La Sutor Montegranaro domani è attesa a Cremona, dove sfiderà la Vanoli in un’altra importante sfida in chiave salvezza.

Montegranaro, 2013-02-23 – “La Vanoli Cremona è una squadra dai grandi mezzi offensivi – spiega coach Carlo Recalcati nella consueta conferenza stampa del venerdì – con uno dei migliori rimbalzisti ( Andrija Stipanovic, ndr) e quando gioca in casa lo fa con ritmi alti e velocità. Sarà una partita nella quale si giocherà a chi fa piu’ canestro. Dovremmo essere noi, quindi, a dettare i ritmi. Per quanto ci riguarda stiamo continuando a lavorare molto sull’aspetto difensivo e si cominciano a vedere frutti e risultati.”. Carlo Recalcati analizza poi la situazione della sua squadra, facendo riferimento ad alcuni giocatori in particolare. “Valerio Mazzola a causa dell’infortunio di domenica scorsa non ci sarà. Tamar Slay, oltre i problemi già noti, questa settimana ha fatto i conti con l’influenza e si è allenato una sola volta. Mi piacerebbe che quando gioca Luca Vitali ci fosse Tamar ma dipenderà molto da lui”.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sulle vicende in casa Sutor che si sono susseguite nelle ultime settimane. Parte da Fabio Di Bella, il coach, dalle sue condizioni fisiche e poi dalla scelta di restituire la fascia di capitano. “Fabio è in buone condizioni fisiche e lo si è visto anche domenica contro Caserta. Si sta sottoponendo a una terapia massiccia per lenire il dolore alle ginocchia. Per quanto mi riguarda non è mai venuta meno la fiducia nei suoi confronti, così come quella dello staff e dei compagni che lo hanno dimostrato nelle righe che hanno scritto. Spero che ci ripensi e so che nessuno è intenzionato a sostituirlo. Spero anche che il tutto possa rientrare per la partita di domenica. C’è una grande comunione di intenti nella squadra e questa situazione ha cementificato ancora di più questa unità. Dobbiamo essere bravi noi a trasmetterla in campo”. Incalzato dalle domande dei giornalisti sulla diatriba tifosi – Di Bella il coach non si sottrae e spiega: “bisognerebbe conoscere l’origine delle cose quando accadono e così bisognerebbe fare in questa situazione.

Si sta sottovalutando molto questa cosa qua. C’è un po’ di superficialità da parte di tutti. Si dà per scontato che la Sutor ci sarà. Se le attenzioni vengono poste su questi particolari, si dà per scontato che il resto va bene. Siamo invece in un momento di grande sofferenza e leggo notizie che non sono vicine alla realtà. C’è un futuro che deve essere garantito e non parlo di permanenza nella serie A.

Ognuno deve fare la sua parte. Noi dobbiamo giocare e vincere, ma ognuno per la propria competenza deve lavorare per la storia, per la tradizione, per la maglia e garantire alla Sutor la possibilità di continuare a essere protagonista come lo è stata in questi anni.

Non sono una persona ipocrita, le cose che dico le valuto e le penso. C’è bisogno di un pò di chiarezza, non mi piace che si possa dire che nessuno ha fatto niente perché ha accettato passivamente la situazione. Sto facendo questo discorso nell’interesse della Sutor. Le difficoltà mi esaltano e quando prendo un impegno lo rispetto. Quando prendo a cuore un progetto poi mi batto perché venga portato avanti. Presuntuosamente non penso di avere bisogno di crearmi un futuro e una professione, mentre i miei collaboratori sì, i miei giocatori sì e la Sutor pure”.