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Prato marron

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prato marron

 

[Grottammare e il giardino all’inglese di foce Tesi’]

 

L’esperimento è parzialmente riuscito: mentre tutti i prati del mondo sono noiosamente verdi, a Grottammare ecco il primo prato color marron. Anche se per ora, per questo primo anno, solo a tempo determinato: 4 mesi e mezzo su 12. Complice l’imminente primavera infatti, qua e là affiorano già delle infestanti macchie verdastre, e si teme che per Pasqua il bel marron se ne sarà andato tutto e resteranno le fotografie.

 

Comunque è stato un successo. Nessuno aveva osato finora operare una mutazione genetica su un prato, neanche gli inglesi. Anche se, come spesso capita, non si saprà mai se questo bell’opaco marron sia venuto fuori per caso o per calcolo. Più che una genialata d’architetti, sembrava una forzatura e una cattiveria pretendere d’avere subito – invece di un sano economico vario e naturale verde nostrano – 5 mila metri quadri di costoso innaturale prato inglese praticamente sul mare, esposto alle intemperie, ai venti cattivi, soprattutto innaffiato dalle toste mareggiate adriatiche invernali cariche di sale. Invece l’artificioso spettacolare prato-a-quadrotti non solo ha resistito, ma ingozzandosi del prezioso sale nebulizzato ha mutato pelle con intelligenza, come un camaleonte. Vedendo che pure le verdi palme se ne andavano o restavano mutilate col fusto marron, ha reagito scegliendo il colore più adatto alla situazione, all’edilizia locale, al punteruolo rosso (difatti è marrone), perfino agli amministratori della città. Grigio-marron sono anche le scogliere e la sabbia di riporto, le pavimentazioni di pietruzze cacarella e cemento, i cordoli taglienti e fuori norma della pista ciclabile, i sassi, i terrosi argini geometrici di Tesì, la ruggine dei ferri…

Purtroppo ora torna anche per lui la verde stagione, gli toccherà adattarsi, riprendersi la sua tradizionale livrea green. Però non è detto. Io penso che assetandolo fin quasi a morire, risparmiando l’acqua dolce d’irrigazione e quindi pure parecchi euri pubblici, il nostro prato da record potrebbe mantenersi marron fino a ottobre-novembre prossimi, quando tornerà alla livrea autunno-inverno più forte, più bello, più attraente e più merdoso che adesso. “Naturalmente”. Gratis. Senza neanche scomodare i veloci autotreni carichi di sale di Francesco De Gregori.

 

Grottammare, 2013-03-17 – Pgc

 

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19 Marzo 2013 alle 11:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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