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Emili risponde a Torquati “l’Amministrazione cerca soluzioni sul trasporto pubblico per i disabili”. La replica di Del Zompo

di | in: Primo Piano

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’assessore alle Politiche della Città Solidale Loredana Emili risponde a Nazareno Torquati: «Perché dovrebbe essere “vergognoso” cercare di aumentare l’offerta di trasporto per le persone con disabilità?»



«Un buon servizio di trasporto pubblico è un diritto sacrosanto di tutti i cittadini, e tanto più dei disabili. L’Amministrazione comunale di San Benedetto si è subito attivata per valutare la situazione e per cercare di dare una risposta più efficace al problema sollevato da alcuni cittadini. E siccome la competenza sui trasporti locali coinvolge in primo luogo la Provincia, nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra il sindaco Gaspari, l’assessore provinciale Olivieri, il comandante della Polizia Municipale, i rappresentanti della Start e di associazioni di disabili, e la sottoscritta.


Il Presidente della Start ha fatto presente che a tutt’oggi l’azienda ha in organico 18 mezzi abilitati al trasporto di persone con disabilità (8 acquistati nel 2009) che vengono impiegati sulle tratte di maggiore fruizione nel servizio urbano di Ascoli e San Benedetto; inoltre, sottolineava che, tranne un passeggero abituale nella nostra città, l’uso dell’autobus da parte di persone con handicap avviene sporadicamente. Tuttavia, mantenendo fermo l’impegno da parte di tutte le istituzioni presenti e dell’azienda Start di completare con mezzi adeguati il servizio di trasporto, si evidenziavano gli ostacoli e le difficoltà non solo economiche.


La politica dei diritti ha un percorso accidentato, ma è proprio questa consapevolezza che non ci rende ciechi e sordi ma ci fa insistere senza scivolare nel fanatismo.


Le soluzioni a cui abbiamo pensato sono di immediata applicazione, fatti salvi i tempi tecnici. E sono soluzioni avanzate, già adottate in altre zone d’Italia, tra quelle in cui il trasporto locale è organizzato meglio. Infatti, se la Start si impegna ad acquistare altri mezzi dotati di pedane, e a tener sempre presenti le esigenze dei disabili, l’idea del trasporto a chiamata appare come la più avanzata per i disabili. È di questo che ci stiamo occupando.


Chi obietta di non essere un pacco postale lo fa per pura demagogia o per partito preso. “Capire prima di discutere, discutere pria di condannare” mi sembra un buon metodo. Io personalmente avrò molto da imparare, ma chiunque faccia qualcosa fa già meglio dell’assessore Nazareno Torquati, che su questo tema non risulta abbia brillato in idee e contributi. Ragionare di problemi e soluzioni è un conto. Ammettere che si può e si deve migliorare va ancora bene. Ma la critica distruttiva, rancorosa, fine a se stessa, è inaccettabile, e non porta un pubblico beneficio, a parte il canonico quarto d’ora di celebrità a chi la pronuncia.»




l’assessore alle Politiche della Città Solidale

            Loredana Emili

 

A PROPOSITO DI MOBILITA’ E DISABILITA’

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Capire prima di discutere, discutere prima di condannare”, vorrei partire da questa frase citata dall’assessore Emili per fare alcune considerazioni sulla discussione -polemica , aspra, che si sta svolgendo in questi giorni con l’ex assessore Torquati in merito alle problematiche del trasporto dei disabili. Non certo per un quarto d’ora di celebrità(?), come ipotizza la Emili quando qualcuno è in disaccordo con lei, ma in quanto consigliere comunale per le Pari Opportunità.

Palma Del Zompo

Palma Del Zompo

Penso che ciò che lamenta Torquati sia , al di là delle soluzioni tecniche proposte ( il trasporto a chiamata, che pure è una realtà in città dalla cultura di accoglienza consolidata, come  Ferrara o Torino), che realizzano una sorta di “apartheid” delle persone che si muovono con difficoltà… e non è un modo diverso per parlare di disabili, ma far notare che i problemi di mobilità riguardano anche gli anziani, le mamme con carrozzine, le disabilità temporanee…sia, dicevo, l’approccio culturale al problema, la mancanza di una politica più ampia e accogliente nei confronti di questi temi da parte dell’amministrazione comunale e soprattutto di soluzioni più discusse, partecipate, che coinvolgano le associazioni interessate per proporre magari soluzioni alternative. Ci sono città, penso a Parma per esempio, dove un accordo pubblico-privato ha fatto sì che siano stati dati 3 mezzi (2 pulmini e un doblò) in comodato d’uso gratuito al comune  dedicati al trasporto per disabili, che si ripaga con le inserzioni pubblicitarie su questi mezzi messi fatte da aziende” sensibili ” al tema , o a campagne di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini (nel comune di Castelfiorentino, per esempio) che invitano i cittadini a segnalare le barriere al comune che provvede poi alla loro rimozione. Creando una sinergia con gli addetti ai lavori dell’amministrazione comunale  che devono controllare con rigore l’effettiva mancanza di barriere architettoniche nelle costruzioni. Ci vogliono soldi, è vero, tanti soldi, per mettere a norma i mezzi di trasporto, le fermate, e quant’altro ma è proprio questo che bisogna fare in una città che vorrebbe essere solidale. Come reperire i fondi necessari? Per questo e per altre politiche di solidarietà? Con una programmazione seria, che scaglioni nel tempo gli interventi e con proposte , magari particolari ma praticabili. Provo a farne una.

Noi siamo una città a vocazione turistica, bene, è appena nato un ente,  l’”ISITT” Istituto Italiano per il Turismo per Tutti, che ha lo scopo  “di elaborare, valutare, attuare e incoraggiare politiche di accoglienza, sensibilizzazione e promozione culturale, per sviluppare le tematiche del turismo per tutti.” Dove per turismo per tutti si intende creare le condizioni ideali di fruibilità del territorio per turisti che presentano esigenze particolari in funzione del loro stato di salute, momentaneo o permanente, delle loro condizioni fisiche o mentali o delle loro difficoltà”. Quindi fare in modo che i turisti con esigenze particolari (persone con disabilità, anziane, con allergie o intolleranze alimentari, con neonati al seguito ecc.) vengano considerati clienti come tutti gli altri. Questo significa diffondere la cultura dall’accessibilità nel turismo, con la convinzione che la parola “accessibile” sia anche sinonimo di “comodo” per tutti, indipendentemente dalle difficoltà o dalle disabilità.

Il turismo accessibile è un mercato, tra l’altro con enormi potenzialità di sviluppo visto che il numero delle persone anziane e con disabilità è e sarà in costante aumento per il progressivo invecchiamento della popolazione.

Le caratteristiche delle nostre spiagge e lo sviluppo essenzialmente pianeggiante della nostra città ben si adattano a questo.

Propongo perciò la creazione di un tavolo di lavoro che si impegni su queste tematiche  nel tentativo di  proporre soluzioni, piuttosto che sterili contrapposizioni.

Palma Del Zompo

Consigliere per le Pari Opportunità


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non siamo dei pacchi postali da recapitare a domicilio, ma cittadini svantaggiati che hanno il diritto di circolare al pari degli altri senza nessuna distinzione.

La decisione di questa amministrazione di istituire un servizio a chiamata con mezzi dedicati per è assolutamente vergognosa e smaschera una volta per sempre l’ assoluto disprezzo per i portatori di handicap.

La giustificazioni che l’ assessore Emili adombra quali “ l’ inesistenza di risorse economiche per organizzare il trasporto disabili, l’ adeguamento dei punti di salita e discesa alle fermate,  la necessità di disporre di personale aggiuntivo per la necessaria assistenza, l’ allungamento dei tempi di percorrenza per consentire salita e discesa delle carrozzine con intuibili disagi per gli altri utenti”  sono da considerarsi miserabili, false e pretestuose e gettano le ombre più scure su una personalità inadeguata a ricoprire un ruolo così delicato quale è quello alle politiche sociali.

Questa vicenda è il corollario di una amministrazione sorda, cieca ed immatura ad affrontare problematiche di questo tipo che invece necessitano di particolare spessore umano, culturale e politico.

Nazzareno Torquati Nazzareno Torquati

La nostra città si è ancora una volta dimostrata ostile verso i cittadini e i turisti svantaggiati negando loro anche l’ ospitalità visto le condizioni degli alberghi, dei negozi e dei marciapiedi.

Da subito va programmato un intervento per dotare i mezzi di trasporto dei necessari ausili, e ne esistono oggi di quelli che non prevedono assistenza, e di realizzare pedane per la salita che poi potranno essere utilizzate anche dalle persone anziane, dalle mamme con le carrozzine e per chi soffre una inabilità anche temporanea.

Sarebbe sufficiente rinunciare a qualche  evento estivo o a qualche consulenza esterna per dotare i mezzi degli ausili necessari e nessuno sarebbe contrario visto gli sprechi che annualmente vengono fatti per queste voci del bilancio cittadino.


Nazzareno Torquati




15 Luglio 2010 alle 2:19 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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