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La carità del reale

di | in: Cultura e Spettacoli

la Caritá del Reale

Presentato il progetto ideato da Francesco Scarabicchi in scena il 16 novembre a Grottammare e il 18 a Urbania

ANCONA, 2012-11-13 – Il Novecento letterario e artistico delle Marche è stato una fucina di esperienze singolari: personalità di spessore hanno animato alcune tra le più belle pagine di prosa e poesia mai scritte del panorama nazionale. La carità del reale – progetto promosso da Regione Marche, Amat e Comuni di Grottammare e Urbania ed ideato da Francesco Scarabicchi – si propone di ripercorrere il sentiero delle figure marchigiane fondamentali del secolo scorso “non conosciute come meriterebbero, tra verismo e intensità lirica, tra concretezza e natura, tra impeto e passione” come sottolinea Scarabicchi stesso.

Articolato su due binari che viaggiano paralleli – testo e scena -, La carità del reale – dove la parola “carità” sta ad evocare il suo significato originario di “dono” – è innanzitutto un volume (introdotto da Massimo Raffaeli e graficamente curato e impaginato da Francesca Di Giorgio di Lirici Greci) che raccoglie alcuni scritti di prosa e poesia selezionati da Scarabicchi e un piccolo catalogo dell’arte del XX secolo marchigiano. La seconda parte del progetto prevede che le parole di questi autori si facciano carne sulla scena: il giovane e talentuoso regista Antonio Mingarelli ne fa un adattamento teatrale che sarà presentato al Teatro delle Energie di Grottammare il 16 novembre e al Teatro Bramante di Urbania il 18 novembre. Nelle due serate queste voci, che si sono espresse nei decenni, saranno restituite “in un’unica grande linea di narrazione, quella della memoria del tempo perduto” come espresso nelle note di regia.


La carità del reale ridà voce agli scrittori marchigiani, voce che, come sosteneva l’intellettuale Carlo Bo negli Anni ’70, “si è innestata nel grande coro del discorso comune e in qualche caso lo ha preceduto, lo ha inventato, sollecitando visioni e suggestioni del tutto nuove.” “Attraverso la voce in versi e in prosa di alcuni dei classici della tradizione – scrive Francesco Scarabicchi nella premessa al volume – si percorre il sentiero – oggi più visibile man mano che la distanza storica si accentua – che segna la presenza di figure fondamentali eppure toccate più dalla luce dell’ombra che dalla trasparenza, non possedute come un patrimonio dell’umanesimo delle “province” e del secolo scorso. Proprio per valutarne l’essenzialità – prosegue il poeta – la caratura della voce, le visioni, la tenuta e la eventuale attualità della loro opera, si è voluto azzardare scegliendo la via della scena, offrendo la parola nuda, tra versi e prosa, per verificarne la concretezza, la resistenza al tempo, ora che una distanza siderale separa noi dai poeti Acruto Vitali, Scipione, Franco Matacotta, Paolo Volponi, Luigi Di Ruscio, Franco Scataglini, Massimo Ferretti, dai narratori Giulio Grimaldi, Bruno Barilli, Mario Puccini, Fabio Tombari, Dino Garrone, Bruno Fonzi, Luciano Anselmi”.


Nelle due serate di spettacolo le parole dei protagonisti del ‘900 marchigiano – scelte dalla mano esperta e sensibile di Francesco Scarabicchi – prendono vita attraverso l’interpretazione degli attori Andrea Luini, Stella Piccioni, Corrado Persichini e Massimiliano Pennesi. Parole che saranno restituite “in un’unica grande linea di narrazione, quella della memoria del tempo perduto” come espresso nelle note di Antonio Mingarelli. Sono cinque i frammenti narrativi che costituiscono l’ossatura di questo spettacolo; nonostante siano differenti tra loro per stile e contenuti, vi si può riconoscere proprio “l’inevitabilità della memoria, l’incandescente fiamma (mai doma nell’uomo) del ricordo che diventa immaginazione, creazione letteraria. Al centro di ognuno di questi racconti, l’humanitas, principio che accomuna nobilitandoli personaggi diversissimi tra loro per classe sociale e moralità, il macellaio e il soldato, il fabbro e il sindaco di paese, in una sorta di Spoon River marchigiana” afferma il regista.


Per l’evento è stato realizzato un video di motion-graphic a cura di Francesco Badalini con musiche composte da Guido Ghetti. Il bookshop presente nei foyer dei teatri è stato progettato appositamente dal designer Cristian Merisio in collaborazione con l’azienda “Paper and fold – Galassi. Arredamento in cartone piegato”. Al pubblico sarà distribuito gratuitamente il volume realizzato appositamente per il progetto.

Le biglietterie dei teatri (biglietto di cortesia 5 euro) apriranno un’ora prima dello spettacolo.

Per informazioni: Teatro delle Energie tel. 346 3778838; Teatro Bramante tel. 0722 317929 e 366 6305500; Amat tel 346 0956050, www.amatmarche.net. Inizio spettacoli: Grottammare ore 21, Urbania ore 18.




13 Novembre 2012 alle 21:53 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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