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Il Teatro Ventidio Basso è pronto per la stagione teatrale 2010 – 2011

di | in: Cultura e Spettacoli

Il sipario del Teatro Ventidio Basso è pronto a riaprirsi su una nuova, avvincente ed affascinante stagione teatrale voluta e promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’AMAT. Testi classici e contemporanei, maestri della scena e consolidate esperienze teatrali che hanno ottenuto un grande successo di pubblico e critica animano il cartellone 2010.2011 composto da sei appuntamenti da ottobre ad aprile realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con la partnership di Pfizer Global Manufacturing – Stabilimento di Ascoli Piceno.


L’inaugurazione il 25 e 26 ottobre è affidata a una grande commedia shakespeariana, Le allegre comari di Windsor nell’allestimento curato per il Teatro Eliseo dal regista Fabio Grossi ad Ascoli Piceno in esclusiva regionale. Amori e amanti, guasconi maldestri e burocrati vacui, mariti gelosi e golosi mercanti, mercenari allettanti ed infingardi ci racconteranno, nell’interpretazione di un cast di alto livello guidato da Leo Gullotta, la storia che, come nelle migliori tradizioni teatrali, verrà in alcuni parti rafforzata dalla partitura musicale, sottolineando di volta in volta momenti comici, grotteschi o romantici.


Diva e icona italiana di bellezza, Ornella Muti insieme a Emilio Bonucci e Pino Quartullo diretti da Enrico Maria Lamanna portano in scena – il 24 e 25 novembre – L’Ebreo di Gianni Clementi. Un testo che sviscera le miserie striscianti sotto la pelle dell’umanità con un linguaggio diretto ed efficace. Piccola storia di una coppia travolta da un evento tanto temuto quanto atteso, L’Ebreo è l’apologia della meschinità umana. Giovanni Clementi, con questa sua opera, ha vinto il Premio Siae.Agis.Eti “per la simbiosi perfetta fra il tema, storicamente importante, ed il linguaggio teatrale diretto ed efficace, sottolineando la drammatica attualità dell’argomento”.


Il nuovo anno si apre il 4 e 5 gennaio con il debutto in anteprima nazionale di Art. Lo spettacolo, che vede la luce al termine di una residenza al Teatro Ventidio Basso, è la trasposizione del testo di Yasmina Reza interpretato da tre attori di talento come Alessio Boni, Alessandro Haber, Gigio Alberti e diretto da Giampiero Solari. La commedia solleva la questione dell’arte e dell’amicizia, esplorando con ironia la profondità e la complessità dell’amicizia.

 

Sempre a gennaio – il 28 e 29 gennaio – sarà in scena un testo inedito per l’Italia, Cena a sorpresa di Neil Simon con, tra gli altri, Giuseppe Pambieri, Giancarlo Zanetti e Lia Tanzi diretti da Giovanni Lombardo Radice. Deliziosa commedia che percorre con ironia e sensibilità il tema dell’amore, The dinner party è stata uno dei maggiori successi degli ultimi anni a New York. Una tessitura drammaturgica che si snocciola come un meccanismo ad orologeria in cui la fine non è mai quella che si presume possa essere. Si ride, di quel modo intelligente ed elegante che Neil Simon – certamente tra gli autori più amati e rappresentati – conosce bene ma, allo stesso tempo, si hanno spunti interessanti di riflessione che fioriscono proprio in quei momenti in cui l’autore sembra spingere alla facile conclusione.


L’oro di Napoli – in scena il 12 e 13 febbraio – è un affresco della verve partenopea tratto dal film che Vittorio De Sica ha portato sul grande schermo nel 1954, con la sceneggiatura di Cesare Zavattini e attori di talento come Eduardo De Filippo, Totò, Sophia Loren e Silvana Mangano. Lo spunto, come per il film, è tratto dai racconti di Giuseppe Marotta, che rendono benissimo l’anima e la “filosofia” del popolo partenopeo. Questa volta, a farne una pièce teatrale ci pensa il napoletano doc Armando Pugliese che oltre all’adattamento, insieme a Gianfelice Imparato, protagonista dello spettacolo accanto a Luisa Ranieri, ne cura anche la regia.


La conclusione della stagione il 18 e 19 aprile è con un beniamino del pubblico, Alessandro Gassman con Roman e il suo cucciolo di Reinaldo Povod, testo che fu portato in teatro negli anni Ottanta da Robert De Niro. Si tratta di un dramma famigliare a sfondo multietnico che rappresenta l’irrequieto rapporto fra un padre semi-analfabeta, spacciatore di droga, e un figlio che aspira a emanciparsi attraverso lo studio. La traduzione di Edoardo Erba traspone l’azione nella periferia di una nostra città odierna, ambientando la vicenda in una comunità di immigrati romeni. La regia è dello stesso Gassman.


Abbonamenti in vendita dal 9 ottobre. Per informazioni biglietteria del Teatro Ventidio Basso tel. 0736 244970.

 

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28 Settembre 2010 alle 0:42 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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