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Roberto Gatto 5et tributo a Miles Davis

di | in: Cultura e Spettacoli

TAM Gatto

6 Gennaio h 21:15 Teatro Comunale Porto San Giorgio

 

TAM

Tutta un’Altra Musica
Lunedì 6 Gennaio h 21:15
Teatro Comunale
Porto San Giorgio (FM)
Roberto Gatto 5et 
“tributo a Miles Davis”

 

Roberto Gatto 5et “tributo a Miles Davis

Roberto Gatto batteria
Roberto Tarenzi piano
Luca Bulgarelli contrabbasso
Dino Rubino tromba
Max Ionata sax

Un omaggio a un momento storico del jazz. Quattro anni, dal 1964 al 1968, in cui il quintetto di Miles Davis, formato da musicisti di altissimo profilo – Herbie Hancock, Tony Williams, Wayne Shorter e Ron Carter – cambiò il volto della musica afroamericana.
A fianco del leader batterista quattro tra i musicisti più in vista sulla scena jazz Italiana ed europea, per loro la sfida di rileggere il repertorio di una delle formazioni più innovative della storia della musica e onorare la classe di alcuni “numeri uno” del jazz mondiale aggiungendo un tocco di novità.

Roberto Gatto, a distanza di alcuni anni, torna a rendere omaggio a Miles creando appositamente per l’occasione una formazione di grande impatto, a conferma della instancabile ricerca sonora che il musicista romano, protagonista indiscusso della scena jazzistica internazionale, conduce da anni. Roberto Gatto nasce a Roma il 6 ottobre 1958. Il suo debutto professionale risale al 1975 con il Trio di Roma. Ha suonato in tutta Europa e nel resto del mondo con i suoi gruppi ed insieme ad artisti internazionali. Le formazioni a suo nome sono caratterizzate, oltre che da un interessante ricerca timbrica e un’impeccabile tecnica esecutiva, dai colori tipici della cultura mediterranea. Questo fa sicuramente di Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel mondo.

Luca Bulgarelli si diploma in contrabbasso presso il Conservatorio di Campobasso e si perfeziona ai seminari di Siena Jazz dove ottiene una borsa di studio. Numerosi i concerti nei più importanti jazz festival italiani e internazionali (Perugia, New York, Berlino, Amburgo, Lipsia, Parigi, Lione, Tel Aviv, Budapest, Pechino, Algeri, Montreal, Varsavia, Tokio, Shanghai, Buenos Aires, Montevideo) e le collaborazioni (Roberto Gatto, Enrico Pieranunzi, Maurizio Giammarco, Enrico Rava, Paolo Fresu, Rita Marcotulli, Mariapia De Vito, Fabrizio Bosso e ancora: Mimmo Locasciulli, Francesco De Gregori, Beppe Servillo, Paola Turci, Daniele Silvestri e Sergio Cammariere, con il quale collabora stabilmente).

Max Ionata, classe 1972, è considerato uno dei più importanti sassofonisti italiani; si è avvicinato alla musica non proprio giovanissimo ma in pochi anni ha conquistato l’approvazione di critica e pubblico riscuotendo sempre grandi successi. Ha suonato in alcuni tra i più importanti jazz club e jazz festivals al mondo e ha collaborato con grandi artisti tra i quali: Robin Eubanks, Reuben Rogers, Clarence Penn, Lenny White, Billy Hart, Alvin Queen, Joe Locke, Steve Grossman, Mike Stern, Bob Mintzer, Roberto Gatto, Dado Moroni, Stefano Di Battista, Gegè Telesforo, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Mario Biondi, Sergio Cammariere, Renzo Arbore e molti altri. Si è esibito in Giappone, Cina, Olanda, Inghilterra, Francia, Polonia, Spagna, Portogallo, Emirati Arabi, Kuwait, Stati Uniti d’America. Conduce un’intensa attività concertistica e discografica in Italia e all’estero, in particolare in Giappone dove gode di una notevole fama artistica.

Roberto Tarenzi nasce a Milano nel 1977, intraprende lo studio del pianoforte all’età di otto anni, dedicandosi agli autori classici. Scopre il jazz nell’adolescenza e studia presso i seminari della Berklee School a Umbria Jazz nel 1994, Franco D’Andrea e Enrico Pieranunzi a Siena Jazz 1996, Enrico Intra presso i Civici Corsi di Jazz di Milano, dove ottiene il diploma nel 1999. Nel 2006 viene scelto assieme ad altri undici pianisti in tutto il mondo per partecipare al prestigioso “Thelonious Monk International Piano Competition”, esibendosi di fronte ad una giuria presieduta da Herbie Hancock. Nel 2008 si trasferisce a Roma e inizia una intensissima attività concertistica al fianco di Stefano Di Battista e Rosario Giuliani, collaborando altresì con praticamente tutti i migliori musicisti della scena italiana.

Dino Rubino, siciliano, classe 1980, ha seguito il complesso processo di affermazione di una personalità musicale dirompente. La sua formazione e la sua carriera seguono una duplice inclinazione: quella di pianista, emersa nella prima infanzia, e quella di trombettista jazz, manifestata a partire dall’adolescenza, che oggi si incontrano, si intrecciano facendosi reciprocamente eco, in una sorta di convivenza “il più possibile pacifica”.
Vincitore in veste di trombettista del premio Massimo Urbani come miglior talento nazionale emergente nel 1998, è Enrico Rava a chiamarlo per sostituirlo in diversi concerti in Sicilia e a diffondere il suo nome quale esponente di spicco della nuova generazione dei trombettisti europei. Oltre a vantare una lunga serie di prestigiose collaborazioni con musicisti italiani e stranieri, Dino dal 2008 suona e incide regolarmente assieme a Francesco Cafiso, che lo coinvolge in tutte le sue formazioni, tanto in veste di trombettista quanto di pianista.




3 Gennaio 2014 alle 22:43 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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