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La storia di Benedetto rievocata dal Gruppo Artocria

di | in: Cronaca e Attualità

Artocria

San Benedetto del Tronto – Il soldato Benedetto, del quale si ignorano le origini, non abiurò la fede cristiana e, secondo la storia tramandata nei secoli, venne decapitato il giorno 13 ottobre (304) sul ponte del torrente Menocchia, e poi gettato nello stesso corso d’acqua per poi finire in mare. Qui, dopo aver percorso appena 4 miglia, finì su una spiaggia dove venne raccolto da un contadino che volle dargli degna sepoltura sul primo promontorio antistante. La tomba del martire divenne presto un luogo di culto e, attorno ad essa, nel tempo, si formò il nucleo originario dell’attuale San Benedetto del Tronto.

Il gruppo Artocria di Cupra Marittima accompagnerà la processione del Patrono con gli abiti caratteristici del periodo storico al quale apparteneva il Santo Benedetto. I legionari saranno equipaggiati con loriche segmentate, tuniche in tessuto grezzo, caligae, elmi imperiali gallici, vari tipi di gladio. I legionari durante il corteo, su ordini impartiti in latino, eseguiranno dimostrazioni di difesa del vessillo, testugine.

 

La processione terminerà al Paese Alto dove il gruppo Artocria attraverso la voce narrante e i costumi di epoca romana si entrerà in un’atmosfera particolare, per comprendere meglio gli avvenimenti, enfatizzandone la collocazione storica e geografica. In scena saranno presenti, oltre a Benedetto, personaggi come Grifo (“dux” della piccola unità amministrativa di Cupra Maritima), Fructa (la sorella di San Benedetto) e la presunta fidanzata, la figlia di Grifo. Un excursus temporale che si dipanerà dai riti in favore della Dea Cupra, alla declamazione della canzonetta che veniva recitata in lode dal popolo sambenedettese otto giorni prima e otto giorni dopo il 13 ottobre.




10 Ottobre 2014 alle 17:33 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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