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Ottobre all’Abbazia con “La Tavola Italiana”

di | in: Cronaca e Attualità

solchi

Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Arte, Artigianato: è questa la ricetta per ottenere prodotti unici al mondo

 

La grande sfida che punta a promuovere le cinque A dell’eccellenza italiana partecipa a“Ottobre all’Abbazia”, per parlare delle eccellenze italiane e valorizzarne la filiera agroalimentare.

 

 

Fermo – Sabato 10 ottobre, l’associazione La Tavola Italiana, inserendosi all’interno della manifestazione “Ottobre all’Abbazia”, presenta nella splendida città medievale di Fermo, i progetti dell’associazione e il documentario “Ricchezza. La Tavola Italiana”.

 

Il tema degli appuntamenti di quest’anno, che si svolgeranno nell’affascinante cornice dell’ex monastero dei Carmelitani, è “Solchi” e offrirà proposte interessanti per il recupero della ricchezza di una tradizione attraverso incontri culturali, musicali e degustazioni a tema.

 

L’iniziativa si aprirà alle 17,30 presso l’ex Chiostro dei Carmelitani con la visita all’esposizione “LA GRANA DEI SEGNI” .

 

Seguirà alle 18.00, presso il BUC Machinery, la presentazione del libro “SOLCHI, UOMINI DONNE TERRE E ANIMALI” con Simonetta Paradisi e Tommaso Lucchetti, storico, curatore del volume ed esperto dell’associazione La Tavola Italiana.

 

Successivamente alle 20.00, presso l’ex Chiostro dei Carmelitani, si svolgerà il “Convivio degustante” a cura de La Tavola Italiana e alle 21.00, presso il BUC Machinery, si terrà la proiezione del documentario “Ricchezza. La tavola italiana”, con la presentazione di Stefano Goracci, coordinatore scientifico dell’associazione e di Claudio Viola, autore e regista del documentario.

 

Stefano Goracci parlerà in particolare delle attività e degli obiettivi dell’Associazione e Claudio Viola fornirà una chiave di lettura del documentario e ne illustrerà i “dietro le quinte”.

 

Con la realizzazione di questo documentario spero di aver contribuito ad arricchire il patrimonio culturale del cibo italiano inteso come storia, arte, tradizione, eccellenze enogastronomiche da scoprire e valorizzare. Si tratta di un prodotto originale che racconta in modo non convenzionale la ricchezza dell’agroalimentare e dell’artigianato del territorio italiano”. Racconta Claudio Viola, regista del documentario e co-fondatore dell’associazione La Tavola Italiana.

 

A conclusione dell’evento verranno proiettati dei videoclip documentari “Li tajulì pilusi” realizzati da Stefano Teodori e Giordano Viozzi.

In questo suggestivo contesto La Tavola Italiana intraprenderà un viaggio attraverso i sapori, i colori, le tradizioni storiche, culturali e artistiche di cui è ricca la Regione Marche, valorizzando golose specialità enogastronomiche.

 

Il cibo come strumento di condivisione, pratica di convivialità, occasione di sviluppo, sia per i produttori che per i consumatori. Alimenti che raccontano il territorio e la sua storia, la fatica del lavoro quotidiano, la pazienza che ha tramandato nei secoli l’eccellenza dai campi sino alla tavola. Alimentazione, agricoltura, ambiente, artigianato, arte: sono le 5A che caratterizzano i prodotti tipici italiani.

 

È la cultura enogastronomica che ha reso l’Italia celebre nel mondo e che oggi viene promossa a livello internazionale dall’associazione La Tavola Italiana, che torna nelle Marche con una serata evento d’eccezione, dopo la recente partecipazione al week end di presentazione del volume “A convivio con Giacomo della Marca: un inedito ‘da gustare’ del Santo di Monteprandone” a cura di Tommaso Lucchetti e Francesco Nocco.

 

In questo sabato di ottobre si discuterà dei prodotti agroalimentari italiani e marchigiani, di strategie promozionali e commerciali ma soprattutto di qualità, di tradizione, di tutela della biodiversità e dell’artigianalità delle filiere con la di creazione di valore aggiunto per i produttori e il territorio.

 

Una tipica tavola italiana imbandita e le storie di sei commensali rappresentanti dei territori di origine di alcuni dei più noti e apprezzati prodotti alimentari italiani: è questo il tema del documentario “Ricchezza. La Tavola Italiana”, proiettato durante la serata.

In un’atmosfera conviviale e grazie ai temi trattati, l’evento del 10 ottobre si propone di fare conoscere la mission dell’associazione La Tavola Italiana alle Autorità, alla Stampa, all’opinione pubblica marchigiana e ai Produttori del settore agroalimentare e dei complementi tavola”.Racconta l’Ing. Stefano Goracci, coordinatore scientifico e fondatore dell’associazione La Tavola Italianae aggiunge“Gli invitati potranno conoscere gli obiettivi e le strategie che l’associazione si pone per promuovere le eccellenze italiane e per trasferire ai territori il maggior contributo possibile del valore della catena che la filiera agroalimentare genera nel mondo dal produttore al consumatore”.

 

Solo la conoscenza di questa filiera può garantire la tutela e la continuità di una tradizione millenaria e far riscoprire la ricchezza dei frutti della terra e dell’ingegno italiano.

 

 

 

La Tavola Italiana: L’associazione La Tavola Italiana non ha fine di lucro e si propone di porre in essere iniziative nel settore della cultura, del turismo, dell’arte, della gastronomia e dell’artigianato realizzando attività di promozione, divulgazione, studio e ricerca volte alla valorizzazione ed alla diffusione delle pratiche agricole, culinarie, artigianali, alimentari, culturali italiane in Italia e nel mondo. Il progetto de La Tavola Italiana si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte per la prima volta fusi, in un unico percorso, per raccontare qual è l’origine del nostro cibo e che cosa gli garantisce la sua unicità. L’associazione ha come obiettivo quello di promuovere nei suoi sostenitori un nuovo modo di intendere la tavola italiana, sviluppando la consapevolezza degli aspetti culturali, artistici, ambientali, artigianali, agroalimentari e salutistici degli alimenti e dei complementidella tavola italiana.

 

Ricchezza. La Tavola Italiana: Il documentario racconta il valore aggiunto dell’agroalimentare italiano in modo non convenzionale, senza partire dalla cucina o dalla campagna ma partendo da una tavola imbandita, come sintesi della ricchezza prodotta dalla cultura, dalla civiltà, dalle tradizioni, dal clima e dalle differenze del territorio italiano. L’oggetto di questo prodotto cinematografico è quello di riprendere un pranzo, realizzato nella splendida cornice di Villa San Carlo Borromeo, in cui si documenta il patrimonio della tavola italiana attraverso storie e immagini raccontate da sei commensali, rappresentanti dei territori di origine di alcuni dei più famosi prodotti tipici italiani. La particolarità di questo prodotto è il suo essere fuori regola, non convenzionale, diverso dalle procedure “ufficiali” dello standard di riferimento. E’ un documentario straordinario, sorprendente per unicità di forma e sostanza: è il risultato di una sapiente sintesi di esperienze e di gusto. E’ la celebrazione enogastronomica, etica ed estetica, dell’origine dei prodotti e trasferisce allo spettatore il desiderio di entrare a fare parte della filiera produttiva, di valorizzarne l’unicità, la perizia, le tecniche, il territorio e le persone che determinano la genuinità degli alimenti consumati a tavola.




6 Ottobre 2015 alle 22:05 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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