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Asur Marche – Area Vasta 5 e dintorni

ECCO COME IL TAGLIO SCELLERATO DEL PERSONALE PUO’ DISTRUGGERE UN SERVIZIO ECCELLENTE.


La Regione Marche in ogni possibile occasione, tramite il suo Presidente, i suoi Assessori ed il Direttore del Dipartimento sociale e sanitario, non perdono occasione per ribadire, petto in fuori, che le Marche è una regione virtuosa per la sanità e che i conti del bilancio sono in ordine.


A fronte di tanta sicurezza e spavalderia, hanno però licenziato un Piano Sociosanitario che invece di essere di sviluppo e di crescita per l’offerta sanitaria di una Regione, a detta loro, sana ed in buona salute, taglia di ben 10 milioni di euro per gli anni 2011 e 2012 – ma sarà così anche per il 2013 e 2014 – la spesa per il personale. Qualcuno potrebbe essere anche soddisfatto, pensando che ciò rappresenta un risparmio sugli “ sprechi” ma, purtroppo, non è così, anzi. Tale decisione ricadrà drammaticamente sugli operatori ma soprattutto sulle tasche dei cittadini marchigiani che dovranno andare ad acquistare dai privati,pagandoli salati, i servizi di cui avrebbero diritto gratuitamente tramite il S.S.R.


L’esempio più drammatico ce lo fornisce la Riabilitazione della ex Zona Territoriale n.12 di San Benedetto del Tronto, oggi transitata all’interno dell’Area Vasta 5. I numeri della distruzione di un servizio eccellente e molto apprezzato dall’utenza, sono evidenti nella loro crudezza e la responsabilità di tutto questo è da attribuirsi esclusivamente alla cattiva politica sanitaria locale e regionale e alle connivenze politiche tra i due livelli istituzionali


L’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa di San Benedetto del Tronto a partire da novembre 2011 è stata spogliata gradatamente ed inesorabilmente di tutte le figure professionali essenziali alla sua sussistenza. Ha perso nell’ordine:


Senza la sostituzione dei 6 Fisioterapisti licenziati per scadenza del contratto a tempo determinato, l’Unità Operativa Medicina Riabilitativa non potrà più garantire gli standard mimimi assistenziali ai cittadini dell’Area Vasta 5. I cittadini sono avvisati e adesso sanno anche di chi è la responsabilità del disservizio e della mancata tutela della loro salute.


Ecco quindi dimostrato come il diritto alla salute, a causa delle assurde ed errate decisioni assunte dalla Giunta Regionale ed altrettanto cattiva gestione dall’ASUR, stia diventando un diritto non per tutti e non ugualmente garantito in tutta la Regione in modo uniforme. Infatti, i territori che negli anni passati hanno assorbito un’enormità di risorse pubbliche in più, rispetto a quelli del sud delle Marche non saranno chiamati in quantità maggiore a concorrere alla stretta economica imposta dalla Regione, bensì allo stesso modo di coloro che già hanno avuto di meno. Questa è l’ingiustizia profonda che la politica locale e regionale cerca di nascondere ma che i numeri e la realtà giornaliera vissuta dai cittadini di San Benedetto, Ascoli e Fermo mostra in tutta la sua crudezza.


IL SEGRETARIO GENERALE  

Giuseppe Donati