Un’opera di Lisa Ponti

…soltanto per farle la punta della matita
 
[ LISA PONTI  -“Dieci anni dopo”-  25. 6. \  6. 7. ’11 –  Palazzina Azzurra   San Benedetto del Tronto ]
 
 
 
      Per raccontare questa mostra vorrei avere le parole di Enrica Loggi o Giarmando Dimarti, e saper dirle come Vincenzo Di Bonaventura. Poesia “in matita”, leggera, decisa e semplice, senza la terza dimensione. Se fosse musica, potrebbe essere il primo Gaber dei Navigli, o Il Poeta di Lauzi, o Il cielo in una stanza di Paoli. Se fosse architettura e design, oltre alla classe di Domus, s’avverte addirittura il respiro del padre, il grande GIO.
 
      Neanche un bimbo irradia tanta sorridente freschezza, e ti sorprendi a pensare (ragionando alla Nespolo) che i disegni di Lisa potrebbero vivere nelle scuole d’infanzia e nelle università, nei parchi verdi cittadini dove si fa picnic o all’Idroscalo; e perchè no, nei negozi di giocattoli intelligenti…
 
     Potrebbero diventare marchio di una compagnia aerea che non c’è, fatta di silenziosi alianti non frettolosi. Potrebbero insegnare la discrezione meglio di qualsiasi maestro. Potrebbero raccontare la vita con innocenza, ma senza troppo zucchero. E la prospettiva soft del futuro, senza retorica.
 
      Per questo Lisa Ponti tornerà ancora in Palazzina. Fra dieci anni.
      Lei è una “ragazza” che sa programmarsi.
 
 
 
    SBT,  28. 6. ’11                  PGC

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