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No Man’s Island: solitudini da osservare al Teatro Lauro Rossi

di | in: Cultura e Spettacoli

No Man’s Island

Giovedì 24 novembre MACERATA

 

ore 18.30 – Libreria laFeltrinelli

IO SONO UN’ATTRICE. I TEATRI DI ROBERTO LATINI

Presentazione a cura dell’autrice Katia Ippaso

Coordina Pierfrancesco Giannangeli

 

ore 21* – Teatro Lauro Rossi

CapoTrave

VIRUS

esclusiva regionale


MACERATA – Un topo, poi un altro topo, poi un altro, un altro ancora. Con questa progressione di insidie, inizialmente non del tutto esplicita nella sua gravità, l’epidemia si fa strada nella città degli uomini.

Il persistere sottotraccia e lo scoppiare improvviso di un virus riguardano la presenza del male.

Ma questo male, questa crisi, non intervengono da fuori, non sono portati dai “cattivi”, siano essi gli stranieri, i cosiddetti malati, quelli diversi.

Non arrivano neppure dall’alto, dalle burocrazie irraggiungibili, dalle sfere politiche. E dall’alto neppure si possono risolvere.

Il male è tra noi. È questione individuale e pure sociale. Di ciascuno e di tutti. Ognuno lo porta con sé e lo riverbera, magari senza saperlo, sugli altri. Il processo è a catena, epidemico.

Il virus vive sottotraccia: è la dose di male che ci portiamo dentro. Dorme tra noi, insieme al nostro sonno, in massima parte esso è il nostro stesso sonno.

 


ore 22.15* – Teatro Lauro Rossi

Roberto Latini/Fortebraccio Teatro

NOOSFERA LUCIGNOLO

esclusiva regionale


“Penso al Pinocchio di Collodi come a un piccolo manuale dell’italianità. Lucignolo è una delle figure più interessanti. La sua relazione col protagonista, la sua funzione-chiave all’interno della vicenda, mi sembrano addirittura meno importanti del desiderio che Lucignolo ha di andarsene.

Andare via, ancora prima di una destinazione, ancora prima di un qualsiasi Paese dei balocchi, corrisponde a tanto diffuso sentire. La ricerca di un futuro diverso, fatalmente prima di un futuro migliore, è quanto muove questo personaggio. Senza riferimenti ad alcuna metafora educativa, senza le comodità delle principali letture, Lucignolo è capace della ricchezza di tante sfumature, che danno nuova luce a quanto sembra essere invece fatalmente il suo destino. È il figlio di un malessere che non si accontenta della sola aspirazione, non si consola, agisce, inseguendo la certezza di un miraggio e paga il conto del proprio sogno. Viva Lucignolo!, ho pensato, e la sua sfacciata ignoranza, piuttosto che il perbenismo desolante di questa cultura”. Roberto Latini



*Prenotazione obbligatoria al numero 329 7020664

L’incontro pomeridiano presso la libreria laFeltrinelli (C.so della Repubblica, 4) è ad ingresso libero




8 Novembre 2011 alle 18:03 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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