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dalla Fiera di Castel di Lama

di | in: A...gricoltura, Cronaca e Attualità

BASTA CON LE MOZZARELLE BLU. !   CONVEGNO NAZIONALE SULLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ ANIMALE COME STRUMENTO VALORIZZAZIONE TERRITORIO.

ESPERTI DA TUTTA ITALIA A CASTEL DI LAMA.  CRESCE ANCORA EXPO RAZZE ANIMALI TUTTA ITALIA. E REGIONE MARCHE e Università

Le razze in expo nel Padiglione Biodiversità a rischio.- elenco.


Basta con le mozzarelle “blu”. Basta con i prodotti “manipolati”, di cui non si conoscono caratteristiche, provenienze e rischi. E ora di tornare alle produzioni tipiche autoctone, locali,

sane e sicure del nostro territorio, cominciando dal valorizzare le decine di “biodiversità” animali dai quali i prodotti migliori per l’alimentazione umana derivano. E quando devono arrivare carichi dall’estero – dice il direttore dell’Associazione provinciale Allevatori di Ascoli, Fabio Lupi – questi devono essere controllati e garantiti per il consumatore “.Per questo motivo, nell’Anno internazionale della Biodiversità, che è la vera ricchezza di ogni area,  e per salvaguardare le tante razze picene e marchigiane che sono a rischio per l’invasione del mercato di cibi non certo di eccellenza, l’APA in collaborazione con il Mipaf ha organizzato per questa mattina alla Fiera di Castel di Lama un convegno sulla “Tutela della biodiversità animale quale strumento per la valorizzazione del territorio” ( ore 10,30). All’incontro, coordinato da Avelio Marini (Rete nazionale delle piccole fattorie), dopo i saluti del sindaco Rossini e del presidente del Comitato Fiera Giuseppe Traini, prenderanno la parola il presidente dell’APA Antonio Ricciotti, e di seguito numerosi esperti e ricercatori del settore. Nell’ordine, Gianluca Brunori, docente di sviluppo rurale all’Università di Pisa che relazionerà su “Diversità economica e diversità biologica”, poi il Responsabile misure agroalimentari della Regione Marche Sergio Urbinati, che interverrà su “L’agrobiodiversità nel programma di sviluppo rurale della Regione.” A seguire, sarà la volta di

Paolo Agostini, consulente del Comune di Roma  per ristorazione solastica

che tratterà di “Valorizzazione delle razze locali nelle mense pubbliche”, e poi di Paolo Polidori, della Scuola di Scienze del farmaco dell’Università di Camerino, che centrerà il suo discorso su “L’allevamento dell’asino e la salvaguardia della biodiversità animale. Prospettive di sviluppo di un innovativo comparto agricolo zootecnico.” L’incontro proseguirà poi con la relazione di Cinzia Quagliarini sul tema specifico dei “I prodotti alimentari caratteristici del Piceno. Influenza sulla loro qualità nutrizionale” e si chiuderà con un dibattito.
Da ricordare le molte razze in esposizione nel Padiglione delle biodiversità (inaugurazione oggi venerdi 3): bovina marchigiana, pezzata rossa, frisona italiana; bruna alpina, poi ovina fabrianese, sopravissana, merinizzata italiana ; e cavallo del Catria, piccione ascolano, gallina anconetana, trota Faro varietà Appenninica e altre.

DOMANI SERA GIOVEDI 2 SETTEMBRE CONSEGNA DEL CERTIFICATO DEL GUINNESS WORLD RECORD CHE RICONOSCE IL PRIMATO AL’ IL PIU’ GRANDE FORMAGGIO DEL MONDO DI LATTE DI PECORA ( Una FORMA DI 534 chili ! )
In esposizione dal 2 settembre al 5 SETTEMBRE

FOTO 1 FORMA PECORINO RECORD NEL GUINESSDomani sera , dalle 20 in poi, verrà consegnato il certificato che riconosce al Comitato Fiera dell’ Agricoltura di Castel di Lama (Ap) di aver ottenuto l’omologazione dell’ ufficio centrale del “Guinness World Record” di Londra per il record  realizzato con  “Il più grande formaggio del mondo di latte di pecora” (Largest block of cheese – sheep’s milk ).

Nell’occasione la forma, divenuta già quasi un oggetto di culto per molti appassionati e non solo, verrà esposta al pubblico fino al termine della rassegna agricola, domenica 5 settembre. Il pecorino da record è stato preparato in diretta, davanti a molte centinaia di persone _ e alle telecamere di RAI_Uno Mattina _ durante l’ edizione 2009 della rassegna agricola e zootecnica, utilizzando per la cagliata 3500 litri di latte di 3000 pecore dei Monti Sibillini. Con il coordinamento degli esperti dell’azienda “Martarelli Formaggi srl” di Camerata Picena (Ancona), 25 volontari hanno lavorato 8 ore per realizzare una forma di formaggio fresco da 850 chili di peso. Poi è arrivata la stagionatura, nove mesi in tutto, che il 29 maggio 2010 in un apposito evento pubblico tenutosi sempre a Castel di Lama, ha permesso al notaio ascolano Nazareno Cappelli – con testimoni ufficiali di certificare che la forma stagionata si era stabilizzata ad un peso di 534,7 chilogrammi, un diametro di 158 centimetri e un altezza di 29 centimetri : la più grande del mondo appunto. In questi giorni il record è stato confermato. 

Comitato Fiera Castel di Lama AP

 

Ap 1 sett 2010




1 Settembre 2010 alle 22:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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