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Picenincoro illumina il territorio con 4 appuntamenti

di | in: Cultura e Spettacoli

Picenincoro

Tra giovedì e domenica, da Venarotta ad Ascoli con tappe a Carassai e Arquata


ASCOLI PICENO – Prosegue la serie degli appuntamenti della rassegna corale “Picenincoro” con in calendario quattro appuntamenti: Giovedì 8 dicembre nella frazione Castello di Venarotta; venerdì 9 a Carassai; sabato 10 ad Arquata frazione Borgo e infine domenica 11 ad Ascoli Piceno. La manifestazione è promossa dalla Provincia, con il coordinamento artistico dell’Arcom (Associazione Regionale Cori Marchigiani) ed è dedicata quest’anno, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla figura di San Francesco d’Assisi, patrono della nazione.

Ad aprire questa “quattro giorni” all’insegna di musica classica, canti sacri e tradizionali sarà il concerto che si terrà alle ore 18.30, nella frazione Castello di Venarotta all’interno della chiesa di San Francesco. Sarà protagonista la Corale Polifonica “G. Tebaldini” di San Benedetto del Tronto composta da ben 30 elementi e diretta, fin dalla sua nascita, dal maestro Guerrino Tamburrini. Il santuario di Venarotta ha origini molto antiche, infatti una testimonianza scritta e firmata dell’abate Paolo Massini affermava che nel 1737 la gente del posto raccontava che la chiesa fosse stata fondata proprio da San Francesco. A breve comincerà il restauro del convento che sarà adibito ad uso ospizio pellegrini lungo l’itinerario pedestre del “Cammino francescano della Marca” creato dalla Provincia. 

Venerdì 9, alle ore 21, ci sarà una duplice esibizione nella chiesa di Santa Maria del Buon Gesù a Carassai: interverranno le Corali “Laudate Dominum” e la Cappella della “Cattedrale di San Benedetto del Tronto”. Molto suggestiva anche in questo caso la storia del luogo teatro della manifestazione musicale. Si ritiene infatti che, nella splendida cattedrale di Carassai, il culto di Santa Maria del Buon Gesù sia arrivato grazie a San Giacomo della Marca, il quale con la sua predicazione riappacificò la popolazione locale con quella di Petritoli. E’ probabile quindi che con l’intervento del frate sia maturata nei Carassanesi, l’idea della costruzione dell’edificio, per la quale dal XVI al XVII Sec. l’omonima confraternita si prodigò per le diverse fasi della sua riedificazione. 

Sabato, nella Chiesa di San Francesco a Borgo di Arquata del Tronto, alle 19, il Coro “La Corolla” di Ascoli Piceno terrà un concerto il cui repertorio spazia dalla musica gregoriana, a quella barocca fino alla musica popolare ed al gospel. Il coro, diretto dal maestro Mario Giorgio, è stato protagonista anche in attività teatrale ed ha collaborato con orchestre italiane e straniere ed è composto da 17 a 24 elementi in base ai vari impegni artistici. Le origini della chiesa e del convento di San Francesco di Arquata sono incerte, alcuni studi la collocano intorno al 1251. L’interno della struttura è a due navate, ed il soffitto è realizzato in legno lavorato a cassettoni di forma quadrangolare. L’opera più importante che questa chiesa custodisce è l’estratto della sacra sindone esposta nel 1981, una riproduzione del sacro lino di forma rettangolare che attrae sempre più pellegrini e visitatori anche per le recenti iniziative di valorizzazione. 

Domenica 11 ad Ascoli Piceno, ci sarà una duplice esibizione nella chiesa di San Francesco dove saranno protagoniste le corali: S. Maria in Viminatu” di Patrignone di Montalto delle Marche e la Corale “Sisto V” di Grottammare. La corale di Montalto, fin dalla nascita è diretta dal maestro Marco Fazi ed è attualmente composta da un gruppo eterogeneo ma molto compatto di 30 elementi, con un repertorio d’ispirazione popolare che comprende brani d’autore sia italiani che stranieri. La Corale di Grottammare, diretta da più di un decennio dal Maestro Luigi Petrucci, è composta da circa 35 cantori, tutti appartenenti a varie categorie sociali, che dedicano il loro tempo libero all’attività artistico-musicale affinando la propria educazione nel canto con entusiasmo, in un clima di fraterna amicizia. La chiesa monumentale di San Francesco sorge per ricordare la visita del “poverello di Assisi” ad Ascoli nel 1215. La predicazione del frate, scosse la vita e l’animo di molti ascolani tra cui trenta giovani che indossarono il saio e divennero seguaci del santo posando la prima pietra nel 1258, questa fu benedetta ed inviata dal papa Alessandro IV, sebbene i lavori iniziarono soltanto nel 1262.

Pubblicato il 7/12/2011 alle ore 12:04




7 Dicembre 2011 alle 18:11 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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