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Fotovoltaico, nessuna fuga in avanti

di | in: Cronaca e Attualità

Gli ultimi provvedimenti comunali finalizzati a restringere l’installazione degli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli e l’imminente decisione della Provincia di Ascoli Piceno di legiferare sul tema, sono stati al centro di una riunione convocata ieri d’urgenza dal Presidente della Sezione Energia di Confindustria Ascoli Piceno, Giovanni Cimini e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti provinciali degli Ordini Professionali maggiormente coinvolti nella vicenda: Pasquale Ubaldi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Leo Crocetti Presidente del Collegio dei Geometri e G.L. e Valeriano Vallesi Presidente dell’Ordine degli Architetti.
 
Grande preoccupazione è stata espressa da tutti relativamente ad un provvedimento in fase di approvazione dal Consiglio provinciale che potrebbe penalizzare un settore – quello della “Green Economy” – che rappresenta oggi nel Piceno fonte di ricchezza e in alcuni casi di sopravvivenza per molti operatori economici: dagli agricoltori alle imprese installatrici per finire ai progettisti.
 
I Presidenti degli Ordini professionali insieme al Presidente della Sezione Energia Giovanni Cimini hanno evidenziato non solo il concreto pericolo che a seguito dell’approvazione del provvedimento provinciale si possano aprire numerosi contenziosi ma anche l’inopportunità di regolamentare la materia vista l’imminente definizione delle linee guida nazionali che dovranno stabilire le vere e uniche “regole del gioco” per quanto riguarda il fotovoltaico.
 
Fughe regolamentari in avanti che un’approvazione precipitosa da parte della Provincia rappresenterebbe oggi un danno e domani una “beffa” per tutti gli operatori viste le sovrapposizioni e le incompatibilità normative che si potrebbero venire a creare.
 
“Pochi sanno – afferma il Presidente Cimini – che il recente articolo 17 della Legge n°96 del 4/6/2010 (disposizioni per recepimento direttive comunitarie 2009/28/CE ,2009/72/CE,2009/73/CE e 2009/119/CE) stabilisce che fino ad 1 MW di potenza e’ sufficiente la DIA e quindi nell’ottica della semplificazione, vista l’imminente definizione delle linee guida, non può essere ostacolato il rilascio delle relative autorizzazioni ma vanno solo individuati con esattezza i percorsi ed i soggetti – Regione, Provincia o Comune –  deputati al rilascio. Mentre tutte le normative di riferimento nazionali ed europee spingono per lo sviluppo delle energie rinnovabili – continua il Presidente Cimini – non si comprende come le nostre amministrazioni locali possano surrettiziamente aggirare le norme soffocando lo sviluppo e la crescita di uno dei pochi settori industriali ad alta intensità  di capitale umano e tecnologico presenti nel territorio”.
 
Il Presidente Cimini e i Presidenti degli Ordini professionali, condividendo il fatto che sulla questione c’è poca conoscenza da parte di tutti e questa situazione presta il fianco a facili strumentalizzazioni e prese di posizione prive di fondamento, hanno deciso di aprire un tavolo di confronto con tutte le istituzioni e le associazioni coinvolte per fare chiarezza una volta per tutte sulla questione “fotovoltaico” e auspicano la definizione di linee guida provinciali che disciplinino la realizzazione degli impianti di qualsiasi dimensione e potenza come è avvenuto peraltro in altre zone d’Italia.
 
“E’ quanto mai necessario ed urgente – affermano il Presidente Cimini e i Presidenti degli Ordini professionali all’unisono – un confronto tra operatori ed istituzioni sul tema dei parchi fotovoltaici per una riflessione attenta e non affrettata. Ma per far questo non ci devono essere fughe in avanti da parte di nessuno ed è fondamentale sospendere qualsiasi tipo di deliberazione, oggi del tutto intempestiva e controproducente, in attesa della definizione completa del quadro normativo”.




15 Luglio 2010 alle 17:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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