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Festival Pergolesi Spontini, in scena “Stabat Mater Stabat Pater”

di | in: Cultura e Spettacoli

Pergolesi Spontini Festival

Jesi (AN), 7 settembre 2015 – Martedì 8 settembre al Teatro Moriconi di Jesi allo ore 21 per il XV Festival Pergolesi Spontini, in scena lo Stabat della madre con lo Stabat della paternità: un accostamento ispirato a Pergolesi e che vede protagonista un gruppo di persone che sta vivendo un momento doloroso e impegnativo all’interno di una Comunità di Recupero. Uno spettacolo di Silvano Sbarbati con David Uncini (tromba), Fabio Esposito (pianoforte) e gli ospiti della Comunità terapeutica Algos – Oikos onlus.

 

 

Una nuovo spettacolo nato dal concreto bisogno di mettere in contatto la musica pergolesiana con una realtà sociale contemporanea: “Stabat mater Stabat Pater” è il titolo dell’evento che debutta martedì 8 settembre alle ore 21 al Teatro Moriconi di Jesi per il XV Festival Pergolesi Spontini.

In scena sono gli ospiti con i musicisti David Uncini (tromba) e Fabio Esposito (pianoforte) su musiche di Pergolesi e testo di Silvano Sbarbati, consulente della Fondazione Pergolesi Spontini per la Promozione e Formazione del Pubblico, e curatore delle attività di teatreducazione della Fondazione ricondotte sotto il nome di “Social Opera”.

Lo spettacolo prende vita da una serie di laboratori condotti dagli operatori del Social Opera Team della Fondazione Pergolesi Spontini all’interno della Comunità Algos, presso l’Abazia di Frondigliosi a Castelplanio, focalizzata sui temi della paternità e della maternità. Spiega Silvano Sbarbati: “In una comunità quale è l’Algos che porta avanti il proprio lavoro sulla persona da “riammettere”, il tema della paternità ha un rilievo tutto particolare. E proprio in questi anni c’è tutta una ricerca di pensiero che prova a mettere in luce, nella vivida luce della riflessione filosofica e psicologica e sociale, il ruolo del padre. Stabat mater Stabat pater  fin da subito ha mostrato che questo tema ha bisogno di essere declinato dando voce in modo nuovo alla istanza paterna, stando però sempre in vicinanza con quella materna, che Pergolesi ha così tanto illuminato con la sua musica. Il testo latino dello Stabat pergolesiano ha trovato così una specie di eco nelle parole, appena accennate, brani senza un apparente dialogare tra di loro, che però alla fine trovano in ciascun “attore” recitante un proprio interprete potente e vivo. C’è anche da dire che il progetto si è sviluppato attraverso la realizzazione, a cadenza settimanale (un lungo tempo musicato dal tempo della comunità che lavora su se stessa…) di un processo laboratoriale di teatreducazione. Non è, teatreducazione, una terapia, ma una pratica, un fare di concretezza che spinge il proprio movimento nella ricerca della relazione tra le persone, verso il guardarsi prima per poter/dover essere guardati poi. La messa in scena arriva successivamente, scaturisce dal processo costante tra una parte musicale che viene da lontano ed ha la precisione del pentagramma, ed una parte testuale che arriva da molto vicino, ed ha la imprecisione di un dettato registico quasi inesistente, che chiede all’attore di trovare la cifra della voce, la cifra del gesto, la cifra di uno stile nuovo nel mettersi in gioco. Potremmo parlare di recupero, in questo processo laboratoriale, della teatralità, nella accezione meno spettacolare e più vicina al theatron, alla messa in scena che prova con tutta umiltà a dirsi per dire agli altri della propria presenza. E chi più di un gruppo di persone in una comunità ha maturato questo diritto a dirsi, se è questo l’obiettivo, forse, a cui si tende con il lavoro quotidiano, lungo e impegnativo? Si tratta di una sfida allo spettacolo, inteso come luogo dove domina la logica dello spettatore: per provare a chiudere il cerchio del guardare/essere visti attraverso domande chiare o domande ancora oscure sul senso del sacro, della famiglia, della paternità”.

 

Programmi completi e biglietti su www.fondazionepergolesispontini.com

 

INFO

Fondazione Pergolesi Spontini

Tel. 0731.202944, www.fondazionepergolesispontini.com

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi

Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN), tel. 0731 206888 – fax 0731 224105

biglietteria@fpsjesi.com




7 Settembre 2015 alle 15:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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