Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 14:52 di Gio 2 Mag 2024

Ursula Oppens, all’AscoliPicenoFestival

di | in: Cultura e Spettacoli

AscoliPicenoFestival

<El Pueblo unido>, dopo 39 anni dalla prima la canzone per la libertà del Cile viene eseguita dalla pianista Ursula Oppens

 

Ascoli Piceno – Sarà proprio la pianista americana Ursula Oppens, che 39 anni fa (il 7 febbraio 1976) la eseguì in prima mondiale a Whashington, a suonare domenica, per ascolipicenofestival 2015, <…di qui passò Francesco>, la celebre canzone <El pueblo unido jamàs serà vencido>, nelle variazioni composte, per la stessa artista americana, dal compositore Frederich Rzewski. La canzone, anche con l’interpretazione degli Inti-Illimani, è un simbolo delle lotte di liberazione dei popoli e specialmente del popolo cileno contro la dittatura di Augusto Pinochet. Domenica, per i Percorsi Piceni>, visite guidate e concerto, Apf 2015 si incentra sulla Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo area sulla quale venne costruito il primo monastero francescano di Ascoli. Il programma ha una variazione rispetto a quanto annunciato. E’ stata annullata la parte mattutina. Il ritrovo è quindi alle 15 con la visita guidata alla chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Alle 15,45 esposizione di acquerelli  della città, realizzati dagli studenti dell’Istituto d’arte, nel  chiostro della chiesa. Alle 16 l’attesissimo concerto <Musica in evoluzione> nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Ursula Oppens al pianoforte, Charles Castleman al violino e Michael Flaksman al violoncello esplorano i sentieri della musica contemporanea. In programma brani di C. Debussy (Sonata per violoncello e pianoforte), J. Cage (Six Melodies for violin and keyboard), L. van Beethoven (Sonata n. 7 c minor for violin and piano) e F. Rzewski (The People United Will Never Be Defeated). La canzone, di Sergio Ortega (testo) e dei Quilapayún (musica), già popolare in Cile, venne portata alla notorietà mondiale e alla dimensione di inno universale di liberazione dagli Inti-Illimani sorpresi durante un tour europeo dal golpe militare del 1973. Rzewski ne distilla il nudo aspetto tematico per sottoporlo a un tour-de-force di trasformazioni secondo tutte le tecniche compositive e pianistiche note, da quelle ottocentesche alle più avanzate sperimentazioni contemporanee.




18 Settembre 2015 alle 21:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata