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A “Macerata Ospitale” Giovanna Trillini e Marta Gambella:campionesse nello sport e nella vita

di | in: Cultura e Spettacoli


Nel terzo fine settimana di eventi firmati ADAM accademia, il festival “Macerata Ospitale” ha portato a Macerata la campionessa della scherma mondiale Giovanna Trillini – 15  i suoi ori fra Olimpiadi, Mondiali ed Europei, 33 in tutto le medaglie di un’intera carriera – che ha dialogato, in un incontro tutto al femminile fra olimpioniche, con la maceratese Marta Gambella ex capitana della nazionale italiana di softball, con cui ha partecipato a due Olimpiadi ed ex capitana del “Macerata”, la società di softball locale che ha condotto nella vittoria di cinque scudetti e cinque coppe Europa.


Come sottolineato in apertura dal presidente dell’ADAM Alessandro Seri, che ha condotto l’incontro tenutosi domenica in casa Morresi,  forti sono l’emozione e l’orgoglio di chi si trova a tu per tu con due glorie olimpiche. Di chi ha il privilegio di scorgere il luccichio nello sguardo di Giovanna Trillini quando parla di Olimpiadi, e della sua esperienza “che vale di per sé una medaglia” di essere stata scelta a rappresentare l’Italia come portabandiera ad Atlanta 96′. E di essere colpiti dall’inarrestabile forza positiva, determinazione e tenacia che ha Marta Gambella anche fuori dal campo.



L’incontro si è dipanato fra gli aneddoti di due vite sportive ai massimi livelli: le vittorie e le sconfitte, i sacrifici, la voglia di rimonta, la carica agonistica, le avversarie, il ritiro infine definitivo, l’allenamento delle nuove leve, perché le campionesse di stare lontane dai rispettivi sport non ci pensano proprio.


Ma Giovanna Trillini ammette che “la partita più difficile è stata la sala parto…” Le donne dello sport in questione sono infatti mamme e mogli che si trovano a far fronte, come ogni altra, ai problemi di tutti i giorni; il collo appesantito da molte, molte medaglie, questo sì. Campionesse nello sport come nella vita, campionesse di umanità.


Sabato sera i prenotati all’evento intitolato “L’idea di ospitalità” tenutosi in casa Gironelli, hanno assistito ad  un piacevole quanto stimolante dibattito filosofico fra la professoressa Carla Canullo dell’Università degli studi di Macerata e il consulente filosofico nonché socio fondatore di ADAM accademia Andrea Ferroni. L’“ospitalità”, che ha guidato e dato il titolo al Festival, costituisce una delle radici culturali dell’Occidente, come ha dimostrato la prof. Canullo attingendo dalla tragedia classica, dal mito, dalla filosofia, mentre Andrea Ferroni ha posto l’accento sulla sfida di arricchimento, del conoscersi conoscendo l’altro, di cui l’ospitalità può essere veicolo e sul contributo che in questo senso la pedagogia interculturale può dare. Anche questo dibattito è stato corollato da vivaci interventi da parte di un pubblico altamente attento e sollecito.


Un frizzante concerto di fine estate è stato l’evento del venerdì di “Macerata Ospitale” presso il giardinetto dell’Ostello Asilo Ricci dove il gruppo elettro-pop maceratese “Family Portrait”, di cui è membro la violinista Laura Tamburrini, già socio fondatore di ADAM accademia, ha allietato la serata di un pubblico davvero numeroso e giovane.













21 Settembre 2010 alle 8:23 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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