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PallaCanestro: Cestistica Ascoli – Porto Recanati 70 a 79

di | in: Il Mascalzone Sportivo

MARCHE/ LA CESTISTICA ASCOLI RIMONTA E DEVE ARRENDERSI AL P. RECANATI
ASCOLI – Bellissima gara dal punto di vista tecnico, tattico ed agonistico quella che ha visto purtroppo soccombere per 79 a 70 la Cestistica Ascoli al suo esordio stagionale interno nel massimo campionato maschile regionale di basket, la C, contro il forte Porto Recanati. La compagine ospite domina il primo quarto, grazie  ai punti di Kastmiller e Graciotti. La Cestistica subisce quest’avvio, sembra disorienta, ma coach Francesco Petrelli capisce che deve correre ai rimedi. Sostituzioni continue, con le quali riesce a far carburare il giovane Nanni, Grossi e Negrini. Il duello, dopo il vantaggio di 10 punti nel primo quarto, diventa sempre più interessante e nei tempi successivi la Cestistica riesce a recuperare, tanto che a 4,29 minuti dal termine gara il punteggio è di parità: 59 a 59. Nei minuti finali, qualcosa succede di strano: avvengono in campo episodi  che portano gli arbitri  a decisioni “incomprensibili”: fatti che lasciano meravigliati pubblico e giocatori, nonché forse anche il commissario di campo, che è rimasto a fine gara a parlare con gli arbitri per circa 1 ora e 40 minuti. Nel primo quarto come anticipato parte a tutto gas il Porto Recanati. Kastmiller e Graciotti surclassando la Cestistica e chiudendo avanti di 10, 24 a 14. Il divario è reso possibile per lo spreco dei tiri liberi dei locali e per la superiorità degli ospiti sotto canestro. Nel secondo quarto coach Petrelli rotea l’intero roster e riesce a contenere il grande agonismo ospite. E’ il momento magico del giovane ascolano Nanni, che diventa irrefrenabile sia nel movimento che nei canestri. Finisce il primo tempo con un più 11 per il Porto Recanati, 32 a 43.

Nell’intervallo si prende coscienza  della situazione e il coach ascolano richiama a più concentrazione. Si sveglia, cos’, la Cestistica, tiene testa all’avversario e riesce a recuperare punti, anche se alla fine rimane un  solo +1 nel parziale. Nell’ultimo quarto il carattere degli ascolani genera una rimonta   che porta a recuperare l’intero svantaggio, fino a 5 9 pari con i locali in pieno entusiasmo. A 4 minuti dalla fine avvengono episodi , come ad Urbania, che ancora una volta suonano a beffa dei locali. Nanni va a canestro, riceve due falli consecutivi, ma non c’è nessun fischio, anzi, è contestato a lui un fallo finale. Mugugni tra pubblico ed atleti. La Cestistica recupera e va avanti con un canestro di Negrini, annullato per i 3 secondi, regola applicata esclusivamente in quel frangente, mai considerata in altri momenti in cui era evidentissima. Va in vantaggio il Porto Recanati, ma la Cestistica recupera. Siamo a due minuti dal termine. L’ascolano Di Silvestro va in contropiede sulla fascia sinistra per il canestro del vantaggio, riceve un calcio, cade fuori del rettangolo insieme all’avversario. L’arbitro si porta sui due e li espelle. Problema: come riprendere la gara? Tutti si aspettano i tiri liberi pro locali, gli arbitri conciliano con il commissario di campo, riflettono, tornano in campo e… sorpresa: 2 tiri liberi per gli ospiti e successivo possesso palla. Nessuno sa spiegare il perché. Ci provano i cronometristi con questa considerazione: “il giocatore ospite è stato espulso per un fallo, l’altro per 2 falli di reazione…”. Nessuno ha visto qualsiasi reazione, giacché il giocatore è rimasto steso a terra. Tiri liberi per gli ospiti, nuovo possesso palla e così anche questa volta il basket diventa una questione di arbitri. Termina una gara con reciproco saluto amicale. Bravo il Porto Recanati per la partenza iniziale, sfortunata perché alle tre squalifiche della prima giornata ne fa seguito un’altra. Brava la Cestistica, che riesce  ancora a credere alle favole sull’imparzialità degli arbitri. Ci piacerebbe conoscere i contenuti del lungo colloquio tra commissario ed arbitri, Monaco di Senigallia e Barbaccia di Castelfidardo.




4 Ottobre 2010 alle 22:55 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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