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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

un momento dell’incontro

2014-03-03

Vertenza ROAL- Castelfidardo alla mediazione dell’assessorato regionale 

 

INCONTRO ANCORA INTERLOCUTORIO TRA SINDACATI E VERTICI AZIENDALI

 

Aggiornamento al 10 marzo per valutare ipotesi di avvicinamento ad un accordo.  Luchetti : Massima attenzione e disponibilità della Regione a studiare percorsi e strumenti per agevolare l’accordo che deve basarsi su ammortizzatori sociali, numero di esuberi e incentivi .  

 

“Un confronto ancora interlocutorio che necessita di ulteriori approfondimenti in varie direzioni “. Così in sintesi l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, ha definito gli esiti della riunione di oggi pomeriggio sulla vertenza Roal di Castelfidardo che produce alimentatori e materiale elettronico e ha dichiarato un esubero di 51 dipendenti ( 24 operai e 27 impiegati) su 146 per riorganizzazione aziendale. Erano presenti all’incontro le Organizzazioni sindacali Fiom CGIL,  Fim CISL – Uilm UIL , le RSU,  i vertici aziendali rappresentati dall’amministratore delegato Alessandro Leopardi e Paolo Santambrogio e un rappresentante di Assinidustria.

“La Regione pone la massima attenzione al futuro di questi dipendenti e ha dato la disponibilità a valutare l’applicazione di qualsiasi strumento possa agevolare un accordo- ha detto Luchetti – ma per ora non sono emerse ipotesi a causa della distanza delle diverse posizioni. Occorrerà basare un’eventuale intesa su tre parametri principali: ammortizzatori sociali, numero di esuberi e incentivi all’esodo. Ho chiesto alle parti di prendersi una settimana di tempo per fare il punto della situazione e proseguire la trattativa. Ci rivedremo infatti lunedì 10 marzo augurandoci tutti che ci sia una positiva evoluzione.”

L’azienda di Castelfidardo,  che a luglio scorso è stata venduta alla multinazionale Efore con management finlandese e produttrice di componenti per le telecomunicazioni,  ha dichiarato una perdita di fatturato di 7 milioni nell’ultimo semestre. L’azienda ha un sito produttivo, oltre che  a Castelfidardo, anche in Tunisia e in Cina dove complessivamente lavorano oltre 700 persone. In Finlandia la Efore occupa 70 addetti e conta su un fatturato di circa 82 milioni annui.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito le posizioni sull’eccessivo numero di esuberi, l’utilizzo massimo di tutti gli ammortizzatori sociali; la procedura di mobilità volontaria e incentivata.

“Stiamo considerando ogni ipotesi percorribile – ha concluso Luchetti –  che possa salvaguardare i livelli occupazionali evitando ripercussioni e tensioni sociali” 

Micam di Milano, il presidente Spacca in visita agli stand

 

Spacca al MicamSpacca al Micam

“Promozione dell’autentico Made in Italy e alta affidabilità del prodotto quale strategia di ulteriore crescita del calzaturiero”

 

 

MILANO, 2014-03-03 – “Il mercato italiano è molto importante; quello europeo lo è altrettanto, ma non possiamo dimenticare che più del 50% delle calzature marchigiane viene venduto fuori dalla Ue. Un trend in crescita e che si rivela fondamentale per l’economia del distretto marchigiano. All’estero ci viene richiesto soprattutto autentico ‘Made in Italy’, alta affidabilità del prodotto e certificazione della sua provenienza. E questa deve essere la frontiera cui affidare una strategia di ulteriore crescita del calzaturiero marchigiano e, più in generale, della nostra manifattura”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, durante la sua visita al Micam di Milano. Il presidente ha incontrato gli operatori presenti in fiera ed ha partecipato agli eventi organizzati nello stand del distretto calzaturiero delle Marche.

“Siamo il Paese della grande bellezza, il Paese che il mondo guarda con ammirazione per la sua storia di successo e l’affidabilità straordinaria dei suoi prodotti – ha detto Spacca – Un patrimonio prezioso per la cui valorizzazione dobbiamo sviluppare una più forte e mirata strategia di marketing. Fondamentale è sicuramente l’approvazione da parte della Ue del ‘Regolamento sul Made in’, che ci auguriamo possa arrivare prima del termine dell’attuale legislatura europea, ma è altrettanto importante che la promozione del prodotto vada incontro ai desideri dei consumatori, soprattutto internazionali: l’istantanea possibilità di riconoscere l’autenticità di una calzatura realizzata davvero in Italia”.

Durante la visita agli stand, Spacca si è confrontato con gli imprenditori marchigiani. “Ho registrato  un cauto ottimismo da parte loro – ha detto – Dopo i primi due giorni di fiera è già possibile un primo bilancio. Bene gli ordinativi, numerose le presenze di compratori soprattutto del far east, non solo cinesi ma anche giapponesi. Preoccupazione, invece, per quanto sta accadendo in Ucraina e per le ripercussioni sul mercato russo, il primo per l’export delle calzature marchigiane. Qualche punto interrogativo, in questo senso, aleggia sulla conferma degli ordinativi fatti dai buyers russi”.

Il comparto resta comunque solido e in crescita. “La conferma – ha detto Spacca – è stata solennemente evidenziata dal commissario europeo Hahn che ha citato il distretto della calzatura marchigiano quale esempio di innovazione e applicazione di nuove conoscenze, insieme all’economia blu delle Canarie e all’organizzazione sanitaria delle Fiandre. Un’iniezione di fiducia per tutti gli imprenditori della nostra regione. Questa è la strada che dobbiamo continuare a percorrere: innovazione e ricerca, unite all’internazionalizzazione, magari con più solidarietà e contratti di rete tra le imprese. Le istituzioni accompagnano questo percorso. Il distretto calzaturiero è per le Marche fondamentale, non solo  per numero di occupati e imprese attive, ma anche perché rappresenta un patrimonio di conoscenze che stimola lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi”.




3 Marzo 2014 alle 22:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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