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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

un momento dell’incontro

Ancona, 2012-11-22

Trenitalia: sei milioni di investimenti aggiuntivi nelle Marche

 

Elettrificazione della “Ascoli-Porto d’Ascoli” ultimata entro marzo 2013, impegni per la lunga percorrenza e la “Roma-Ancona”. L’assessore Viventi incontra l’amministratore delegato Soprano: “Recuperiamo le penalizzazioni degli ultimi anni”


Sei milioni di investimenti aggiuntivi nelle Marche entro il 2014, l’elettrificazione della “Ascoli-Porto d’Ascoli” completata entro marzo 2013, impegni per la “lunga percorrenza” e per ripristinare il collegamento ferroviario “Roma-Ancona” delle ore 19.00. Sono i risultati dell’intesa che la Regione Marche e Trenitalia hanno raggiunto oggi, nel corso di una riunione presso la sede della Giunta regionale. L’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, ha incontrato l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, accompagnato dal responsabile della Divisione passeggeri regionali Francesco Cioffi e dal direttore regionale Danilo Antolini. “Un incontro cordiale – ha commentato Viventi – che ha agevolato la risoluzione di alcuni problemi aperti. Con l’azienda abbiamo instaurato buone relazioni, improntate sulla correttezza e sul rispetto degli impegni contrattuali sottoscritti. Il risultato è stato quello di ottenere il rilancio del piano degli investimenti, che aveva penalizzato le Marche in questi anni”.

“Superata la criticità del 2012, dovuta alla difficoltà di disporre dei fondi nazionali per rispettare i contratti di servizio sottoscritti con le Regioni – ha commentato Soprano – siamo nella condizione di poter spingere sugli investimenti, recuperando ritardi fisiologici. In particolare, con l’elettrificazione della linea Ascoli-Porto d’Ascoli, mettiamo a punto un servizio completamente rivisto, con grandi vantaggi per l’utenza, senza rotture di carico e con maggiore regolarità”. A margine dell’incontro Soprano ha ribadito: “Il trasporto regionale è quello che impegna di più l’azienda. Senza rinnovo del materiale rotabile, la qualità del servizio non potrà salire. Credo che l’intesa di oggi sia un passo importante in questa direzione”.

L’incontro è servito per aggiornare il calendario degli impegni e delle scadenze previste dal contratto di servizio sottoscritto nel 2009. All’inizio del 2014 Trenitalia incrementerà di 6 milioni gli investimenti per le Marche (a ristoro dei ritardi di consegna dei materiali, contestati dalla Regione all’Azienda) e per questa data saranno operativi otto nuovi convogli diesel e quattro elettrotreni nuovi. È inoltre in programma l’arrivo di cinque treni a trazione elettrica sottoposti a restyling. Due sono stati già consegnati in questi giorni e tre sono previsti per il 2013. In particolare i quattro elettrotreni costituiranno una novità assoluta a livello nazionale e le Marche saranno la prima regione ad avere in servizio questi nuovi modelli di convoglio. Nel corso della riunione è stato anche definito il cronoprogramma di recupero delle consegne delle 160 carrozze previste dal contratto di servizio: 50 arriveranno entro il 2012, 50 entro il 2013, le restanti 60 nel 2014. È stato, inoltre, confermato il completamento dei lavori di elettrificazione della Ascoli-Porto d’Ascoli entro marzo 2013 e si è ribadita la volontà di aumentare i servizi sul fronte della lunga percorrenza. Trenitalia, “in tempi brevissimi”, ha detto Soprano, predisporrà una proposta, tecnica ed economica, che sarà sottoposta al ministero dei Trasporti per verificare la possibilità di riattivare il collegamento Roma-Ancona delle ore 19.00. Sollecitata dalla Regione, infine, Trenitalia si è dichiarata disponibile a valutare nuovi collegamenti, lungo la linea adriatica, che utilizzino – a partire dall’orario di giugno 2013 – anche tratti esistenti dell’alta velocità.

IL PESO DELLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE NELLO SCENARIO DI EUROPA 2020 .

Un momento concreto di confronto tra operatori, tecnici e istituzioni sulle imprese culturali e creative, una realtà di grande interesse a livello regionale. Questo è stato il seminario di oggi, promosso dalla Regione Marche, Osservatorio regionale per la cultura, SVIM Sviluppo Marche e da Federculture. “Un’iniziativa importante – ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini – non solo per cercare di valorizzare l’intreccio tra impresa culturale creativa e impresa in senso lato ma anche per cogliere le opportunità europee nella fase ascendente della programmazione 2014-2020”. Occorre distinguere tra imprese culturali in senso stretto, quelle ad esempio dello spettacolo dal vivo, e imprese culturali e creative che invece hanno un’estensione più larga, le quali secondo gli studi di Symbola e Federculture rappresentano circa il 5% del prodotto interno lordo, con picchi nelle Marche ancora superiori pari a circa il 6% del PIL. “C’è una battaglia – ha continuato Marcolini – da fare in Europa per allargare le risorse indirizzabili alla cultura e alle imprese culturali creative ma bisogna anche attrezzarsi per cogliere queste opportunità. Nelle Marche esistono le condizioni per questo e la presenza oggi di professionisti, di tecnici, di Comuni e privati attrezzati per presentare una progettazione esecutiva mi pare confortante”. “C’è proprio un dibattito in questi giorni – ha affermato il vicepresidente e assessore regionale alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini – su quello che sarà il budget comunitario. Siamo in attesa di conoscere questo dato essenziale e anche dell’approvazione dei regolamenti che ci consentiranno di disegnare le nostre strategie, ma al di là del budget e della specificità dei singoli regolamenti, le politiche europee e le risorse contenute all’interno delle politiche europee sono le uniche che ci consentono di fare attività di sviluppo, di incentivare lo sviluppo economico sul nostro territorio, di incentivare le nuove attività, di innovare quelle già presenti o di permettere ai giovani di aprire nuove imprese. Possiamo farlo solo con queste politiche che cerchiamo di concentrare su obiettivi specifici sempre più selezionati, laddove le potenzialità di successo sono maggiori e tra queste oggi individuiamo anche la nostra industria creativa e culturale. Una matrice, cioè la cultura, che deve consentirci di portare innovazione anche in quello che è il nostro settore manifatturiero ma che deve allo stesso tempo permetterci di offrire una nuova economia e quindi anche una nuova opportunità ai più giovani che oggi soffrono della difficoltà di trovare un posto di lavoro”. “Quando parliamo di impresa culturale e creativa – ha spiegato Pierluigi Sacco, presidente dell’Osservatorio regionale delle Marche per la Cultura – da un lato stiamo parlando di uno dei settori più grandi dell’economia nazionale e questo dato di fatto si riflette sulla situazione delle Marche. Il punto però è un altro; al di là di quelli che sono gli effetti economici diretti, è molto interessante capire quali sono gli effetti economici indiretti sull’innovazione, sulla competitività, sulla qualità della vita: in una regione come le Marche, vocata all’export, alla competizione internazionale, questo settore diventa allora assolutamente strategico”. “Il rapporto tra cultura e qualità della vita – conclude Sacco – è uno degli effetti economici indiretti. Sappiano che le persone che accedono più frequentemente alla cultura si ospedalizzano di meno. Pensiamo a cosa voglia dire questo in una regione che invecchia, in un Paese che invecchia, e capiamo anche come lo stesso problema della sostenibilità della cultura possa andarsi ad incrociare in maniera imprevista e assolutamente positiva, per una volta, al problema del contenimento dei costi del welfare. Quindi noi possiamo pensare alle politiche culturali come a una politica di welfare legata all’invecchiamento attivo, alla qualità della vita che può permettere sostanziali semplificazioni e risparmi dal lato del welfare che rendano sostenibili anche le attività culturali stesse”.


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CULTURA E IMPRESA
Seminario in Regione nello scenario di Europa 2020 (int. a Pietro Marcolini, Paolo Petrini, Pierluigi Sacco)

 

IL PRESIDENTE SPACCA HA RICEVUTO OGGI IL PREFETTO PIRONTI.

Il presidente Spacca ha ricevuto oggi il prefetto di Ancona Alfonso Pironti. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Raffaello il nuovo prefetto di Ancona Alfonso Pironti. Nel corso dell’incontro, improntato alla massima cordialità e concretezza, sono state affrontate le principali questioni che riguardano il territorio della provincia di Ancona. Spacca ha rivolto al prefetto Pironti il benvenuto nelle Marche e gli auguri di buon lavoro per il nuovo incarico.


CONFERENZA STAMPA SUL NUOVO OSPEDALE DI FERMO.

Fermo – Si è tenuta questo pomeriggio presso il Palazzo dei Priori del Comune, una conferenza stampa di presentazione del progetto definitivo del nuovo Ospedale di Fermo. Hanno preso parte all’incontro il vice presidente della Giunta regionale, Paolo Petrini, il sindaco di Fermo, Nella Brambatti, il presidente della Provincia, Fabrizio Cesetti, il direttore del Dipartimento per la salute e i servizi sociali della Regione, Carmine Ruta, Luciano Moliterni dell’ufficio Edilizia sanitaria e ospedaliera della Regione, i tecnici responsabili della progettazione. Durante l’incontro con la stampa è stato presentato il progetto definitivo approvato e le tappe successive che porteranno alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera. “Entro dicembre sarà pubblicato il bando per il progetto esecutivo e assegnazione lavori – ha detto Petrini – aggiudicazione entro giugno e inizio lavori entro settembre. Con Comune e Provincia faremo un accordo programma per l’area e la viabilità connessa all’ospedale. Andiamo avanti con il procedimento di gara, contiamo di realizzare le successive incombenze previste in modo da dar via ai lavori nel corso del prossimo anno. Poter costruire un nuovo ospedale negli anni a venire non sarà più possibile, il Governo ha congelato nuovi investimenti. Fermo è quindi l’ultima struttura sanitaria finanziata con un congruo cofinanziamento dallo Stato. Finalmente potremo avere spazi adeguati per medici e malati, in un struttura tecnologicamente adeguata per servizi appropriati. La medicina fa passi avanti da gigante, per reggere questo passo, occorre adeguarsi sotto il profilo tecnologico. A Fermo avremo un presidio di primo livello, per offrire ai cittadini dell’area vasta un servizio appropriato, con relazioni verso altri presidi e territori, per un salto di qualità effettivo, auspicato da tempo”. “La collaborazione del Comune – ha detto Brambatti – è stata decisa e per la massima celerità dei percorsi, anche grazie al consiglio, che è intervenuto per i passaggi necessari agli aspetti urbanistici e patrimoniali, mentre a seguito interverremo sulla viabilità. Il contesto finanziario per il paese è molto difficile, siamo quindi soddisfatti di poter procedere con celerità.” “Questo intervento è un punto di svolta per la provincia di Fermo – ha detto Cesetti – in un settore fondamentale per i cittadini come la salute. La Regione sta lavorando velocemente, in tre mesi vediamo già i primi risultati della collaborazione tra Regione, Provincia e Comune. Se si vuole si può essere veloci. Noi facciamo la nostra mettendo gratuitamente a disposizione l’area, impegnandoci per quattro milioni di euro”. “Marche e Lombardia sono le uniche Regioni con la sanità in equilibrio – ha detto Ruta – noi lo siamo da sei anni. Il contesto è difficilissimo, per la prima volta la spesa sanitaria scenderà è quindi molto positivo l’investimento che questo territorio si appresta a ospitare. La sanità sta cambiando occorre dare servizi con meno risorse, intervenendo sull’organizzazione, basandoci su aree omogenee d’utenza. La sanità marchigiana è virtuosa, ma abbiamo strutture polverizzate, stiamo quindi portando avanti una trattativa con lo Stato per salvaguardare le nostre caratteristiche. Aver fatto accordi di programma in passato ci permette di fare alcuni investimenti, anche in presenza di tagli pesantissimi. Come qui a Fermo. Domani firmeremo l’assegnazione lavori per il nuovo ospedale di Osimo – nuovo Inrca e stiamo lavorando sul Salesi. Quello di Fermo sarà una struttura con percorsi concepiti in modo molto moderno, compatto e funzionale. Ci sarà una vasta gamma di servizi garantiti, tutti quelli previsti per strutture di primo livello, pensati in modo integrato da un punto di vista logistico”




22 Novembre 2012 alle 18:41 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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