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Per i piccoli Comuni la sfida si chiama futuro

di | in: Primo Piano

COSSIGNANO – Situazioni critiche sono presenti in tutti i Comuni, piccoli e grandi che siano, ma nel corso degli ultimi anni il gap socio-economico che separa grandi e piccoli enti comunali sembra essersi accentuato sempre di più, nonostanti coraggiosi segnali di dinamismo, innovazione e sviluppo messi in atto da iniziative dei comuni più piccoli. Per questo in occasione della settima festa nazionale “Voler bene all’Italia” programmata per domenica 9 maggio prossimo venturo, come coordinamento ANCI MARCHE Piccoli Comuni, rinnoviamo a tutte le Istituzioni di porre al centro del dibattito politico nazionale, regionale e provinciale il ruolo dei piccoli Comuni al fine di definire ed implementare una politica volta ad arginare la “condizione di emergenza” dei piccoli Comuni, che necessita di soluzioni complesse e diversificate, ancorate alla cultura del territorio ma aperte alle innovazioni più ardite, per non ampliare ulteriormente il solco che li separa da aree più sviluppate. Consapevoli che molto dipende dal Governo e dal Parlamento, a tale situazione di precarietà non possono e non devono sottrarsi, per quanto di competenza, la Regione Marche e le Province, in cui la maggior parte del territorio è occupata da piccoli Comuni, ovvero da quegli Enti che hanno una consistenza demografica inferiore a 5.000 abitanti. In termini numerici ed in linea con la statistica nazionale, i piccoli Comuni nella nostra regione risultano rappresentare quasi il 72% dei comuni ovvero 172 su 239, governano il 53% del territorio regionale e rappresentano il 22% degli abitanti della popolazione marchigiana. In fondo questi Comuni sono piccoli solo demograficamente.

Nella maggior parte dei casi hanno un’estensione territoriale di tutto rispetto. Questa riserva umana, territoriale ed ecologica è fondamentale per la crescita sostenibile ed equilibrata delle nostre Province e della nostra Regione. Diverse indagini dimostrano che i piccoli Comuni sono spesso esempi avanzati di buon governo del territorio e di sviluppo sostenibile pur vivendo una condizione di forte disagio dovuta alla preoccupante rarefazione dei servizi territoriali (scuole, presidi sanitari, uffici postali, attività commerciali) che alimenta a sua volta rischi di declino e spopolamento. Guidati da sindaci operosi che spesso in solitudine perseguono una idea di sviluppo di una comunità (malgrado la loro opera di impegno sociale non è stata e non sarà mai adeguatamente ricompensata) sanno mettere in campo progetti ambiziosi, organizzano eventi, riempiono piazze, gestiscono musei, promuovono luoghi di aggregazione. Spesso con il sostegno vitale del volontariato aprono i loro borghi a diversi turisti attratti da degustazioni, mostre, concerti e menù a tema. Propongono un’offerta di “cose vere”, di “autenticità”, di stili di vita e di emozioni, normalmente presenti in questi territori, borghi e comunità che hanno conservato il “piacere di ospitare”. Appare assolutamente indispensabile, pertanto, fare leva su una sinergia di azioni che non possono prescindere dal miglioramento, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, dei servizi rivolti al cittadino, dalla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale ed ambientale custodito da secoli dai Piccoli Comuni e dalla promozione dell’elevato grado di qualità della vita di cui tali Enti sono orgogliosi e strenui difensori. A tale scopo chiediamo alle Istituzioni di ogni livello di essere ascoltati, avviare con il nostro coordinamento un confronto di merito, per fornire ogni utile contributo alla definizione di programmi strategici, indici di priorità, azioni concrete, per stipulare un patto originale e straordinario a favore di queste comunità, nella piena consapevolezza che le risorse sono limitate. Sicuramente il percorso non appare tra i più agevoli stante il non definito quadro degli aspetti ordinamentali ed economico-finanziari. Tuttavia con quell’amore che si dedica alle proprie cose più care si auspica che la nuova legislatura regionale e le Province affrontino la questione dei piccoli Comuni, con approccio sistematico e multidisciplinare, nell’interesse di tutti. L’impegno è grande, ma la posta in gioco lo è ancora di più.


Roberto De Angelis

Sindaco di Cossignano

Coordinatore ANCI Marche piccoli Comuni

 

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6 Maggio 2010 alle 17:09 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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