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Provvedimento immeritato e sanatoria con ravvedimento

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Santomartire , 24 febbraio 2010
Egregio Signor SINDACO di San Benedetto del Tronto,
Mi permetto  disturbarLa per evidenziare pubblicamente una positività accaduta oggi  nel territorio comunale che ne ha sanato una negativa successa ieri. Mi presento velocemente: ecco, sono veneziano, non sono un cittadino residente ma ho casa e sono domiciliato al Paese Alto, mia moglie è nata nella vicina Perla e ambedue i miei figli qui, a Santomartire; per la qualità della vita, vecchietto come comincio ad essere, è qui che trascorrerò in divenire almeno dieci mesi all’anno abbandonando (quasi) completamente il suolo romano su cui staziono da oltre trent’anni.
Inoltrerò questo mio scritto,come faccio con altri, anche al quotidiano on-line stracittadino ‘Il Mascalzone’ che si ostina a pubblicarmi, chiedendoLe cortesemente di leggermi partendo dall’ipotesi (reale, Le assicuro) che quanto puntualizzo sia verità.
Se volessi dare un titolo a quanto Le relaziono sotto, lo strutturerei così:
Provvedimento immeritato e sanatoria con ravvedimento.
Dunque, ieri.
Mia moglie Caterina ed io, alle 16.45, parcheggiamo contemporaneamente le rispettive autovetture fra le strisce blu a pettine di via degli Oleandri e a piedi proseguiamo dietro le casette di legno del mercatino estivo cercando il parchimetro automatico. Abbiamo unappuntamento con amici alla ‘rotonda-fontana’ per le 17.00. 
In quel mentre, notiamo che tre ragazzi giovani, che stazionavano proprio dove abbiamo appena parcheggiato, superatici, aggrediscono senza apparente motivo altri due ragazzi della medesima età che ci precedevano: a spintoni e schiaffoni alla nuca li convogliano nella strada fra le due file di casette-mercato. Mia moglie ed io, sospendiamo la ricerca del parchimetro e, sbalorditi,  li seguiamo per renderci conto (purtroppo, apparteniamo a quella gentaccia che non si fa mai i fatti propri): sì, i tre continuano a colpire forte i due che, peraltro, sono più alti di statura. Uno di questi ultimi, cercando di evitare le botte, ci scorge e, quasi disperato, ci grida:
“ Testimoni? Testimoni per piacere?”
Mi faccio avanti e, puntando l’indice contro i tre aggressori, grido anch’io:
“ Certo, testimonio io! Li riconoscerei subito questi tre!”
I quali, uditomi, si danno alla fuga (grazieaddio)  verso il Circolo tennis Maggioni in un primo momento per poi ripiegare da dov’erano venuti.
I due aggrediti (sì, possono essere omosessuali) quasi ci abbracciano, ci ringraziano e ci dicono di non conoscere gli aggressori, che li stanno seguendo e disturbando da circa mezz’ora, che parlano italiano ma non sembrano essere connazionali.


Bene, signor Sindaco, a quel momento non sono passati tre minuti da quando abbiamo parcheggiato le vetture e a mia moglie sorge un sospetto: i tre fuggitivi sono tornati verso il parcheggio, conoscono le nostre macchine, potrebbero vendicarsi….
Corro verso le vetture (riesco ancora a correre…), raggiungo lo stato dei luoghi e no, non sembra che sia stata perpetrato alcun atto vendicativo: ma sul parabrezza di ambedue i mezzi c’è una multa di 38 euro stilata alle ore 16.50! Sono passati si e no quattro minuti dal parcheggio e mi sovviene di aver notato, mentre assistevo all’aggressione, il passaggio di una Panda bianca e  guidatore con corpetto rifrangente.
 
Oggi.
E’ quasi mezzodì e sto comprando i miei quotidiani : essendo di Destra e simpatizzante per la Lega, i soliti ‘la Repubblica’, ‘l’Unità’ ed ‘il Manifesto’.
Davanti l’edicola, m’incrocio del tutto casualmente con un Ausiliario al Traffico che indossa il corpetto rifrangente ed è sceso da una Panda bianca: gli chiedo se ha un minuto per ascoltare un racconto. E’ estremamente cortese, dice di sì e mi sopporta mentre gli dico ciò che ho scritto sopra. Mi da una motivazione sul perché in certe zone in cui è suddivisa la città non si attenda un certo tempo prima di elevare la multa, una volta constatato l’assenza del pagamento del parcheggio, ma forse è una motivazione non proprio innoppugnabile.
Mi sbalordisce con un surplus di cortesia:  mi chiede ed ottiene l’evidenza delle due contravvenzioni,  chiede ed ottiene il numero del mio cellulare, promette di richiamarmi in serata per l’eventuale risposta alle mie lamentele.
Ricevo la telefonata dopo neppur un’ora con l’ottima notizia che ambedue le multe possono considerarsi ritirate e mi trovo a ringraziarlo vivamente, a ringraziare l’Ausiliario al traffico Signor Roberto Del Giacco per l’interessamento disinteressato: che sottende, a mio avviso e al di là dell’entità delle contravvenzioni,  un alto senso civico.
Termino qui, signor Sindaco ma con ancora una considerazione:  personalmente auspicherei un ampliamento dei tutori dell’ordine cittadino  non rivolti esclusivamente al controllo delle sole infrazioni del traffico. Abbiamo un problema che si sta ingrandendo, Lei lo saprà senz’altro ed io ho già tentato attraverso ‘Il Mascalzone’ e anche scrivendoLe  telematicamente di stressarne l’evidenza. Si tratta dei  cosiddetti writers e di quei loro ‘murales’ che deturpano la nostra città  inficiandone la valenza turistica oltre che procurando danni economici notevoli. Mi auguro Lei stia massimizzando una pianificazione strategica d’intervento prima che il fenomeno dilaghi oltre i livelli raggiunti.
Cordiali saluti, signor Sindaco.
 
Franco De Anna


Santomartire 25 febbraio 2010

Egregi in Redazione de ‘il Mascalzone’,

Nel ringraziarVi per aver pubblicato  una mia lettera di ieri al Sindaco di Santomartire con cui intendevo evidenziargli

–         il pericolo latente cui si è sempre più esposti passeggiando anche in zone centrali della città;

–          il senso civico dimostrato da un Ausiliario del Traffico;

–         La necessità di ampliare il servizio di presenza dei Tutori dell’ordine non espressamente preposti al controllo del traffico veicolare;

–         uno fra i più evidenti problemi montanti nel territorio comunale (i writers e i loro murales),

devo purtroppo denunciare un errore grammaticale  commesso nella stesura della lettera: ho scritto ‘un appuntamento’ con l’apostrofo!

Mi dolgo e me ne scuso con Voi estendendo le scuse a chiunque avesse avuto o avrà occasione di leggermi.

A tutti, vorrei comunque far sapere che la mia Professoressa di Grammatica e Letteratura italiana (di cui non sono autorizzato ad evidenziare il nome ma solo la sigla : SDG),  preso atto della gravità del refuso, giustamente mi ha già preannunciato che sarò rinviato all’esame di riparazione di settembre.

Franco De Anna




24 Febbraio 2010 alle 18:26 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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