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Cabina di regia Expo

19 dic 2013

Expo 2015, Cabina di regia alla Conferenza delle Regioni. Spacca: “Occasione straordinaria per la crescita del nostro Paese”.

Si è riunita questa mattina presso la Conferenza delle Regioni la Cabina di regia per Expo Milano 2015. Ai lavori hanno partecipato Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche e coordinatore nazionale delle Regioni per l’Expo, Maurizio Martina, sottosegretario alle Politiche agricole, Diana Bracco, presidente Expo 2015 spa e commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Aldo Bonomi, direttore di AASTER e responsabile Rapporti territori Expo 2015, Giuseppe De Rita, presidente Censis, Cesare Vaciago, direttore generale per il Padiglione Italia, Marco Balich, direttore artistico Padiglione Italia Expo 2015. Anche il premio Oscar Dante Ferretti ha preso parte alla Conferenza. A lui, che ha realizzato sette statue protagoniste di un road show internazionale per la promozione dell’Esposizione universale di Milano, è infatti affidata la responsabilità di raccontare in modo creativo storia e futuro dei territori e delle regioni italiane all’interno del Padiglione Italia. L’incontro di questa mattina è servito per fare una sintesi sui risultati dei cinque seminari territoriali di progettazione partecipata del grande evento mondiale, serie aperta il primo ottobre a Fabriano. “Un confronto che si è rivelato particolarmente utile – ha detto Spacca – perché ha saputo coinvolgere tutte le realtà territoriali in Expo 2015. Un progetto in grado di dare grande respiro al Paese e riaprire la speranza, facendo leva sulla nostra eccellenza nel mondo: il made in Italy. Da parte delle Regioni c’è piena consapevolezza dell’importanza di partecipare attivamente a questa grande manifestazione, tanto che tutte, è ufficiale, aderiscono ad Expo 2015 e saranno presenti al Padiglione Italia. L’obiettivo è rendere il più possibile qualificata l’immagine del nostro Paese, affinché esso possa riprendere il proprio sentiero di crescita. L’Expo sarà una tappa fondamentale per un cambiamento di ciclo, per un passaggio di paradigma verso valori positivi che dobbiamo tornare a condividere. La sfida che le Regioni dovranno assumersi – ha concluso – è quella di ricondurre ad unità la forte articolazione del nostro Paese, offrendo una lettura di sintesi del made in Italy. Expo 2015 rappresenta una grande opportunità per le Regioni che, a loro volta, sentono l’obbligo morale di essere presenti affinché l’evento riesca nel migliore dei modi. Faremo del nostro meglio perché ciò accada”.
PESCA DELLE VONGOLE – L’ASSESSORE SARA GIANNINI SOLLECITA COMMISSIONE, PARLAMENTO UE E MINISTRO.

L’assessore alla Pesca, Sara Giannini, ha scritto una nota indirizzata al commissario europeo agli Affari marittimi, Maria Damanaki, al ministro all’Agricoltura e Pesca, Nunzia di Girolamo e al vice presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, Guido Milana, per la definizione di un progetto pilota dedicato alla tutela dei molluschi bivalvi, basato su semina, ripopolamento, controllo catture, istituzione di aree di riposo e turnazioni. “L’iniziativa – osserva Giannini – parte dal fatto che mentre il regolamento europeo del 2006 vieta il prelievo delle vongole a meno di 0,3 miglia dalla costa, uno studio commissionato dalla Regione evidenzia un’abbondanza non sfruttata di questo pregiato mollusco entro tale fascia. Si tratta di uno studio particolareggiato, che fornisce una serie di dati e informazioni rilevanti dal punto di vista biologico e che consentirebbe alla Regione, assieme ai centri di ricerca specializzati, alle università e agli operatori stessi, di realizzare un piano di gestione per la raccolta del mollusco. Un progetto dal grande impatto per l’economia ittica regionale, dal momento che un terzo di tutta la flotta nazionale di vongolare, si trova nelle Marche. Un piano che consentirebbe sia di rispettare le indicazioni della Politica comune della Pesca, per la conservazione e lo sfruttamento sostenibile della risorsa, sia di salvaguardare un fattore importante dell’economia regionale, evitando una crisi, altrimenti inevitabile del settore”.

FONDI EUROPEI 2014/2020 – AD URBINO LA TERZA TAPPA DI CONFRONTO CON IL TERRITORIO .

Oltre 200 partecipanti per il terzo appuntamento di ascolto che la Regione Marche ha messo in campo per disegnare il futuro dei fondi strutturali e della programmazione 2014/2020. L’incontro, che si è svolto nella giornata di oggi presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Urbino, si è concentrato sulla nuova stagione della politica di Coesione europea. Il tema centrale del confronto con il territorio è quello di giungere a “Costruire una regione intelligente, sostenibile ed inclusiva” in modo partecipato. Un obiettivo che oggi è diventato momento di ascolto e confronto che ha visto un’ampia partecipazione degli stakeholder territoriali e delle istituzioni marchigiane. Istituzioni locali, imprese, terzo settore e mondo dell’associazionismo, consulenti, tecnici, parti sociali e datoriali si sono infatti confrontati in quattro workshop paralleli dedicati rispettivamente a: “piccole e medie imprese: innovazione ed internazionalizzazione”; “agenda digitale”; “energia e mobilità sostenibile, rischi ambientali”; “attrattività turistica e valorizzazione delle risorse culturali nelle aree interne”. Dalla discussione e dal confronto sono emersi diversi spunti chiave su cui la regione e l’intero territorio saranno chiamati ad investire per le politiche di sviluppo e coesione 2014-2020. Primo fra tutti l’orientamento disegnato dalla nuovo Accordo di Partenariato presentato nei giorni scorsi dal Ministro per la Coesione Carlo Trigilia alla Commissione europea dal quale si evince una stagione importante per gli investimenti sul territorio marchigiano. Come ha sottolineato l’assessore alla Politiche comunitarie Paola Giorgi nel corso del suo intervento, “il nuovo ciclo di programmazione vede per le Marche un incremento del 10 per cento delle risorse disponibili rispetto al periodo 2007-2013. Un traguardo importante se si pensa che tale incremento porterà ad una disponibilità di risorse da investire sull’economia e sul territorio marchigiano di quasi un miliardo di euro”. In riferimento a questo nuovo scenario per il 2014-2020, l’assessore Paola Giorgi ha rimarcato l’impegno della Regione per favorire ora le azioni più importanti per dare avvio agli investimenti. “Con la definizione dell’Accordo di Partenariato – ha detto Giorgi – diventa dirimente la capacità del territorio, delle istituzioni e di tutti gli stakeholders territoriali di lavorare sui progetti concreti che possano aiutarci ad avviare la nuova stazione dei fondi europei sul territorio marchigiano. A questo va aggiunta una nuova capacità di realizzare la massima integrazione programmatica fra fondi e fra gli stessi progetti, nonché la capacità di cogliere tutti gli elementi positivi che derivano dalla strategia macroregionale Adriatico-Ionica e del relativo piano di azione ”. SCHEDA DI APPROFONDIMENTO Nel dettaglio dell’Accordo di Partenariato e delle opportunità che si presenteranno per la regione Marche nell’ormai imminente futuro ha parlato il responsabile dell’Autorità di Gestione del POR FESR e del PO FSE Marche, Mauro Terzoni. “Con i circa 541milioni di euro (quota UE più Stato) destinati al POR FESR e al POR FSE Marche – ha detto Terzoni – e con la restante quota di risorse provenienti dal Fondo di Sviluppo rurale e dal Fondo si Sviluppo e Coesione, la Regione Marche potrà contare su una dotazione finanziaria senza precedenti. A ciò va aggiunta la grande opportunità che deriva dall’allargamento dei Programmi Operativi Nazionali anche alle regioni più sviluppate come la nostra”. L’incontro di Urbino, dunque, oltre ad essere l’occasione per presentare alcune esperienze positive realizzate proprio dall’Università di Urbino e illustrate nell’intervento del professor Vilberto Stocchi, rappresenta un momento di confronto diretto con il territorio dal quale muovere verso la progettualità della futura competitività regionale.

 

“ARRIVA LA BANDA… LARGA”, TAPPA AD ARCEVIA.

Nell’ambito di una assemblea pubblica molto partecipata, la comunità arceviese ha condiviso con l’assessore regionale alle reti ICT, Paola Giorgi, lo sviluppo della Banda Larga e dei servizi collegati sul vasto e articolato territorio del Comune di Arcevia. L’incontro, penultima tappa del tour nell’anconetano, è stato occasione di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. “Il territorio arceviese – ha detto Giorgi – è stato infrastrutturato con circa 11 Km di fibra ottica, con l’adeguamento di una seconda centralina, oltre a quella già attiva in centro, avvenuto in questi giorni. Inoltre, per la copertura del territorio è prevista l’istallazione di ponti radio, già strutturati, che erogheranno servizio wireless al termine dell’attuale fase di collaudo. Il Piano Telematico prevede un’ azione ulteriore, in fase di avvio. L’ investimento sul territorio è di circa 250.000 euro finalizzati al superamento del digital divide. La competitività dei nostri territori, soprattutto le aree montane che soffrono dello spopolamento, è l’elemento prioritario da affrontare. L’ intervento della Regione, fondamentale per dotare il territorio marchigiano di servizi che se calati in un contesto di mercato non sarebbero mai stati effettuati con determinazione, si pone alla base di una strategia di ulteriore sviluppo ed incremento della banda larga nelle Marche”. Gli investimenti realizzati mediante fondi Ue della programmazione 2007/13 renderanno disponibile la connessione veloce alla rete internet attraverso tre azioni: l’aumento della dotazione infrastrutturale di base del territorio tramite il potenziamento delle infrastrutture di distribuzione, la realizzazione di una rete a banda larga nelle aree marginali, la concessione di incentivi finanziari agli operatori privati di telecomunicazione per garantire l’estensione della copertura broadband nelle aree in cui i costi sopravanzano i ricavi e in cui i servizi non sono attualmente disponibili. La campagna informativa che ha portato l’ Assessore in tutto il territorio regionale al confronto con le comunità si concluderà, per quest’ anno, sabato 21 dicembre ad Ostra Vetere, con l’ultimo incontro pubblico previsto alle ore 11,30 presso i locali del Palazzo De Pocciantibus.

 

Macroregione adriatico ionica, approvato in Conferenza delle Regioni il documento del gruppo Eusair per il Piano d’azione.

Approvato questa mattina dalla Conferenza delle Regioni il documento di sintesi dell’azione di consultazione delle Regioni italiane coinvolte nel percorso per la Macroregione adriatico ionica e riunite nel gruppo di lavoro Eusair Italia. Il documento, illustrato da Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche che coordina l’attività dell’Eusair, rappresenta l’atto fondamentale delle Regioni rispetto alla strategia macroregionale adriatico ionica e costituisce il contributo dei territori alla stesura del Piano d’azione. Dell’Eusair Italia fanno parte le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia. Il lavoro del Gruppo si è concentrato sui quattro pilastri e i due assi trasversali che costituiscono la strategia del Piano d’azione: il primo, relativo alla Blue economy, ha il coordinamento del Veneto, il secondo su interconnessioni e infrastrutture, del Friuli Venezia Giulia, il terzo, qualità ambientale, ecosistemi e cambiamenti climatici, dell’Emilia Romagna, il quarto, che riguarda l’attrattività, della Puglia. Accanto ai quattro pilastri il piano d’azione si compone anche di due assi trasversali: quello della Ricerca, innovazione, sviluppo delle Pmi (affidato alle Marche che hanno anche il coordinamento generale dei lavori Eusair) e Formazione e Capacity Building (Molise). “Il percorso che ha portato alla stesura del documento presentato oggi – ha detto Spacca – è stato particolarmente intenso ed accurato. A settembre ed ottobre sono state realizzate numerose consultazioni pubbliche nelle regioni, per individuare le priorità territoriali. Per aumentare la diffusione e la condivisione delle informazioni, la Regione Marche ha implementato un sito web, www.ai-macroregion.eu, uno strumento particolarmente utilizzato da rappresentanti di organizzazioni e stakeholder dell’area. Il 14 Ottobre il Gruppo Eusair Italia si è riunito ad Ancona nell’ambito del Vertice Italia-Serbia e dell’incontro sul Pilastro 2, per coordinare le attività e definire la modalità operative per le successive attività di lavoro. Con l’approvazione di oggi si imprime un’accelerazione verso l’appuntamento di febbraio, quando ad Atene si trarranno le somme dei contributi di tutte le Regioni e i Paesi alla stesura ultima del Piano d’azione”. Nel documento presentato oggi sono quindi presenti i risultati di tali consultazioni e confronti, con visioni, strategie ed obiettivi precisi, oltre alle possibili connessioni con altre strategie macroregionali europee. Per quel che riguarda il Pilastro 1, in particolare, l’obiettivo è quello di promuovere crescita economica sostenibile, occupazione e opportunità di business nei settori della blue economy, la regolamentazione condivisa della gestione delle risorse, la competitività delle imprese, il rafforzamento e trasferimento di conoscenze strategiche, l’armonizzazione dei processi decisionali, il trasferimento e aumento delle competenze. Previste connessioni con Programmi operativi cofinanziati dai fondi strutturali, Fondo di Sviluppo e Coesione, Piano Triennale Nazionale delle Pesca e Acquacoltura, Fondi Europei a gestione diretta (Horizon 2020, Leadership 2020, ecc.). Per il Pilastro 2 la finalità è quella di connettere la Macroregione e ridurre le distanze insulari e rurali attraverso il miglioramento della governance dei corridoi interni e marittimi (includendo l’interoperabilità di tutte le modalità di trasporto) e le reti energetiche, nonché sviluppando modalità di trasporto e fornitura di energia favorevoli all’ambiente. In particolare si pone l’accento su interventi di “decarbonizzazione” nei trasporti e nell’energia, miglioramento della qualità del trasporto passeggeri e riduzione dei tempi di percorrenza anche nel raggiungimento delle mete turistiche e culturali dell’area AI-Adriatico Ionica, incluse quelle interne, riduzione delle emissioni di CO2 correlata a quella del traffico pesante. Quanto al Pilastro 3, obiettivo è quello di perseguire la tutela ed il miglioramento dell’ambiente della Macroregione rafforzando la cooperazione istituzionale, anche attraverso l’utilizzo di reti ed individuando un sistema di governance integrato ed obiettivi comuni da declinare nelle seguenti macro-azioni: Habitat ed Ecosistemi, Governance integrata dell’ambiente, Cambiamento climatico. Tra i risultati che ci si propone di raggiungere, la riduzione ed abbattimento della diffusione dei rifiuti in mare, il contenimento della diffusione e sviluppo delle specie aliene, l’incremento delle popolazioni di specie ed habitat di valore naturalistico, il potenziamento dei presidi per il soccorso e la cura di animali di elevato valore naturalistica. Infine il quarto Pilastro che punta allo sviluppo del turismo della Macroregione Adriatico Ionica – intesa come unica destinazione turistica attenta alla qualità ed alla sostenibilità dell’offerta – tramite la messa a punto di processi innovativi di integrazione delle risorse territoriali, dei beni culturali (materiali ed immateriali), ambientali e paesaggistici, rafforzandone la competitività e la visibilità a livello internazionale. In piena coerenza con gli obiettivi della crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva della strategia EU2020 e con gli obiettivi delle proposte legislative per la politica di coesione dell’UE 2014-2020 si propone una visione che preveda il recupero della funzione trasversale svolta dalla cultura quale strumento di sviluppo locale e regionale di rigenerazione urbana, di sviluppo rurale e di occupabilità, di promozione della creatività e di nuovi processi innovativi, finalizzati all’incremento dell’attrattività, anche a fini turistici.

 

 

RIPARTO FONDO SANITARIO NAZIONALE

 

Riparto del Fondo sanitario nazionale: le Marche ottengono  2,763 miliardi, grazie al recupero di 19 milioni di euro provenienti dal fondo di premialità, ottenuti grazie alla virtuosità dei propri conti. Nel 2014 ci sarà così, rispetto al 2013, una riduzione reale limitata a 5 milioni di euro, che consentirà alla Regione di proseguire nell’opera di programmazione della sanità attraverso un faticoso equilibrio tra la qualità dei servizi ed esposizione finanziaria. Solo cinque regioni, in base ai loro conti, erano ammesse alla premialità: Marche, Umbria, Lombardia, Veneto e Basilicata.

Sono queste le cifre uscite dalla Conferenza delle Regioni che si è svolta oggi alla quale, per le Marche, hanno preso parte il presidente Gian Mario Spacca e l’assessore alla Sanità Almerino Mezzolani.




19 Dicembre 2013 alle 19:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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