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Il cibo del mare

di | in: A...gricoltura, Cronaca e Attualità

Cia – Confederazione Italiana Agricoltori

LA CONFEDERAZIONE AGRICOLTORI E IL CENTRO DIURNO DI SALUTE MENTALE INSIEME PER “IL CIBO DEL MARE”

GROTTAMMARE – “Il cibo del mare” è il tema del progetto portato avanti dalla Confederazione Italiana Agricoltori insieme al Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Area Vasta 5 di San Benedetto del Tronto. Una collaborazione, quest’ultima, che va avanti da circa vent’anni in quanto la Cia ritiene che il settore agricolo ricopra un ruolo importante nella società moderna non solo dal punto di vista economico-ambientale, ma anche sociale per la molteplicità delle funzioni svolte.

“Particolarmente importante riteniamo possa essere il contributo fornito dal mondo agricolo – dichiara il presidente della Cia provinciale di Ascoli e Fermo Ugo Marcelli – al recupero terapeutico e/o reinserimento occupazionale delle persone disabili a livello fisico e psichico”. Molteplici sono gli esempi realizzati in questi al riguardo, compresa la stessa cooperativa “La Primavera”, costituitasi nella realtà di San Benedetto del Tronto, a seguito del corso di formazione “Addetto manutenzione spazi verdi”, che la Confederazione, attraverso la propria società di servizi CIA Service, in collaborazione con il Centro Diurno, aveva organizzato a favore di malati mentali in terapia intensiva. La cooperativa nel corso degli anni si è potenziata ed è diventata un punto di riferimento non solo per la realtà dei malati mentali coinvolti e delle loro famiglie, ma per tutto il comparto del florovivaismo Piceno.

In particolare il tema del progetto “Il cibo del mare” fa seguito a quello del 2002 “Cibo degli angeli”, in cui si prevedeva una serie di lezioni teorico-pratiche tenute da professori dell’Istituto Professionale Alberghiero di Stato di San Benedetto del Tronto, a beneficio di alcuni malati psichici, affinché approfondissero le conoscenze sugli elementi basilari della cucina.

Quest’ultimo progetto è aperto non solo a nuovi soggetti con disagio psichico, ma anche alle loro famiglie, al mondo dell’associazionismo ed agli imprenditori operanti nel comparto della pesca. Si ritiene infatti che argomenti relativi ad una sana alimentazione, ad una migliore conoscenza delle modalità di ottenimento del cibo, ad una maggiore interazione con gli addetti del mare e con le loro attività possono risultare utili, a livello terapeutico, sociale, professionale, occupazionale, ai soggetti disagiati coinvolti nell’esperienza.




27 Dicembre 2013 alle 10:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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