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Welfare: Cooperative Sociali, dove è il Governatore Spacca?

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Dall’assemblea regionale di Agci Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoop Sociale delle Marche, l’appello delle 200 imprese sociali che chiedono di essere le protagoniste della riforma del sistema sociale regionale
 
Ancona, 16 luglio 2010 – All’assemblea regionale delle cooperative sociali, organizzata da Agci Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoop Sociale, oggi nella sede di Confidicoop ad Ancona, si è notata l’assenza del governo regionale e del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in particolare. Le coop sociali, trent’anni di storia che, dalle idee, dalle passioni, dai bisogni delle persone, hanno costruito il welfare delle Marche e che oggi contano 200 imprese, 8.600 soci, 7.500 addetti, 75.000 utenti serviti, un fatturato 2008 di 190 milioni di euro, 1.800 inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati, sono la spina dorsale del sistema sociale marchigiano. Con la forza del loro ruolo, le cooperative sociali di tipo A, che si occupano di fornire servizi sociali e socio-sanitari, e quelle di tipo B, che inseriscono persone svantaggiate al lavoro, hanno chiesto all’esecutivo regionale di essere coinvolte nel processo di riforma del welfare, cui la Giunta regionale si appresterebbe a mettere mano, ma non sono state ancora ascoltate. Non ci stanno, quindi, a essere escluse da questa fase in cui sarà necessario ridisegnare il sistema sociale delle Marche, riorganizzare i servizi territoriali, gli Ambiti sociali, anche alla luce delle drammatiche conseguenze che potrebbero venire dai tagli della manovra finanziaria nazionale, tagli che incideranno negativamente sui bilanci della Regione e degli Enti locali.

Le cooperative sociali, hanno detto i presidenti regionali di Agci Solidarietà, Orietta Zitti, di Confcooperative Federsolidarietà, Eraldo Giangiacomi, di Legacoop Sociale, Amedeo Duranti, chiedono “di essere riconosciute come le protagoniste della costruzione del sistema di assistenza dei servizi sociali e socio-sanitari e, soprattutto, di essere coinvolte nel processo di riforma”. Al governatore Spacca, mandano a dire che “non si può pensare di eseguire tagli lineari anche nella Regione come si appresta a fare il governo nazionale, come semplice ricaduta e conseguenza della diminuzione delle risorse” e che “non si può pensare di fare la modifica del welfare con un tratto di penna, nel giro di qualche mese, cancellando trent’anni di dignità, di professionalità, di civiltà, di persone che hanno aiutato altre persone a uscire dai manicomi, a uscire di casa e trovare un lavoro anche se considerate ‘diverse’ o ‘marginali’ dalla società, perché persona svantaggiata, a fornire assistenza”. Occorre, invece, “puntare sulla concertazione e lavorare, sistema delle cooperative sociali e delle Centrali cooperative, Regione, Enti locali, Ambiti sociali, associazioni del terzo settore, sindacati, lavorare insieme per sciogliere i nodi di un settore che ancora tiene, nonostante la crisi economica, e che ha mantenuto l’alto livello di servizi assistenziali e l’occupazione malgrado le difficoltà economiche”. Nodi da sciogliere, è stato ricordato durante l’incontro, come la necessità di rispettare l’applicazione del tariffario regionale, del Contratto collettivo nazionale di lavoro, l’attribuzione di gare d’appalto non al massimo ribasso, la riduzione dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni, che possono arrivare anche a un anno, “le nostre cooperative – è stato detto – anticipano i fondi facendo da istituto di credito agli Enti pubblici e indebitandosi con le banche”. E l’assemblea di oggi, che ha visto la presenza di 150 cooperatori sociali arrivati da tutte le Marche, oltre ai rappresentanti politici, istituzionali, sindacali, vuole essere “solo l’inizio di una serie d’iniziative per salvaguardare i servizi e l’occupazione. Iniziative con le quali chiederemo la nostra partecipazione, la nostra forte partecipazione e collaborazione alle scelte di riforma sul welfare marchigiano ma, prima di tutto, chiediamo, ancora una volta, di poterci confrontare con il governatore Spacca perché le scelte sul sociale si fanno insieme ai protagonisti che ogni giorno lo costruiscono, con i lavoratori e con gli utenti, e cioè il mondo della cooperazione sociale”. All’incontro hanno portato il loro contributo l’onorevole Luciano Agostini, i consiglieri regionali Fabio Badiali, Adriano Cardogna, Enzo Giancarli, Paolo Perazzoli, i dirigenti della Regione, Danilo Marchionni e Nino Santarelli, il segretario di Cgil Marche, Gianni Venturi, il coordinatore dell’Ambito sociale di Pesaro, Giuliano Tacchi, i presidenti di Agci Marche, Stefano Burattini, di Confcooperative Marche, Massimo Stronati, di Legacoop Marche, Simone Mattioli.




16 Luglio 2010 alle 22:12 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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