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Sara Giannini

PESCA E ACQUACOLTURA: APPROVATA LA PROPOSTA DI INTERVENTI PER IL 2013


Su iniziativa dell’assessore alla Pesca, Sara Giannini, la Giunta regionale ha approvato la proposta relativa al programma degli interventi 2013 per pesca marittima e acquacoltura. La proposta è già passata all’esame dell’Assemblea legislativa regionale, che attraverso la commissione competente, ha espresso parere favorevole lo scorso 23 gennaio.

Gli interventi oggetto dell’atto approvato sono finalizzati a promuovere e potenziare i settori pesca e acquacoltura, attraverso misure che movimenteranno risorse per un totale di oltre quattro milioni 900mila euro, a cui si andranno ad aggiungere ulteriori risorse regionali.

“La pesca rappresenta – sottolinea la Giannini – un settore tradizionale estremamente importante per le Marche, per i suoi aspetti sociali, economici, occupazionali e ambientali. Il comparto risente fortemente di problemi quali il caro gasolio o la legislazione europea, spesso tarata su realtà molto diverse dalla nostra. Per questo la Giunta regionale pone particolare attenzione e stanzia adeguate risorse a sostegno degli operatori. Gli interventi per l’anno in corso riguarderanno prioritariamente progetti mirati ad incrementare il consumo del pescato locale, come quello per la promozione del pesce massivo nelle mense scolastiche e  l’incentivazione del consumo della risorsa ittica marchigiana nelle aree interne. Rilievo viene dato anche al progetto sperimentale Pesca in Adriatico, che con associazioni di categoria e operatori scientifici, persegue l’obiettivo congiunto della regolamentazione dello sforzo di pesca e del miglioramento della competitività delle imprese ittiche, attraverso metodi innovativi di autoregolamentazione e gestione sostenibile della pesca. Il programma 2013 aziona, poi, le misura previste dal Fondo europeo per la pesca, la partecipazione a fiere di settore, le azioni di filiera, compresi i progetti di filiera corta, trasformazione e commercializzazione di produzioni locali, specie il pescato massivo, oltre a progetti, come quello delle Stagioni del pesce, diretti a promuovere il consumo del pescato locale e la cultura marinara. In collaborazione con l’Assam verrà, inoltre, promossa l’adozione di nuovi disciplinari finalizzati all’uso del marchio QM, qualità garantita dalle Marche, anche in relazione ad attività connesse alla pesca. Verranno, poi, riattivati i bandi relativi all’acquacoltura, previsti dalla legge 164/98. Nel corso dell’anno, infine, realizzeremo tre progetti transnazionali di cooperazione, interamente finanziati dall’Unione europea, esperienze utili in un settore caratterizzante la nascente macro regione Adriatica”.

NIDI DOMICILIARI: ASSEGNAZIONE DEI FONDI PER L’ORGANIZZAZIONE DEI CORSI


I nidi domiciliari stanno per diventare realtà nelle Marche. Saranno infatti assegnate alle Province le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dei corsi di aggiornamento propedeutici all’esercizio delle funzioni di operatore di struttura. Lo ha stabilito la Giunta regionale che finanzierà un corso per ogni territorio provinciale.

“Finalmente si parte – dice soddisfatto l’assessore regionale Luca Marconi – Questa sperimentazione diventa concreta. Avremo così qualche opportunità di lavoro in più soprattutto per la componente femminile”.

Numerose sono state le richieste pervenute di interessamento all’apertura di un nido domiciliare. “L’aspettativa è grande – continua Marconi – Contiamo sul fatto che le province procedano in tempi brevi all’organizzazione dei corsi per far sì che entro la fine dell’anno i primi nidi possano essere aperti”.

E’ stato chiesto alle amministrazioni provinciali di esprimersi in merito alla scelta dei tipi e del numero dei corsi da avviare immediatamente, sulla base delle disponibilità finanziarie esistenti. I corsi finanziati dalla Regione si svolgeranno in ogni provincia. Saranno aperti a 20 allievi ciascuno per una durata di 88 ore, di cui 58 di teoria e 30 di tirocinio a cui saranno tenuti a partecipare gli allievi che non l’abbiano già svolto in una struttura per la prima infanzia. Le 58 ore di teoria sono suddivise in: modulo “Preparare e somministrare pasti a bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi – 30 ore; modulo “Rispettare le norme di sicurezza” – 16 ore; voce “Elementi di primo soccorso” del modulo “Curare il benessere psico-fisico del bambino – 12 ore.

“Si è ritenuto indispensabile – spiega Marconi – che tutti coloro che aspirano ad esercitare le funzioni di operatore di nidi domiciliari debbano frequentare i corsi di aggiornamento, poiché l’attività che essi andranno a svolgere ha carattere peculiare, rivolto all’infanzia, e l’esercizio della quale richiede la conoscenza di nozioni che non possono trovarsi in corsi di analogo contenuto”.

Saranno assegnati complessivamente € 70.400,00 suddivisi equamente per Provincia (€ 14.080,00 ciascuna). La partecipazione ai corsi costituirà credito formativo in sede di svolgimento dei corsi di qualifica di secondo livello che essi dovranno comunque frequentare per poter svolgere le funzioni di “Operatore di nidi domiciliari”.

Alla Provincia di Ancona saranno concessi altri € 75.000,00 per lo svolgimento di un corso di qualifica di secondo livello che sarà possibile avviare sul territorio nell’immediato e che è rivolto a soggetti che non hanno i titoli specifici per svolgere attività di educatore ma che sono tuttavia sono in possesso, oltre che di un diploma di scuola media superiore, di una esperienza personale nelle attività richieste; in questo caso sono stati previsti 25 allievi per una durata di 400 ore, che comprendono la parte teorica e 150 ore di stage.

Nell’ammissione ai corsi hanno priorità coloro che risiedono nel territorio della regione Marche. I richiedenti possono scegliere di partecipare ai corsi banditi da qualsiasi Provincia, indipendentemente dalla loro residenza. Verranno ammessi ai corsi i richiedenti le cui domande siano pervenute per prime in ordine di tempo, fino all’esaurimento dei posti disponibili in ciascun corso. A tal fine, per assicurare la trasparenza dei procedimenti di ammissione delle domande, le stesse dovranno pervenire alle Province esclusivamente per via telematica. Qualora una delle Province non provveda entro il 31 marzo 2013 ad avviare le procedure per lo svolgimento del corso o dei corsi ad essa assegnati, il relativo finanziamento regionale verrà ripartito tra le altre Province, previo accordo tra le stesse.

Infine, sono stati individuati i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione quali strutture competenti alla tenuta dell’elenco degli “Operatore di nidi domiciliari”.




1 Marzo 2013 alle 17:07 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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