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Fotovoltaico, gli imprenditori agricoli in dissenso con le idee del PD

di | in: A...gricoltura, Cronaca e Attualità

In merito all’incontro che si è tenuto il 16 maggio presso la sala del Consiglio  provinciale  di Palazzo S. Filippo promosso da alcuni consiglieri provinciali del PD quali D’Erasmo, Mandozzi,  D’Angelo, per discutere delle problematiche  relative all’installazione degli  impianti fotovoltaici a terra, alcuni  imprenditori agricoli, agrituristici e cittadini apprendendo dalla stampa le posizioni del PD locale in merito,  desiderano chiarire alcuni aspetti fondamentali  della questione.

1) In tutta Italia così come in  tutta la regione Marche si sono levati accorati appelli provenienti da tutte le associazioni di categoria , da molti imprenditori,  dalla cittadinanza, che chiedono a gran voce  una immediata regolamentazione dell’installazione del fotovoltaico su terreno agricolo, pena la perdita di territorio produttivo per sempre. Pertanto,  ciò che i suddetti esponenti politici  negativamente definiscono “l’accelerazione fortissima” che il Consiglio provinciale sta tentando di dare al fine di  regolamentare la materia, ha una ragione temporale in quanto presso molti comuni sono giacenti svariate richieste di megaimpianti  in procinto di essere approvate, a discapito per sempre del nostro territorio.

2) Sorprende l’invocazione tanto auspicata dai consiglieri, di una “concertazione” decisionale con il territorio, in quanto ricordiamo che proprio in molti dei territori da loro direttamente o indirettamente amministrati  (Ripatransone, Offida, Acquaviva, Montedinove,  ecc) si sono registrate le maggiori ostilità a tali impianti  e molto evasiva se non addirittura antidemocratica, è stata la loro risposta. Di contro, essi stessi non sembrano voler promuovere alcuna concertazione su altri grandi questioni come gli impianti a biomassa , nonostante l’avversione posta sin qui dalla popolazione

3) Sorprende  che molti politici si scoprano improvvisamente difensori delle opportunità della “green energy” ,  delle “opportunità economiche” per l’agricoltura,  e si dichiarino paladini dell’ecologia e della sostenibilità ambientale quando, al contrario, ciò che traspare dai loro discorsi (scorso consiglio provinciale) e ciò che essi sembrano continuamente promuovere è piuttosto una chiara difesa  di interessi particolari industriali da realizzarsi in zone agricole le più ampie possibili.

4) Sorprende che  amministratori di lungo corso  e il  presidente di Confindustria Bucciarelli invochino una programmazione energetica della provincia con percentuali e quote di territorio destinate a tale scopo, ben sapendo che non è in nessuna facoltà, né dei comuni, né della provincia né della regione ,al momento, legiferare su “quote energetiche”  spettanti, semmai,  al governo nazionale.

5) Sconcerta assistere all’impossibilità di arrivare a livello provinciale ad una decisione trasversale su questioni di assoluto valore per tutto il territorio e per i suoi abitanti in quanto alcuni politici che per formazione dovrebbero avere un rispetto massimo dell’ambiente e della sua sostenibilità, si stanno rivelando  i più strenui sostenitori della devastazione del territorio che rappresentano (vedi il crinale di Offida, Acquaviva, ecc)

6) Sorprende che i suddetti consiglieri provinciali del PD non siano consapevoli né in linea con quanto il PD nazionale  riporta nel sito ufficiale del partito né con le interrogazioni presentate da  altri consiglieri   nei vari consigli comunali regionali (vedi Osimo, San Costanzo, Arcevia, ecc),  né con le interrogazioni presentate al Ministero della Politiche Agricole e dell’Ambiente dal  deputato democratico Massimo Fiorio (appartenente alla commissione Agricoltura insieme all’on. Agostini)   il quale ha   posto l’accento sul problema determinato dagli “impianti fotovoltaici posti su terreni, che rischiano di ridurre fortemente l’attività foto sintetica e la biodiversità, con impoverimento progressivo del tenore di carbonio nel suolo e di biomassa”, la cui conseguenza ormai ben documentata e più evidente è un indice netto di emissione anziché di fissazione di CO2 climalterante . Non da ultimo, ricordiamo loro  che anche il vicepresidente della Regione Marche con delega all’Agricoltura, Paolo Petrini (PD) ha posto  come urgente la questione.

7) Infine, gli imprenditori agricoli diffidano i suddetti politici dal definire la loro categoria  quale costituita da “persone che pensano all’agricoltura in modo bucolico” , reclamando a gran voce il ruolo attivo economico che hanno sin qui svolto contribuendo all’eccellenza agricola , vitivinicola,  agrituristica e enogastronomia  di cui tutti i  politici si fregiano quando debbano proporre il territorio. Pertanto si esige che ogni intervento di modifica dell’uso dei suoli per finalità energetiche debba essere inserito in una pianificazione che tenga conto di tutte le componenti ambientali ed economiche connesse, senza ulteriore consumo di prezioso suolo agricolo. Si chiede che il mercato dell’energia rinnovabile sia una reale opportunità per le imprese agricole, sostenendo  installazioni  su coperture e tetti già esistenti  e consentendo alle stesse di trarre un profitto reale dalla vendita dell’energia elettrica, senza asservimento alcuno al giogo delle multinazionali o grosse compagnie energetiche che con il rispetto e il lavoro in agricoltura non hanno nulla a che fare . Così facendo impediremo di  trascinare nel baratro finale la già compromessa economia agricola e il nostro territorio.




18 Giugno 2010 alle 18:06 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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