Noi Dopo di Noi: accogliere, ri-generare, restituire nella società, nell’educazione, nel lavoro

Noi dopo di Noi

IV Seminario Interdisciplinare sull’Accoglienza
Offida – Da giovedì 17 a sabato 19 settembre, si è tenuto a Offida il IV Seminario Interdisciplinare sull’Accoglienza, dal titolo Noi Dopo di Noi: Accogliere, ri-generare, restituire nella società, nell’educazione, nel lavoro, organizzato dalla Fondazione Lavoroperlapersona (www.lavoroperlapersona.it ), con il patrocinio e il sostegno del Comune di Offida e il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione Marche.
Alla sua quarta edizione, il Seminario di quest’anno è stato incentrato sul tema delle tracce che lascerà il nostro agire nella politica, nella società civile, nell’economia e nel lavoro.
Pensare al dopo ci inchioda infatti alle responsabilità del nostro presente, sfidandoci a immaginare e valutare le conseguenze delle nostre azioni.
Come responsabili delle comunità in cui viviamo, come genitori e educatori, come imprenditori e lavoratori siamo chiamati, soprattutto, a riconoscere questa distanza temporale senza dimenticare il senso del limite, accogliendo la nostra umanità come esperienza di legami e misterioso appuntamento tra passato, presente e futuro, tra generazioni diverse.

Gabriele Gabrielli_presidente Fondazione Lavoroperlapersona

L’uscita di scena chiede di farci eredità, di lasciare tracce che altri possano percorrere e di seminare ciò che
altri possano far fiorire. Pensare al dopo, dunque, come fondamentale
sollecitazione ad accogliere, ri-generare e restituire – rinnovando – ciò che si è
ricevuto. Noi dopo di noi significa cura della memoria, da trasformare in un
libro responsabilmente aperto al futuro.
Con il consueto approccio interdisciplinare che caratterizza le molteplici
iniziative della Fondazione Lavoroperlapersona, sono state cinque le sessioni
nelle quali il tema è stato affrontato, aperte dal saluto del Presidente della
Fondazione Lavoroperlapersona, Gabriele Gabrielli e da quello del sindaco di
Offida Valerio Lucciarini de Vincenzi. Cinque prospettive differenti (politica,
fragilità, ambiente, educazione, economia e lavoro) che hanno consentito, pur
nella loro diversità, di trovare molti punti di contatto – sottolineati
nell’introduzione ai lavori e nelle note conclusive dal prof. Luigi Alici
dell’Università di Macerata, direttore scientifico di questo quarto appuntamento
– che hanno generato connessioni e una visione unitaria.
Numerosi i relatori che hanno approfondito le varie prospettive condividendo
ricerca scientifica ed esperienze, relatori provenienti come sempre da diverse
realtà: Pietro Alessandrini| Università Politecnica delle Marche, Giampaolo
Azzoni| Università di Pavia, Ivo Lizzola| Università di Bergamo, Enrico
Loccioni| Loccioni Group, Cinzia Gagliardi| Comandante Corpo Forestale
dello Stato Italiano Regione Marche, Massimiliano Mazzanti| Università di
Ferrara e Centro di ricerca interuniversitario Seeds, Maria Cristina Origlia|
Giornalista L’Impresa, Gruppo 24 ORE, Francesco Stoppa| Dipartimento di
salute mentale di Pordenone, Franco Vaccari| Rondine, associazione
candidata al Premio Nobel per la Pace 2015.
Noi Dopo di Noi ha proposto anche una interessante e ricca Poster Session,
uno spazio visuale e una galleria di pratiche raccontate direttamente da
importanti organizzazioni locali e nazionali. A questa edizione hanno
partecipato: Avvocato di strada, Cloros, Fondazione Dopo di Noi,
MoneyGram, Consorzio Il Picchio, Rete Energie, Santo Stefano
Riabilitazione, ScholaNova di Varano.
Durante le tre giornate del Seminario è stato possibile assistere nella cornice
del Teatro Serpente Aureo allo spettacolo di note:“ Il Piave mormorava…”,
concerto in memoria della Grande Guerra Coro Solidalcanto di Morrovalle
insieme all’ensemble strumentale Armoniosa Marca diretti dal M° Guido Alici.
Ha suscitato vivo interesse e apprezzamento, infine, la riflessione di Antonella
Agnoli| Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e Consulente
bibliotecaria che ha introdotto la mostra fotografica da lei curata allestita nel
chiostro dell’ex Convento di San Francesco: “Biblioearth – Viaggio tra le
biblioteche e le mediateche più belle del mondo”.
Particolarmente soddisfatto il presidente della Fondazione Lavoroperlapersona
Gabriele Gabrielli che commenta: “Come ogni anno abbiamo messo al centro
del nostro impegno educativo e culturale il significato e la fertilità della parola
Accoglienza, consapevoli della forza del suo messaggio. Sono state giornate
intense, piene di riflessioni e narrazioni, che hanno costruito un clima di grande
partecipazione ed energia. Questo è quello che ci hanno restituito gli oltre
cento partecipanti al quarto appuntamento”.