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Note da Parigi al Festival Pergolesi Spontini

di | in: Cultura e Spettacoli

Amakheru Duo

Jesi (AN), 6 settembre 2015  Per la prima volta il Festival Pergolesi Spontini nella Galleria di Palazzo Pianetti di Jesi, lunedì 7 settembre, con il concerto “Note da Parigi, Le ultime lettere di Gaspare Spontini”. L’Amakheru Duo (tenore Francesco Santoli, pianista Simone Di Crescenzo) esegue rare Arie da camera di Spontini, la voce di Gabriele Marchesini legge alcuni frammenti di lettere del compositore.

 

 

Lunedì 7 settembre alle ore 21 alla Galleria di Palazzo Pianetti di Jesi, la XV edizione del Festival Pergolesi Spontini di Jesi, intitolato “Lacrimosa memoria, sorridente levità”,  propone una riscoperta in ambito spontiniano attraverso l’esecuzione di alcune rarità del compositore di Maiolati in tre diversi eventi presenti nel cartellone. In particolar modo il Festival ospiterà un concerto di musica vocale da camera interamente dedicato alla produzione di Gaspare Spontini.

Il progetto è stato affidato ad Amakheru Duo, compagine di recente formazione, nata dalla sinergia artistica di due giovani musicisti italiani: il tenore Francesco Santoli ed il pianista Simone Di Crescenzo. Il Duo si occupa della riscoperta del repertorio vocale da camera, soprattutto italiano, e si dedica con particolare impegno al Belcanto storico attraverso uno studio accurato della prassi esecutiva e della vocalità.

L’evento, intitolato “Note da Parigi”, si svolgerà presso la preziosa cornice della Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti di Jesi, location ideale per rivivere le atmosfere delle antiche accademie di inizio Ottocento e avrà come oggetto l’esecuzione di arie italiane e romances francesi composte da Spontini fra il 1803 ed il 1847. I brani saranno intervallati dalla voce recitante di Gabriele Marchesini, che leggerà alcune lettere del compositore scritte a Parigi negli ultimi mesi della sua vita, prima del rientro a Maiolati, suo paese natio. L’evento nasce da un’idea di Silvano Sbarbati dall’Epistolario familiare a cura di Giuseppe Gaetti (1974).

Il concerto rappresenta una riproposta in tempi moderni di questo corpus musicale poco frequentato oggi nei programmi di recitals, nonostante il grande valore poetico ed espressivo di questa musica. A Parigi nella prima metà dell’800, come in molte capitali europee, la romanza da camera rappresentava il fulcro degli intrattenimenti musicali nei salotti dell’élite, ma fu grazie alla distribuzione capillare garantita dalla borghesia, che questo genere musicale ebbe un grande successo commerciale e di pubblico, con un cospicuo giro d’affari.

L’intento di Amakheru Duo, attraverso questo progetto, è di rivalutare il genere della romance, in particolar modo attraverso l’arte di Spontini, che in un passato non troppo remoto ebbe grande consenso e popolarità. La riscoperta artistica di Amakheru Duo trova il suo punto focale nella parola cantata come strumento espressivo per giungere ad un personale ideale di suono, attraverso un approfondimento linguistico sia francese che italiano.

Nel programma del concerto saranno proposte due romanze provenienti dal ciclo Sensations douces, mélancoliques et douloureuses pubblicato a Parigi nel 1804 e dedicato alla misteriosa Délie, musa ricorrente nella romanza francese fra Sette- e Ottocento. Si tratta esattamente di Regrets d’absence (Viens ô divine Mélodie) e del capolavoro tragico Plaintes sur le tombe (Depuis l’instant affreux).

Saranno presentate in prima esecuzione assoluta al Festival le seguenti rarità :

Être aimé, il cui testo canta le gioie dell’amore, che rendono il protagonista indifferente al favore della fortuna e della gloria (un possibile riferimento autobiografico dell’autore stesso); Rêve de l’Orient, un piccolo quadro di ispirazione esotica che proietta l’ascoltatore verso paesaggi lontani; L’adieu, mirabile composizione protoromantica che lascia assaporare l’universo espressivo già presente nella produzione teatrale dell’autore; L’heureux gondolier, un’incantevole barcarola ricca di spunti folklorici ed evocativi della laguna incantata; e L’incostance, di rara intensità espressiva raggiunta con estrema economia di mezzi : un esempio altissimo della tipica romance, già descritta da Rousseau nel suo Dictionnaire de musique.

Accanto alle composizioni francesi saranno proposte anche alcune composizioni da camera in stile italiano: Consiglio a Nice, graziosa arietta di ispirazione bucolica; Io dico all’antro addio, di ambientazione silvestre il cui testo è attinto dall’Angelica del Metastasio; e La separazione, altra pregevole aria metastasiana attinta dal libretto di Alessandro nell’Indie.

Il concerto si concluderà con un cammeo: gli Ultimi versi di Adolfo Nourrit, due quartine tradotte in italiano da Giovanni Schmidt, che il noto tenore Adolphe Nourrit annotò su un album due giorni prima della sua morte. Gli “ultimi versi” di Nourrit fecero il giro delle gazzette dell’epoca, contribuendo a fare della sua morte un esemplare dramma romantico che fu messo in musica da svariati compositori italiani e francesi.  I versi furono adattati da Schmidt, infaticabile librettista del Teatro San Carlo di Napoli e traduttore della Vestale, alla celebre preghiera di Giulia del finale secondo del capolavoro spontiniano ‘Ô des infortunés déesse tutélaire’ (‘O nume tutelar degl’infelici’), senza l’intervento diretto di Spontini.

 

 

 

Programmi completi e biglietti su www.fondazionepergolesispontini.com

 

INFO

Fondazione Pergolesi Spontini

Tel. 0731.202944, www.fondazionepergolesispontini.com

Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi

Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN), tel. 0731 206888 – fax 0731 224105

biglietteria@fpsjesi.com

Orario biglietteria: dal mercoledì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 17 alle ore 19.30 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli nelle diverse sedi – festivi chiuso (chiusura estiva dal 29 giugno al 17 agosto 2015. Per informazioni rivolgersi agli uffici: tel. 0731 202944)




5 Settembre 2015 alle 19:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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