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Per aprire la mente all’arte: “Ingegneria umanistica via dal teatro”

di | in: Cultura e Spettacoli

Maurizio Boldrini

ANCONA 

Fra una decina di giorni prenderà il via, presso l’auditorium Zona Musica in via Cristoforo Colombo n. 106, una master class per attori, artisti, cantanti, musicisti, scrittori condotta dal prof. Maurizio Boldrini dal titolo “Ingegneria umanistica via dal teatro”.

– Prof. Boldrini qual è il senso di questa iniziativa? 

Mai come in questo periodo le arti sembrano ritornate all’età dei focherelli, alla grossa offerta culturale corrisponde una pochezza e un’omologazione espressiva, sembra che gli operatori non si siano accorti, o peggio si disinteressino, alle grandi e redicali indicazioni artistiche del secolo scorso. Teatro, cinema, scrittura, musica stanno sopravvivendo tra entrate e uscite, tutti convinti di trattare la bellezza, invece, oggi, sono ignari che la viaolano e la mortificano. Eppure il saper fare, la capacità tecnica, il desiderio, ancora ci sarebbero, quello che manca è la capacità di fermarsi a studiare veramente per comprendere le innovazioni sostanziali. La facilità comunicativa fa perdere di senso e rende idiota la comunicazione stessa. L’artista potrebbe essere in grado di riportare in alto il valore, invece momentaneamente è il primo che cade nell’ovvio, nel trito. Inoltre le istituzioni formative non producono più formazione e cultura, ormai producono e riproducono solo se stesse. E allora attivare “Ingegneria umanistica via dal teatro” è un tentativo di rivolgersi a quelle persone che ci tengono ad entrare in conoscenza diretta con l’apice della ricerca espressiva per sviluppare le proprie pratiche, perché, con coscienza, possano essere testimoni del loro valore e del valore dell’arte.

“Ingegneria umanistica via dal teatro”, master class articolata in 10 lezioni di 2 ore ciascuna, ogni lunedì, ore 21.00 – 23.00. Prima lezione: lunedì 8 aprile, ultima lezione: lunedì 10 giugno. Saranno ammessi massimo 10 allievi frequentanti e 10 uditori. Al termine del percorso operativo i partecipanti, in base alle proprie esperienze artistiche, realizzeranno un materiale- saggio sulle competenze acquisite, che sarà riferimento per il diploma di merito e l’attestato di frequenza. Riportiamo alcune delle materie: archeologia teatrale, dinamiche dell’artefatto, misurazione del primato attorico, errori e rettifiche nel calcolo estetico, scrittura versata dal testo, dinamica dell’immaginazione, superamento del divisionismo scientifico, il gesto artistico incontestabile.

Segreteria organizzativa, informazioni ed iscrizioni: 349 1941090.

 

Un breve profilo di Maurizio Boldrini – Nato a Muccia MC 7/11/1958, interprete, regista, docente teatrale, direttore della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione e della Prima Scuola di Ingegneria Umanistica del Minimo Teatro di Macerata. Le sue conoscenze e frequentazioni teatrali, che spaziano dall’organizzazione alle forme espressive, gli permettono di elaborare un percorso diventato riferimento per la cultura teatrale e documentato in sue pubblicazioni quali:  Il lavoro teatrale, Nuova Alfa, Bologna 1989; La voce recitante, Bulzoni, Roma 1994; Enciclopedia per l’attore finito, Bulzoni, Roma 2003; Ingegneria umanistica, Minimo Teatro, Macerata 2005; Memorie verbali, Minimo Teatro, Macerata 2012; Teatralfilosofia, Prosperi, Napoli 2013. Le sue ricerche sconfinano il panorama teatrale interessando altri ambiti operativi: architettura, medicina, antropologia, filosofia. Le sue interpretazioni verbali sono esemplari per combinazione e congiunzione tra le migliori forme tradizionali e quelle più innovative del XX secolo. Le sue regie convertono le dinamiche drammatiche in poesia.

Master class

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28 Marzo 2013 alle 15:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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