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Anghiò, la Blue Economy si mette in moto

di | in: Cronaca e Attualità

Alberto Felici

Secondo il professor Gian Luca Gregori, è un “primo tentativo di creare un circuito che coinvolga i settori legati al mare”.

 


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anghiò, consolidatosi come un evento fisso dell’estate sambenedettese è un primo tentativo di creare un “circuito” che coinvolga, integrandoli tra loro, diversi settori legati al mare, al turismo e all’economia del territorio locale. Così lo ha definito il professor Gian Luca Gregori, preside della Facoltà di Economia “G. Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche, nel suo intervento nell’ambito della conferenza stampa di presentazione dei risultati del focus effettuato durante l’edizione 2013 del Festival del Pesce Azzurro, che si è svolta nella Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto il 14 agosto.

Attorno ad Anghiò ed al pesce azzurro – asserisce il professor Gregori – confluiscono naturalmente pescatori e commercianti ittici ma anche ristoratori, albergatori ed altre filiere agroalimentari, come quella del vino e dell’olio.

Il pesce azzurro, come emerge dai primi dati dell’indagine e dai concetti evidenziati dagli operatori intervistati durante la manifestazione,  presenta non pochi elementi di criticità: è proposto da pochi ristoratori e poco acquistato per il consumo domestico, di solito è lo chef che deve imporre il prodotto ad un cliente che, in genere, “non lo chiede”, sconta l’immagine di “pesce povero”.

Però – ha ricordato il professor Gregori – gli operatori ci dicono anche che il pesce azzurro ha valenze nutrizionali scientificamente riconosciute, è un prodotto a “Km Zero” è più fresco del prodotto di importazione, costa meno delle specie più richieste e si pesca anche durante il fermo biologico.

Alla conferenza è intervenuto il dottor Alberto Felici, professore della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Camerino, che partecipa al progetto Blue Economy ed è direttore del Master in Gestione della fascia costiera e delle risorse acquatiche: sue le considerazioni di particolare valore scientifico sulle caratteristiche e le proprietà nutrizionali del pesce azzurro, poiché il dottor Alberto Felici è stato, tra l’altro, il responsabile di progetti di ricerca sulla valorizzazione  dei prodotti della piccola pesca artigianale presente nel Comune di San Benedetto del Tronto e sulla valorizzazione delle proprietà nutrizionali delle popolazioni di molluschi presenti nella fascia costiera picena.

Poiché l’approccio della Blue Economy trova, in Anghiò, un naturale sviluppo operativo, durante la kermesse l’Università Politecnica delle Marche ha analizzato le relazioni tra le varie filiere interessate alla manifestazione ma anche gli impatti sociali ed economici: nelle giornate della manifestazione sono state infatti realizzate interviste personali condotte presso gli stand e sono stati compilati 309 questionari.

Valutare in termini di ritorno una manifestazione significa- sottolinea il Preside della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche –  attribuire una misura ai benefici complessivi che essa determina, diretti e indiretti, inclusi quelli immateriali e d’immagine per la destinazione che la ospita. Abbiamo cercato di valutare gli impatti economico-sociali dell’evento, l’incremento della notorietà della destinazione, l’indagine di customer satisfaction ha approfondito il profilo socio-demografico dei visitatori, il bacino d’attrazione dell’iniziativa ed il livello complessivo di soddisfazione.

Particolarmente soddisfatto il Presidente di Piceno Promozione, Gino Sabatini, perché la Blue Economy non è una teoria, ne è un esempio quest’indagine che analizza l’evento nell’ottica del rapporto sinergico tra  blue economy ed attività del territorio.

Anghiò, unmomento dell'incontro

Anghiò, unmomento dell’incontro




14 Agosto 2013 alle 14:52 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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