saranno, così, ridimensionati i consumi di unfenomeno commerciale che negli anni è entrato prepotentemente nel nostrocostume. E, quindi, le difficoltà congiunturali degli italiani nonrisparmieranno neanche le zucche nostrane. Le vendite di questo particolareprodotto agricolo si preannunciano fiacche, nonostante i prezzi sui campi sisiano mantenuti stabili. Forse qualche eccezione dovrebbe esserci per le zucchedecorative che potrebbero segnare una leggera crescita.




30 Ottobre 2011 alle 23:42 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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