dall’UniUrb

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FAI e Università di Urbino: il successo della collaborazione
L’Ateneo ha aperto i tesori del suo Polo Museale ed è intervenuto nei luoghi d’arte per illustrare la sua Scuola di Restauro –

Grande successo di pubblico nelle strutture che l’Università di Urbino ha aperto insieme al FAI sabato 26 e domenica 27 marzo, praticamente tanti quanti le norme e le capienze consentivano: le visite all’Orto Botanico, a Palazzo Albani e alla Biblioteca San Girolamo hanno ricevuto le lodi da chi era giunto a Urbino anche da località distanti come Roma, Cesena e Macerata, per dirne alcune. Ben 260 i visitatori della sola Biblioteca San Girolamo. Al generale apprezzamento per la bellezza e il fascino dei luoghi visitati si è accompagnato il comune desiderio di renderli sempre più fruibili dalla comunità.

Ma Uniurb ieri era presente sul territorio insieme al FAI anche fuori dalle sue stanze: nel Torrione della Rocca di Cagli, i visitatori hanno avuto l’opportunità di comprendere il modus operandi dei restauratori della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università di Urbino, nel momento cui affrontano le problematiche legate alla salvaguardia delle opere. “Dall’osservazione diretta dei materiali costitutivi, all’indagine dentro la materia con l’occhio ingrandito del microscopio è stato possibile far comprendere alcune delle metodiche che si applicano per la salvaguardia e la trasmissione del nostro patrimonio al futuro” spiega la professoressa Laura Baratin Vice Presidente della Scuola. “Le opere, site specific, rientreranno nel programma didattico che gli studenti dovranno affrontare nell’anno accademico 2021-22. Gli studenti saranno presenti a Cagli da 26 al 29 aprile nel Centro per la scultura Contemporanea Torre Martini per iniziare il rilevamento dei dati e pianificare gli interventi manutentivi”.

Nelle foto: il Museo dei Gessi di Uniurb, la Visita a Palazzo Albani e gli studenti della Scuola di Restauro al Torrione di Cagli

 

 

Il ricordo di Andrea Tontini a 10 anni dalla scomparsa

Si è svolta questa mattina nell’Aula Magna del Rettorato, a dieci anni dalla scomparsa, la giornata in ricordo di Andrea Tontini, ricercatore dell’Università di Urbino di quello che oggi è il Dipartimento di Scienze Biomolecolari diretto dal professor Marco Rocchi che ne fu amico e collega. “Da scienziati, ci legava la comune passione per la letteratura e per la poesia” ha ricordato Rocchi. “Andrea, persona di raffinata sensibilità, amava non a caso ricordare la figura di Primo Levi, chimico e sobrio poeta oltre che celebre scrittore”.

La poesia era infatti l’altra passione di Tontini, che oggi ha trovato forma nel volume “Tra gli inorganici e il muro. Poesie e altri scritti” (Raffaelli, Rimini 2022) curato da Andrea Duranti, Salvatore Ritrovato e Brian Zuccala e che è stato presentato al pubblico per l’occasione.

“Il sapiente timido e necessario” come lo definisce Davide Rondoni nella toccante e acuta prefazione, rivive attraverso i suoi scritti nella sua “delicatezza luminosa, che al lettore resterà come una boccata d’aria”.

Dopo le testimonianze di amici e colleghi che sono intervenuti al microfono, la mattinata si è conclusa con una messa in ricordo del docente di Uniurb presso la Chiesa di San Domenico.

 

 

28 marzo 2012 – 28 marzo 2022

In ricordo di Andrea Tontini

Presentazione del volume

Tra gli inorganici e il muro. Poesie e altri scritti

(Raffaelli, Rimini 2022)

28 marzo 2022 – Aula Magna del Rettorato Via Saffi 2

11.00 Saluto del Magnifico Rettore, prof. Giorgio Calcagnini

Saluto del Direttore del Dipartimento di Scienze Biomolecolari

prof. Marco Rocchi

Interventi di Andrea Duranti, Salvatore Ritrovato e Brian Zuccala

(curatori del volume)

Testimonianze e ricordi degli amici

13.30 Messa in suffragio di Andrea presso la Chiesa di San Domenico

Il Rettore Il Direttore del DISB

Prof. Giorgio Calcagnini Prof. Marco Rocchi

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