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Teatri Paralleli, festival di teatro delle differenze a Torano Nuovo

di | in: Cultura e Spettacoli

Festival  di teatro delle differenze
TEATRI PARALLELI
29 giugno – 4 luglio / ore 21,15
piazzale scuola media, TORANO NUOVO (Te)

A partire da martedì 29 giugno fino a domenica 4 luglio, presso il piazzale della scuola media a Torano Nuovo, avrà luogo la quarta edizione del festival di teatro delle differenze Teatri Paralleli.
L’iniziativa, organizzata dalla coop.sociale La Formica in collaborazione con il comune di Torano Nuovo, la Fondazione Tercas, l’associazione L’Istrione e la compagnia Terrateatro, vede la presentazione di 7 spettacoli che hanno come protagonisti attori con differenti abilità. Le compagnie ospiti provengono da ogni parte d’Italia e sono spesso legate a realtà sociali che operano nei propri territori di appartenenza per l’affermazione e l’inclusione sociale di individui portatori di handicap fisici e psichici. Durante la settimana il pubblico potrà assistere ad eventi artistici di alto valore sociale e culturale, risultato di percorsi lunghi e sensibili che hanno condotto allo spettacolo inteso come momento di verità e di confronto. Quello di Teatri Paralleli è un luogo, unico in Abruzzo, dove le esperienze di persone diverse vogliono mettersi in gioco di fronte ad un pubblico, perché non si neghi mai l’affermazione del sé mediante i territori del racconto.
Il festival sarà aperto martedì 29 giugno dalla compagnia Isole Comprese Teatro di Firenze con lo spettacolo “Io e Amleto” vincitore del Festival Voci dell’Anima 2009 di Rimini.
Seguirà il 30 giugno il Centro Diurno ALSS Lanciano con “Colpi d’ala” e coop. Nuovi Orizzonti Sociali-Teatrabile con “Guerra e Campane”. Giovedì 1 luglio è la volta del Dirigibile-Centro Psichiatrico di Forlì con “Zia Pace” , mentre venerdì 2 luglio il Teatro delle Formiche- coop. La Formica presenterà “Sognando Philippe”. Sabato 3 luglio si esibiranno gli attori della Combricola-CEOD AULSS Rovigo con “Risate a Parte”. Chiude il festival la Compagnia Teatro dell’Are ODA di Catania, con lo spettacolo “Sul Nascere” vincitore della rassegna di Teatro ed Handicap 2010 di Rovigo. Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21,15. L’ingresso è gratuito. Nella giornata di apertura, alle ore 18, presso la sala Bizzarri di Torano sarà presentato il CD “Super, Superman” di Pippo Bosè.

Festival  di teatro delle differenze 

TEATRI PARALLELI  2010

29 giugno – 4 luglio / ore 21,15

piazzale scuola media, TORANO NUOVO (Te)



MARTEDI’  29 GIUGNO

Ore 18,00

Presentazione del CD “Super, superman” di Pippo Bosè


Ore 21.15

Isole Comprese Teatro di Firenze

“Io e Amleto”

 

MERCOLEDI’  30 GIUGNO

Ore 21.15

Centro Diurno Salute Mentale  ASL Lanciano-Vasto-Chieti

“Colpi d’ala”


Ore 22.00

Coop. Nuovi Orizzonti Sociali – Teatrabile di Sulmona

“Guerra e campane”


GIOVEDI’ 1 LUGLIO

Ore 21.15

Il Dirigibile – Centro Diurno Psichiatrico Forlì

“Zia Pace”


VENERDI’ 2 LUGLIO

Ore 21.15

Teatro delle Formiche – Coop. Sociale La Formica di Controguerra (TE)

“Sognando Philippe”


SABATO 3 LUGLIO

Ore 21.15

La Combricola – ceod AULSS Rovigo

“ Risate a pArte”


DOMENICA 4 LUGLIO

Ore 21.15

Teatro dell’Arte ODA di Catania

“Sul nascere”

 

INGRESSO LIBERO

info spettacoli:3391824676



festival  di teatro delle differenze 

TEATRI PARALLELI  2010

29 giugno – 4 luglio / ore 21,15

piazzale scuola media, TORANO NUOVO (Te)


PROGRAMMA DETTAGLIATO


MARTEDI’ 29 GIUGNO

Ore 18,00– Sala Polifunzionale “Bizzarri”

Presentazione del CD “Super Superman” di Pippo Bosè ( FilippoStaud)

Saranno presenti l’artista e il regista Alessandro Fantechi


MARTEDI’  29 GIUGNO

Ore 21.15

Isole Comprese Teatro di Firenze

“Io e Amleto”

Vincitore 7° festival voci dell’anima 2009 di Rimini

Con: Pippo Bosè ( Filippo Staud)

regia: Alessandro Fantechi


In un gioco di specchi che rimanda alla possibilità di esistenze altre, Pippo/Amleto dichiara il suo Io ero, Io sono come una popstar anni ’80, un uomo della televisione, uno che chiama l’applauso e si eccita dentro una giacca dorata, uno che blatera per riannodare fili strappati. Come un Pinocchio graziato dal crudele Mangiafuoco, Pippo fa festa e balla tutta la notte, iniziando questa “operazione a cuore aperto” che restituisce alla performance una funzione vitale e allo spettatore il perché dello stare in vita.

Filippo Staud in modo autonomo, si è creato in tempi lontani un “avatar” Pippo Bosè, allo scopo di inventarsi un lavoro, una identità credibile, di creare una comunità di amici, cavalcando la follia collettiva trasformando il presente. L’Arte terapia si realizza qui attraverso il modus-vivendi dell’Artista come se non ci fosse differenza tra vita e Opera d’Arte, In questo caso, la trasformazione  di Filippo Staud in Pippo Bosè è immaginaria e reale. Non un bisogno ma un sogno. Che la follia possa diventare realtà.

 

MERCOLEDI’  30 GIUGNO

Ore 21.15

Centro Diurno Salute Mentale  ASL di  Lanciano-Vasto-Chieti

“Colpi d’ala”

Con: Massimo Basciano, Federica Coroneo, Romeo Cianfrone, Danila Cioccolo, Davide del Vecchio, Franco Di Battista, Vincenzo Di Camillo, Valeria Di Mele, Alfredo Fantini, Marco Giancristofaro, Annamaria Milantoni, Donato Polsoni, Massimo Serio, Florideo Sperandii, Severino Staniscia, Maria Pia Rulli, Emanuela Rosato, Fabio Ruggieri.

Regia: Antonio Tucci


Lo spettacolo, basato su “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach, è il risultato di un percorso laboratoriale svolto dagli utenti del Centro Diurno di Salute Mentale della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti attraverso un lavoro di scrittura scenica e, successivamente, di rappresentazione con l’obiettivo di svolgere una riflessione sul tema della libertà intesa come esperienza vissuta e come valore da condividere. Un confronto su un tema universale e, allo stesso tempo, personale nel quale il racconto e l’ascolto diventano le azioni sulle quali fondare una drammaturgia sulla libertà.



Ore 22.00

Coop. Nuovi Orizzonti Sociali – Teatrabile di Sulmona (Aq)

“Guerra e campane”


GIOVEDI’ 1 LUGLIO

Ore 21.15

Il Dirigibile – Centro Diurno Psichiatrico di  Forlì

“Zia Pace”Con: Rossi Manuela ,Fratini Serena, Marzocchi Marilena ,Milandri Loredana ,Cavaliere Anna Maria ,Crisci Mirella ,Cerrato Gaetano ,Cavina Aldo,Valdinoci Alessandro ,Luca Zozzi,Fontana Elita ,Trolli Laura ,Tonelli Cinzia , Michele Zizzari.

Regia: Michele Zizzari 


Zia Pace si ispira a Sei personaggi in cerca di autore di Pirandello. E come in Pirandello, l’inevitabile confronto tra i protagonisti dell’opera fa riflettere sul senso degli elementi vitali che sono soggetto e al tempo stesso oggetto dell’Universo-Teatro. Cos’è l’attore e cosa il personaggio? Chi è più vero, chi più reale? C’è differenza tra vero e reale? Qual è la funzione dell’autore? Quale quella del regista? E il pubblico? Si è uno, o tanti? È meglio inventare o raccontare storie vissute? C’è più verità nella vita o nella finzione? Nella realtà o nella sua rappresentazione? È più giusto mostrare quel tanto che basta o dire tutto? Restare fedeli a un testo o liberare la propria espressività? Occorre più mestiere o più immediatezza? Meglio l’ironia o il dramma? Ma la questione centrale dell’opera è che nella vita il Bene si manifesta nelle circostanze e nelle persone più varie, in maniera originale, attraverso percorsi imprevisti e comportamenti ambigui, spesso al di là degli standard morali comunemente accettati. Viene in mente La cattiva strada di De André, dove …c’è amore un po’ per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada.  Naturalmente non vogliamo svelare  l’arcano… ma una cosa è certa: capita sovente che si sia più utile al Bene peccando e trasgredendo le regole, che vivendo da santi e nel cieco ossequio delle leggi. Così come la concretezza non può che fare bene all’arte, oltre che alla vita, soprattutto quando l’arte tende a essere troppo intellettuale e la vita troppo ideale.


VENERDI’ 2 LUGLIO

Ore 21.15

Teatro delle Formiche – Coop. Sociale La Formica di Controguerra (TE)

“Sognando Philippe”

Con: Antonio Agostini,Emma Anfora, Giancarlo Costantini, Gianni Del Giovane, Cristiano Di Martino, Sara Diomede,  Roberto Freddi, Matteo Marconi, Roberto Rullo, Stefania Scartozzi, Angelo Titi, Stefano

Regia: Ottaviano Taddei


Philippe Petit oggi ha 61 anni. E’ il più famoso funambolo della storia. La sua più grande impresa è stata quella compiuta nel 1974, quando attraversò su una fune le Twin Towers, diventando il poeta dell’aria.

Lo spettacolo “Sognando Philippe” è un omaggio a questo grande personaggio dei nostri giorni, originale ed eccentrico, un teatrante dell’aria che fa ancora sognare le nuove generazioni.

Werner Herzog dice di lui:” …mostra l’arte di colmare ed illuminare il Vuoto, un vuoto tra due torri, due orli di precipizio, due pianeti, o lo spazio tra il cuore e lo spirito. Un filo collega ciò che sarebbe rimasto separato per sempre nella solitudine”.

La vicenda, nella sua semplicità, è appunto il pretesto per parlare di quella celebre “passeggiata” tra le Torri Gemelle.

Un gruppo di giovani, giocolieri per diletto, decide di emulare il proprio idolo  organizzando una passeggiata funambolica. Questa traversata, però, somiglia soltanto a quella di Petit, la ricorda, è il caso di dire, solo lontanamente. Ma può bastare per risvegliare le emozioni. Sullo sfondo ci appare chiaro, tanto da essere un contrappunto naturale della vicenda, il sogno americano e la sua grandiosità ; un sogno che sembra essersi infranto con l’11 settembre, ma che consegna ancora alla nostra memoria immagini mirabolanti: quelle di un puntino che cammina su una corda a 412 metri di altezza.



SABATO 3 LUGLIO

Ore 21.15 

La Combricola – ceod AULSS di  Rovigo

“ Risate a pArte”

Prosegue il viaggio della compagnia veneta attraverso la comicità che ha portato gli attori a confrontarsi con la simpatia e la maschera del clown. La comicità per sua natura mette in crisi un mondo ordinario con i suoi codici, le sue certezze. Attraverso il controsenso, l’assurdità che irrompono in modo imprevedibile in un percorso modificandone il fine logico si evidenziano i vizi, le deformazioni, le incongruenze del nostro vivere. Nella comicità si ride della propria inettitudine dal momento che ognuno di noi può essere colto in fallo dall’imprevedibilità della vita. Il consiglio che viene rivolto ad ogni aspirante comico è quello di cercare il proprio clown. Il clown augusto con il naso rosso è il balordo, lo stupido che interrompe il clown bianco con il quale instaura un rapporto conflittuale. La semplicità, l’apparente stupidità, l’ingenuità fanno dell’augusto un personaggio simpatico e amato: il suo comportamento risulta sempre imprevedibile e assurdo. Il clown bianco che parla è, invece, serio, distinto e rappresenta l’autorità. Le situazioni che scaturiscono dal rapporto tra i due risultano sempre inconsuete e inaspettate. E con saggezza il clown bianco comprende che prendersi in giro diventa un modo per disarmare chi ci è ostile.

Con:

Regia: Viviana Larcati



DOMENICA 4 LUGLIO

Ore 21.15

Teatro dell’Arte ODA di Catania

“Sul nascere”

Vincitore rassegna Teatro ed Handicap Rovigo 2010

Giuseppe Calcagno con  il Gruppo ODA: Giovanna Vinci, Roberto Airò, Carmelo Privitera, Salvo Santonocito, Rosa Platania, Cristiano Lombardo, Marcella Accaputo, Tiziana Santonocito, Andrea Vitale, Marco Bumbica, e con Stefania Di Prima

Regia: Monica Felloni e Piero Ristagno

Lo spettacolo “sul nascere” realizzato con un gruppo di corsisti diversamente abili del centro di formazione ODA di Catania, trova la sua origine al confine concettuale tra Mondo e Terra, centra il suo nucleo narrativo e poetico, da un lato sul Tempo delle dinamiche di mutabilità, sul ritmo di cambiamento ciclico delle cose (nascita morte nascita), su come tale ritmo è l’uomo da “…il tempo è l’essere umano” di M. Heideger, e sulla nascita non solo come inizio ma anche come trasformazione creativa della realtà, dall’altro sul luogo in cui tale trasformazione accade e incontra le forme del vivere, “…uno spazio d’essenza tra la carne e lo scheletro, un corpo trasfigurato” M. Houellebecq. Agli attori del centro formazione ODA (opera diocesana) di Catania, alla loro bellezza così leggera e densa di vita, il compito di essere la poesia della nascita sulla scena; nasce un seme, un fiore, un palazzo, un mare, un mondo, un vento, nasce un uomo, un albero, una razza, un pensiero, un universo, un amore; così la scelta drammaturgica spazia da Calvino a J. Jono, W. Withmann, Erri De Luca a poeti dell’immensa architettura umana…La spazialità della scena è centrale nell’offrire suggestioni dimensionali e direzionali, e viene amplificata da video-proiezioni che scheggiano la scena; i tempi delle azioni sono quelli delle nascite veloci, previste, improvvise, lentissime, nella coesistenza scenica di un gruppo, che sulla strada ha seminato, raccolto, ha riposato le sue membra.




7 Giugno 2010 alle 16:47 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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