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AngellottiAppunti: morte in mare

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

La tragica morte in mare del giovane pescatore di San Benedetto ci suggerisce gravi ed importanti considerazioni. La coincidenza tra la disgrazia in Mare e la festa del Patrono riconferma lo sposalizio tra il Mare e la nostra cittadina.

Come il Santo è stato portato dalle onde a spiaggiarsi sul nostro litorale, così l’ultimo “martire del mare” ha trovato proprio nel Mare il suo incontro – precoce e per noi uomini ingiusto – con Dio e l’Eternità.

San Benedetto deve tutto al Mare (Porto, Turismo, Cultura) ma il Mare ha sempre preteso il suo tributo di vite, quasi un Dio selvaggio.

Può sembrare strano che nel nostro secolo e le nuove tecnologie, ci sia ancora qualcuno, in Italia, che muoia lavorando in Mare.

Sembrerebbe che secoli di naufragi non ci abbiano portato a massimalizzare la sicurezza.

I pescatori di oggi a San Benedetto muoiono come i loro avi un secolo fa. E, allora, che ci si sforzi di più a prevenire gli incidenti sul lavoro in favore dei marittimi, la categoria più a rischio tra tutti i lavoratori.


 Giuseppe Angellotti




20 Ottobre 2009 alle 9:20 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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