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Digitalizzazione della Sanità, la Regione guarda all’UniMc

di | in: Cronaca e Attualità

da sx Mario Squadroni, Carlo Pongetti, Stefano Pigliapoco, Luigi Lacchè, Serenella Carota

Ad auspicare la collaborazione tra i due enti è stata Serenella Carota, intervenuta stamattina al convegno “Documenti e archivi digitali in sanità” in rappresentanza del dirigente del servizio sanità della Regione Marche Piero Ciccarelli

 

Macerata – La Regione ha da tempo avviato una collaborazione con l’Università di Macerata per la digitalizzazione interna, collaborazione che si vorrebbe continuare anche in ambito sanitario. Ad auspicarlo è stata Serenella Carota, intervenuta stamattina al convegno “Documenti e archivi digitali in sanità” in rappresentanza del dirigente del servizio sanità della Regione Marche Piero Ciccarelli. “La digitalizzazione della sanità – ha detto – implica aspetti tecnici, giuridici, archivistici e gestionali e non deve determinare un aumento, ma un abbattimento dei costi. E’ essenziale aprire un confronto allargato. Qualsiasi ente, da solo, non può affrontare dinamiche così complesse”.

Introdotto dai saluti del rettore Luigi Lacchè e del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Carlo Pongetti, che hanno ricordato l’ormai lunga e consolidata attività di studio dell’Ateneo nel campo della digitalizzazione dei documenti, nonchè di Mario Squadroni, soprintendente archivistico per l’Umbria, l’incontro, organizzato nell’ambito del Master in archivi digitali diretto da Stefano Pigliapoco, ha offerto un momento di riflessione su come la spinta alla dematerializzazione stia incidendo sulla natura e sulle finalità dei documenti e degli archivi digitali della sanità, in un raffronto non solo con il precedente scenario analogico, ma anche con il più recente passato rappresentato dalle prime e talvolta incerte manifestazioni della sanità elettronica.

E’ stata ricordata a proposito la recente delibera regionale che coniuga proprio il tema dell’abbattimento dei tempi di attesa con il percorso di dematerializzazione e il fascicolo elettronico. Proprio per la regolamentazione di quest’ultimo punto è stata rilevata la mancanza di una cabina di regia nazionale, che ha portato ogni regione a fare scelte diverse e orientate sul lato cittadino o diagnostico o sul lato di governo sanitario. L’ordine è stato fatto con l’Agenda Digitale, quando però le regioni si erano ormai mosse.

I temi affrontati dal seminario di studi vanno dall’analisi delle reti di e-Health, considerate come il nuovo e imprescindibile contesto tecnologico, organizzativo e funzionale che fa da sfondo e condiziona sempre più la produzione, gestione, uso e conservazione dei documenti e degli archivi digitali in sanità, alla valutazione degli strumenti utilizzati per la produzione del documento informatico, visto in particolare come oggetto su cui si concentrano complessi processi di standardizzazione. Sono intervenuti archivisti, associazioni di categoria, esperti ICT e soggetti che nelle aziende sanitarie si occupano di gestione, archiviazione e conservazione dei documenti digitali.




6 Novembre 2015 alle 17:31 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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