Il festival di teatro off Fuori dalla stanza Teatro giunge alla sua II edizione, in seno alla VII edizione del festival organizzato annualmente dall’Associazione culturale “La stanza”, presso la sua sede in Via della Grancetta, Montignano di Senigallia. L’associazione, operante oltre che nel settore teatrale anche nel settore musicale, da quest’anno lo è anche nel settore cinematografico, con una rassegna di docu-film, svoltasi nel mese di luglio.

L’entusiasmante inizio del festival teatrale dell’anno scorso ha assistito ad un recupero delle origini, inteso come riscoperta di quesiti ancestrali, in continua connessione con un passato in grado di mettere luce su problematiche della società odierna, tramite il corpo dell’attore. Gli spettacoli di Roberto Magnani(Teatro delle Albe), Roberto Corradino(Reggimento Carri) e Roberto Latini(Libero Fortebaccio Teatro) hanno rivisitato in scena l’opera di due poeti, Tonino Guerra e William Shakespeare.

Rispettivamente Odiséa, testo “incarnato” da R. Magnani, originalmente scritto in dialetto santarcangiolese dal poeta T. Guerra è stato messo in scena in dialetto ravennate, nella versione riadattata dal poeta Giuseppe Bellosi; Conferenza/Nudo e in semplice anarchia di R. Corradino ha riportato in scena il Riccardo II di W. Shakespeare, creando una relazione con il pubblico, costituita da domande che ne danno luogo ad altre, fino a giungere alla condivisione di insicurezze e paure proprie dello status dell’attore al giorno d’oggi; Iago di R. Latini ha assunto il testo shakespeariano Otello come pre-testo per esperimenti relativi alla commistione tra suoni e parole, in uno spettacolo teatrale aderente ai principi del concerto musicale.

La rassegna di quest’anno, in linea di continuità con la prima, viene condotta all’insegna dello stesso sguardo sul passato, che si ricopre però in questa edizione, del ruolo di indagatore storico e sociale, rispettivamente, sulla vita del poeta Pier Paolo Pasolini e sulla vita dell’attore come archetipo, uomo fatto di carne ma anche di sogni, di “vuoti” e di “pieni”.

Lo spettacolo Delitto Pasolini/Una considerazione inattuale- waiting for “superstar” del CK Teatro, scritto e diretto da Leonardo Ferrari Carissimi, Fabio Morgan, con l’apporto tecnico fondamentale di Marco Scattolini, parte dall’idea di porre nuovamente attenzione su un delitto mai chiarito nella storia del nostro Paese, quello dello scrittore P.P. Pasolini, dalla fascinazione di un’ipotesi accantonata per cui il poeta, consapevole della sua sorte imminente, avrebbe deciso di assecondare così la sua “messa in scena” ad litteram, elevandola allo status di exemplum, quello della figura “mitica” del poeta martire, vittima sacrificale per il marciume della propria società.

Il secondo spettacolo, Sacco vuoto, dall’idea di Filippo Paolasini, regia di Elena Serra e con la partecipazione di Erik Sogno, nasce con lo scopo di mettere in scena un gioco di opposizioni, proprio della realtà in cui viviamo e in cui l’attore, in quanto uomo, si trova scisso quotidianamente tra i suoi desideri, le sue aspirazioni e gli ostacoli che si frappongono al loro raggiungimento. Il testo assume quindi lo status di meta-teatro, sia occasione di lavoro e messa in discussione che manifesto del precariato dell’attore, il risultato di situazioni, di distacchi e di incontri, di una sfida continua tra lo slancio creativo e le barriere dell’inettitudine e della burocrazia, la stessa che è presente in scena tra “pieno” e “vuoto”.

04/08/2010, ore 21:00: Delitto Pasolini/Una considerazione inattuale- Waiting for “Superstar”, uno spettacolo del CK Teatro, scritto e diretto da Leonardo Ferrari Carissimi e Fabio Morgan;

05/08/2010, ore 21:00: Sacco vuoto, prodotto da Associazione culturale “La stanza”, scritto da Filippo Paolasini, diretto da Elena Serra.

P.S. In caso di maltempo gli spettacoli avranno luogo presso il Centro Sociale di Marzocca di Senigallia.