Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 06:59 di Lun 29 Apr 2024

Miguel Gotor e Boris Cyrulnik vincono il Premio di Saggistica “Città delle Rose”

di | in: Cultura e Spettacoli

Concita De Gregorio

Sezione giovani: Amedeo Balbi, Concita De Gregorio e Flavio Oreglio


Roseto degli Abruzzi, 22 maggio 2012 – Sono stati designati i vincitori del Premio di Saggistica “Città delle Rose” riservato a volumi di autori italiani e stranieri, volti ad illustrare la condizione dell’uomo contemporaneo così come si riflette nelle diverse discipline (letteratura, scienze umane e sociali.

La Giuria presieduta da Vincenzo Cappelletti e composta da Enio Pavone (Sindaco di Roseto), Maristella Urbini (Assessore alla Cultura) Daniele Cavicchia (Segretario organizzatore), Franco Ferrarorri, Dante Marianacci, Walter Mauro, Renato Minore, Aldo Forbice, Franco Di Bonaventura (membro onorario), Alessio Palmarini (utente Biblioteca Civica), ha scelto:

per la sezione autori stranieri il neurologo e psichiatra francese Boris Cyrulnik per il libro La vergogna, Codice edizioni. (Traduzione di Cristina Fulvia Romano); per la sezione autori italiani lo storico Miguel Gotor per il volume Il memoriale della Repubblica, Giulio Einaudi editore.

Sono risultati vincitori della sezione giovani “Micol Cavicchia” l’astrofisico Amedeo Balbi con Il buio oltre le stelle, Codice edizioni; la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio con Così è la vita, Giulio Einaudi editore e l’attore Flavio Oreglio con Storia curiosa della scienza, Adriano Salani Editore. Una giuria composta da 77 studenti delle scuole superiori e da giovani utenti della Biblioteca civica sceglierà tra di loro il vincitore. I tre finalisti incontreranno gli studenti sabato 26 maggio, alle ore 9.30 al Palazzo del Mare per dibattere sui temi trattati nei libri in concorso.

Menzione speciale come miglior autore abruzzese assegnata a Marco Santarelli per il volume “L’Aquila volta la carta” opera scritta a quattro mani con l’astrofisica Margherita Hack.


La cerimonia di premiazione si terrà sabato 26 maggio. Nei saloni della Villa Comunale, a partire dalle ore 18.00.

Chi sono i vincitori:


BORIS CYRULNIK

Neurologo, etologo, psicoanalista e psichiatra francese.

La vergogna, Torino, Codice edizioni, 2011. Traduzione di Cristina Fulvia Romano.

Boris Cyrulnik ha dedicato la sua intera carriera a studiare gli effetti degli eventi traumatici e dolorosi, ed è giunto ad elaborare il concetto di resilienza per descrivere la capacità di superare episodi tragici, basandosi sulle proprie forze e imparando a condividere le proprie esperienze. Nel libro premiato analizza questo veleno dell’animo, aiutando a comprendere come dominare e non subire il proprio destino.


MIGUEL GOTOR

Insegna Storia moderna all’Università di Torino. E’ stato fellow presso l’Università di Harvard. Si occupa di santi, eretici e inquisitori tra Cinque e Seicento.

Il memoriale della Repubblica, Torino, Giulio Einaudi editore, 2011.

Scritto e riscritto a mano dal prigioniero, fotocopiato e battuto a macchina dai brigatisti, il memoriale che Aldo Moro produsse durante il suo rapimento è stato al centro di una rete di delitti, ricatti, conflitti tra poteri legittimi e non, che ha coinvolto alcuni tra i protagonisti della storia repubblicana

Il memoriale è incompleto, lacerato, censurato (da chi?), avvolto dal mistero. Miguel Gotor mostra che è possibile sottrarlo alle dietrologie e ai sospetti, per consegnarlo al rigore del metodo storico. Vengono così decifrati i segni di una sanguinosa e decennale lotta di potere, in cui la politica, le ambizioni personali, la criminalità e gli affari si intrecciano con la crisi della Repubblica.


AMEDEO BALBI

Astrofisico, si divide tra carriera scientifica e divulgazione. E’ ricercatore e professore aggregato presso l’Università di Roma Tor Vergata. Ha lavorato a Berkeley e a Pasadena. Attualmente partecipa alla missione spaziale Plank.

Il buio oltre le stelle, Torino, Codice edizioni, 2011.

I primi osservatori che secoli fa sollevarono lo sguardo e cominciarono a scrutare il cielo potevano appena immaginare cosa si nascondesse dietro quel poco che si vedeva a occhio nudo. Da allora l’uomo ha raggiunto risultati straordinari, ha esplorato le più remote profondità del cosmo e ha tracciato un quadro molto soddisfacente della struttura complessiva dell’universo e dei meccanismi che ne hanno governato l’origine e l’evoluzione. Eppure gli astronomi conoscono con certezza la natura fisica di

appena il 5 per cento del totale.


CONCITA DE GREGORIO

Giornalista e scrittrice, firma storica de “la Repubblica”, dove attualmente lavora.

Così è la vita, Torino, Giulio Einaudi editore, 2011.

Dell’invecchiare, dell’essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l’esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fronte di frustrazione e di vergogna. L’autrice attraversa questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni impedibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c’è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c’è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo in forza.


FLAVIO OREGLIO

Laureato in Scienze Biologiche, ex insegnate di Matematica, appassionato di Storia e Filosofia, svolge la sua attività tra teatro, musica e scrittura. Cultore del teatro canzone, ha ideato e dirige il progetto Musicomedians attraverso la realizzazione di un Centro Studi attualmente attivo con analisi e ricerche di carattere storico-culturale e tecnico sul mondo del cabaret e della canzone d’autore.

Storia curiosa della scienza, Milano, Adriano Salani Editore, 2011

Si pensa spesso che la storia racconti il come e il quando, mentre la scienza spieghi il perché delle cose Esiste però la storia della scienza, che parla di come, quando e perché il genere umano sia arrivato a interpretare e a trasformare così profondamente la realtà. Flavio Origlio offre un saggio divertente, dissacrante e al tempo stesso rigoroso. Perché l’umorismo è il modo migliore per dimostrare che si fa sul serio.


MARGHERITA HACK

E’ ordinario di Astronomia all’Università di Trieste dal 1964 e ha diretto l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale. Membro delle più prestigiose società fisiche e astronomiche, ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei. E’ assai conosciuta per la capacità di divulgare la sua materia, senza privarla della dovuta scientificità.

MARCO SANTARELLI

Key Manager in comunicazione strategica e divulgazione scientifica. Professore a contratto presso l’Università di Teramo, Associato di Ricerca International al CNR/ISC, visiting scientist Istituto Matematico di Londra.

L’Aquila volta la carta. Colloquio tra Margherita Hack e Marco Santarelli, L’Aquila, Edizioni Arkhé, 2011

E’ una conversazione che segue le tracce lasciate dalle tematiche delle cinque giornate della Fiera dell’editoria indipendente (L’Aquila, 25/29.5.2011): il rapporto di continuità tra scienza antica e moderna; l’etica della comunicazione scientifica; il ruolo della donna in una società “invisibile”; i nuovi e i vecchi confini; i micro e i macro-cosmi. Riflessioni estemporanee che sottendono un altissimo sostrato scientifico, ma vengono riportate dagli autori con un linguaggio semplice e lineare.




22 Maggio 2012 alle 22:48 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata