Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni d’Europa
di Gloria Lattanzi | in: Cultura e SpettacoliLa mostra “il Potere e la Grazia, i Santi Patroni d’Europa”, è stata organizzata dal Comitato di San Floriano insieme con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e con il Polo Museale Romano. Sarà possibile visitarla ancora per poco, in quanto l’esposizione delle opere terminerà il 31 Gennaio. Inaugurata ad Ottobre dal Cardinale Tarcisio Bertone e dal Presidente del Consiglio, solo dal primo Gennaio però ne è stato consentito l’ingresso gratuito, in coincidenza dell’arrivo dell’opera forse più interessante e importante: il San Giovanni Battista di Leonardo Da Vinci, giunto dal Louvre, dopo aver sostato a Milano, a Palazzo Marino.
La mostra segue un percorso nel quale si descrivono i punti di congiunzione tra religione e storia, di come la fede cristiana abbia influenzato i popoli. E proprio i Santi rappresentano uno dei mezzi con cui il Cristianesimo ha tracciato un solco nell’evoluzione storica, sociale e culturale europea. Dalle rappresentazioni di questi in momenti spirituali e non, si compone questa esposizione, la quale pone inoltre l’accento sulle differenze tra i dipinti di stessi soggetti ma di diversi pittori. Il pezzo forte della mostra, come già detto, resta l’opera del Da Vinci, e proprio questa è messa a confronto con il San Giovanni di Tiziano e di Caravaggio. Confrontandole si può cogliere l’estro e l’originalità del capolavoro leonardesco, che come illustri precedenti, brilla per ambiguità e simbolicamente allude a quella dimensione divina, di cui proprio il Santo Giovanni è annunciatore in quanto sarà lui a proclamare l’imminente discesa di Cristo sulla Terra.
Nel resto del percorso si possono ammirare capolavori del Mantegna, il suo “San Giorgio” e la sua “Santa Caterina”, “San Francesco” di Van Eyck, , “il martirio di San Pietro” del Guercino, e molte altre opere proveniente dalla Polonia, dalla Russia, dalle più grandi pinacoteche del vecchio continente, come la National Gallery di Londra. Tutte raffigurano i Santi in momenti liturgici, o in cui si evoca la loro profonda spiritualità, ma anche scene di vittorie, guerre, battaglie. Infatti sacro e profano interagiscono lasciando un’eredità in cui il messaggio cristiano e le eco pagane si fondono.
Dall’arte, il cui filo conduttore per ripercorrere importanti momenti storici d’Europa è la religione, scaturisce una riflessione politica. Anche come spiegato dalle didascalie che accompagnano il visitatore nella mostra, per giungere a uno stato laico ( come dovrebbe essere quello moderno) ,in cui ci sia la libertà di professare la fede che ognuno desidera, è stato necessario un processo che lentamente ha consentito il distacco tra potere e Cristianesimo. In quest’ultimo sono state annientate le spinte verso la volontà di detenere il potere temporale, dall’altro lato, dinastie e repubbliche, poi hanno smesso di aspirare a una patina di santità. Le testimonianze di questo percorso, del suo evolversi, dei suoi cambiamenti sono rintracciabili nei quadri e nella storia dietro di essi esposti nel “Il Potere e la Grazia”.