Chiusa la libreria “Nuovi Orizzonti”. Avanza il deserto culturale

Chiusa la libreria “Nuovi Orizzonti”. Avanza il deserto culturale

di Renzo Vitellozzi

 

 

 

San Benedetto del Tronto, 26 febbraio 2016 – Con la chiusura della storica libreria “NUOVI ORIZZONTI” scompare purtroppo un altro dei luoghi simbolo della nostra città. Per quasi quarant’anni è stata non solo un ricercato ed apprezzato punto di riferimento per moltissimi appassionati di musica e libri, ma anche luogo di incontro e di confronto.

Fin dai primissimi anni ottanta l’ho frequentata con assiduità. La sosta presso “NUOVI ORIZZONTI”  era diventata, ormai, una consuetudine, una tappa obbligata, un sacro rituale. Magari solo per un saluto, scambiare qualche idea e curiosare tra gli scaffali. Molte stanze della mia casa sono invase da dischi, cd e libri. Discreti e silenziosi, mi consolano e mi confortano in questi tempi bui e vuoti. Posso ritenermi fortunato. Si, un privilegiato. La loro sola presenza già mi scalda il cuore. Li osservo e mi affiorano “a caldo” alcuni ricordi legati alla libreria. Il primo vinile acquistato, la Messa da Requiem di Verdi, con l’amico Pasquale visibilmente contrariato (a ragione) quando gli chiesi di ascoltarlo prima dell’acquisto. I primi libri, le epiche imprese seriali di Messner. Il primo cd, Diamond Life di Sade, anno 1985, (ero a dir poco elettrizzato). Ma il ricordo a cui sono più legato è l’ultimo, il più recente, un episodio che risale al giugno dello scorso anno: entro in libreria, solita chiacchierata introduttiva con l’accigliato Emidio, meno scontroso del solito, ritiro i miei libri richiesti e prima di uscire, armato di coraggio, gli chiedo deciso: «Perché non mi regali [indicandoglielo] quel benedetto poster Adelphi di Simenon?» al quale da tempo tenevo la mira. Mi aspettavo un no secco e vigoroso, invece lui, stranamente mansueto, subito lo prende, lo arrotola delicatamente e me lo consegna. Ora il mio adorato Simenon è bello incorniciato nel mio studio. Grazie Emidio, non potevi farmi dono più bello.

Mi mancherà “NUOVI ORIZZONTI” , il suo nome bellissimo, la sua insegna, la sua “pallosa” musica di Radio 3 in sottofondo, il suo profumo, mi mancheranno i suoi tanti bravi dipendenti e collaboratori (Antonio, Rino, Mauro, Roberto, Francesca…), mi mancherà tutto ciò che gli ruotava attorno.

Perdere la propria libreria di fiducia è come perdere l’orientamento.

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