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di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Flavio Corradini

10 giu 2014
FIRMATA LA CONVENZIONE TRA L’AGENZIA REGIONALE SANITARIA E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAMERINO PER LE ATTIVITÀ DEL REGISTRO TUMORI .

E’ stata sottoscritta la convenzione tra l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) e l’Università degli Studi di Camerino per lo svolgimento delle attività necessarie al funzionamento del Registro Tumori Regionale. Firmatari il direttore dell’ARS Enrico Bordoni ed il Rettore dell’Università Flavio Corradini. In base alla Convenzione si avvia la collaborazione tra l’Università di Camerino e la Regione Marche nella gestione del Registro tumori regionale (Rtr), istituito presso l’Agenzia regionale sanitaria (Ars). L’ateneo camerte fornirà indicazioni metodologiche sulla raccolta e sull’analisi dei dati: strumenti necessari per costruire gli indicatori scientifici di monitoraggio delle patologie tumorali. Inoltre predisporrà programmi di formazione del personale che dovrà lavorare al Rtr. È stata scelta Camerino perché l’Università ha attivato, dal 1991, il Registro tumori della provincia di Macerata, acquisendo una consolidata esperienza nella sorveglianza della popolazione. Inoltre è in possesso dei riconoscimenti scientifici dell’Associazione italiana registri tumori e di quella internazionale di Lione. Il Rtr sarà un’articolazione dell’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Ars che coordina tutte le rilevazioni degli enti del Servizio sanitario regionale. “Il registro tumori regionale – spiega l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani – sarà la principale base di studio per indagini statistiche e scientifiche sulle possibili correlazioni tra insorgenza di patologie tumorali e presenza di rischi ambientali. Per questo motivo dovrà divenire punto di riferimento centrale a copertura di tutto il territorio regionale. Uno strumento di ulteriore sicurezza per la comunità marchigiana e di importanza strategica per le istituzioni. Risulta, inoltre, essenziale per avere a disposizione informazioni sulle specifiche forme di patologia oncologica, sullo studio clinico, sull’efficienza dei percorsi diagnostici e terapeutici intrapresi. Rappresenta anche uno strumento efficace di monitoraggio e sorveglianza della salute della popolazione, specialmente in aree specifiche dove si rilevano problematiche ambientali di particolare criticità”. “E’ con estrema soddisfazione – dichiara il Rettore

– che ancora una volta l’Università di Camerino mette a completa disposizione del territorio le proprie competenze e professionalità. Il registro dei tumori della Provincia di Macerata, istituito presso il nostro Ateneo, rappresenta una eccellenza riconosciuta da decenni a livello nazionale. La collaborazione con l’Agenzia Regionale sanitaria ci consente di proseguire insieme in questo importante progetto che avrà importanti ricadute per la salute pubblica dei cittadini marchigiani”. La collaborazione ha durata di un anno.

Politiche giovanili, al via i bandi per giovani da 16 a 35 anni

 

 

L’assessore alle Politiche giovanili Paola Giorgi, con David Buschittari, Presidente della Consulta Regionale dei GiovaniL’assessore alle Politiche giovanili Paola Giorgi, con David Buschittari, Presidente della Consulta Regionale dei Giovani

PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INTERVENTI PER LE POLITICHE GIOVANILI 2014 Giorgi “Al via i bandi, abbiamo attivato risorse per 463.000 euro per attività progettuali dei giovani e per i giovani marchigiani dai 16 a i 35 anni”.

Al via i bandi per l’attuazione del Programma annuale degli interventi per le politiche giovanili 2014: “Un programma – ha dichiarato l’assessore alle Politiche giovanili, Paola Giorgi, nel corso della conferenza stampa di questa mattina tenuta con David Buschittari, Presidente della Consulta Regionale dei Giovani – che esplicita una nuova visione delle politiche giovanili regionali finalizzate ad offrire strumenti idonei per rendere davvero i nostri giovani i protagonisti del presente. Il programma infatti dà corpo alle finalità della legge regionale attraverso cui la Regione intende creare maggiori opportunità sociali, culturali ed economiche affinché i giovani siano registi e attori nella società operando attraverso le proprie competenze, idee e progetti nella costruzione dello sviluppo sociale ed economico della Regione attraverso esperienze dirette finalizzate anche all’acquisizione di tutte quelle competenze propedeutiche all’inserimento nel mondo del lavoro e alla creazione del lavoro stesso”.

Le priorità di intervento dell’azione regionale in materia di politiche giovanili e i relativi obiettivi, previsti dal Piano regionale per le politiche giovanili, sono le seguenti: favorire percorsi di socializzazione che qualifichino il tempo libero come occasione di crescita, promuovere l’aggregazione giovanile per la costruzione dell’identità personale dei giovani e della loro coscienza civica, la formazione di competenze e forme di comunicazione efficaci tra e con i giovani; riconoscere le nuove forme aggregative dei giovani con riferimento alle nuove tecnologie. Implementare i servizi di informazione e di orientamento, con particolare riferimento alla formazione e al lavoro, alla vita culturale e ricreativa sul territorio, promuovere strumenti e iniziative per l’orientamento al lavoro. Sviluppare iniziative mirate a sostenere la creatività giovanile, attraverso iniziative di formazione, anche promuovendo l’incontro tra i giovani e le imprese, sviluppare occasioni formative valorizzando il metodo del ”fare per apprendere. Promuovere la partecipazione e il protagonismo dei giovani, favorire le forme e i processi di riattivazione degli spazi urbani e le occasioni di apertura e confronto con realtà giovanili nazionali ed europee, con particolare riferimento alla Strategia Macro Regionale Adriatico; promuovere rapporti paritari e di coordinamento tra i sessi e tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali e da diverse culture valorizzando il concetto di differenza. “Coerentemente con le linee previste dal piano, i progetti potranno essere di interesse locale, o regionale. Abbiamo evidenziato la necessità di aggregare i soggetti per ottenere politiche territoriali di maggiore impatto. Da sottolineare la scelta dell’obbligo di inserire nel partenariato Comuni con popolazione uguale o inferiore a 5000 abitanti al fine di non creare disomogeneità territoriale e valorizzare anche nell’ ambito delle politiche giovanili il policentrismo delle Marche” sottolinea Giorgi. Per gli interventi di interesse locale, possono presentare richiesta di finanziamento i Comuni esclusivamente in forma aggregata (ad eccezione di quelli oggetto di fusione), con almeno un Comune di popolazione inferiore o uguale ai 5000, le Unioni di Comuni, Comunità Montane e Ambiti Territoriali Sociali in forma singola o aggregata. Devono obbligatoriamente procedere alla costituzione di un partenariato con le componenti giovanili del territorio. Gli interventi di interesse regionale saranno selezionati in base alle proposte delle Associazioni e degli Organismi giovanili operanti nel territorio regionale. Possono presentare richiesta di finanziamento in relazione ad una idea progettuale da realizzare in collaborazione con la struttura regionale competente, le Associazioni giovanili iscritte nell’elenco regionale delle Associazioni giovanili, le Associazioni formate prevalentemente da giovani o che svolgono in prevalenza attività a favore dei giovani, gruppi informali di giovani che, nel caso di finanziamento della idea proposta, hanno l’obbligo di costituirsi in Associazione. “Ulteriore novità è la valorizzazione nei bandi del piano di comunicazione degli interventi proposti, riteniamo che sia fondamentale saper ben promuovere un’idea progettuale affinché possa avere tutti gli sviluppi pensati” continua Giorgi. “Ricordo inoltre il Piano ha ottenuto formale approvazione dalla Consulta Regionale dei Giovani, organismo previsto dalla nuova legge regionale, di importante supporto per la condivisione e l’individuazione di politiche di reale impatto per i nostro giovani”.




10 Giugno 2014 alle 16:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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