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di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Ceriscioli

24/11/2015
EX ANTONIO MERLONI, SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE: DICHIARAZIONE DEI PRESIDENTI MARINI (UMBRIA) E CERISCIOLI (MARCHE)
“La sentenza con la quale la Corte di cassazione ha ritenuto congro il prezzo di vendita della ex merloni alla JP Industries contribuirà finalmente a sbloccare una vicenda che stava pesantemente condizionando la ripresa economica nelle aree marchigiane e umbre, e comprometteva il mantenimento di centinaia di posti di lavoro. Grazie a questa sentenza potrà ripartire – ci auguriamo al più presto – il programma di investimenti da parte di JP Industries, e favorire così la ripresa produttiva negli stabilimenti dell’area, e sviluppare nuova occupazione. Non più tardi di alcune settimane fa i presidenti di Marche e Umbria avevano ribadito l’impegno a lavorare insieme per rilanciare il processo di sviluppo dell’area marchigiana e umbra interessata dalla crisi della ex Antonio Merloni, e avevano dato mandato ai rispettivi servizi regionali competenti di proseguire nella negoziazione e definizione degli interventi e contenuti utili alla rimodulazione dell’Accordo di programma per la reindustrializzazione dell’area, d’intesa con il ministero dello Sviluppo economico, al fine di far partire i programmi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di JP Industries spa, anche qui d’intesa con Mise, con un impegno finanziario diretto delle due regioni di circa tre milioni di euro”. Lo scrivono, in una nota congiunta, la presidente dell’ Umbria Catiuscia Marini e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli. 

PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE AL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONE DEI DISTRETTI IDROGRAFICI APPENNINO SETTENTRIONALE E CENTRALE

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Angelo Sciapichetti, ha approvato il contributo al Piano di gestione del rischio alluvioni dei distretti idrografici Appennino centrale e settentrionale, ai quali appartengono le Marche. Il decreto legislativo 49 del 2010 che recepisce la Direttiva comunitaria 2007/60 relativa alla valutazione e gestione del rischio da alluvioni, stabilisce che entro il prossimo 22 dicembre 2015 tale Piano deve essere approvato. Nel Piano sono definiti gli obiettivi della gestione del rischio di alluvioni, evidenziando, in particolare, la riduzione delle potenziali conseguenze negative per la salute umana, il territorio, i beni, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali, attraverso l’attuazione prioritaria di interventi e di azioni per la riduzione della pericolosità. Le Autorità di bacino distrettuali, attraverso le Autorità di bacino nazionali e le Regioni, predispongono i Piani di gestione. Il Piano è composto, come prevede la direttiva, da una parte A che riguarda l’assetto idraulico e da una parte B, più strettamente di protezione civile, che affronta il tema della previsione dell’evento e dell’allertamento e preparazione della popolazione. Per l’elaborazione del contributo della Regione Marche, la parte A -Assetto idraulico – è stata sviluppata dalla Posizione di funzione Difesa del Suolo e Autorità di bacino, mentre il Centro funzionale del Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile ha curato la parte B. “Con l’atto approvato partecipiamo – commenta Sciapichetti – all’applicazione delle direttive europee sulla gestione delle acque e delle alluvioni. Le Marche appartengono a nord, al bacino idrografico del distretto dell’Appennino settentrionale e a sud a quello dell’Appennino centrale. Il coordinamento di questi bacini è svolto rispettivamente dall’Autorità di bacino del fiume Arno e del fiume Tevere. Il dettagliato progetto di piano di gestione riguardante il nostro territorio, che confluirà in quello generale inerente i bacini citati, è stato approvato, pubblicato, sottoposto a consultazione pubblica e fatto oggetto di valutazione ambientale strategica già da un anno. Con gli opportuni affinamenti siamo quindi pronti per la scadenza del 22 dicembre 2015. Si tratta di atti di estrema importanza per pianificare gli interventi prioritari, in considerazione della frequenza con cui si presentano fenomeni meteorologici eccezionali. Ci siamo quindi soffermati sull’esondazione dei fiumi, sulle azioni di protezione idraulica, progettazione che coinvolge le autorità di bacino della nostra regione e le strutture tecniche della Regione Marche, compreso il Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e protezione civile”. Con lo stesso atto la Giunta ha anche designato il dirigente della Posizione di Funzione Difesa del suolo e autorità di bacino, quale rappresentante regionale nel comitato tecnico dell’Autorità di bacino di rilievo nazionale del fiume Arno, come previsto dal decreto legislativo 219/2010.

FIRMATO L’ACCODO TRA LA SOCIETÀ MANULI RUBBER SPA, LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E LA RSU

Dopo una lunga trattiva, si è siglato oggi, in Regione, un accordo che garantisce la continuità produttiva dell’azienda nell’ascolano, prevedendo nuovi investimenti. La richiesta avanzata, in prima battuta, dalla Manuli, che prevedeva 100 esuberi, è stata modificata, riducendo gli esuberi a 56 unità e individuando forme di incentivazione all’esodo oltre a diverse modalità di sostegno al reddito. La Regione ha cercato di favorire il dialogo tra le parti con lo scopo di giungere alla massima tutela dei lavoratori. L’assessore al Lavoro Loretta Bravi ha dichiarato che “la crisi strutturale e produttiva che investe le piccole e medie imprese marchigiane, in particolare l’ascolano, resta pesante anche se questo accordo si innesta in un progetto di rilancio del territorio che vede, in questi mesi, tutte le forze politiche e sociali lavorare in maniera coesa”.



25 Novembre 2015 alle 0:58 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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