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Rugby: Legio Picena – Amatori Fermo 20 a 14

di | in: Il Mascalzone Sportivo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2010-10-10 – Oggi al Rodi è andata in scena la prima gara del campionato della Legio Picena, di fronte il titolato e ostico Amatori Fermo.

Al fischio d’inizio si è subito notato il piglio deciso e agguerrito del Fermo che, rispetto alla passata stagione, è sembrato più organizzato e tecnicamente migliorato in tutti i settori del campo.

La Legio Picena invece è sembrata inizialmente piuttosto indecisa e contratta, confusionaria e poco incisiva. Un paio di volte il Fermo è stato a un passo dal segnare la prima meta della gara, ma è stato abilmente fermato dalla difesa arcigna dei legionari, i quali, poco dopo la metà del primo tempo di sono resi pericolosi in un paio di occasioni prima di approdare alla meta con Roberto “Rambo” Gagliardi, poi trasformata da Capitan Corso.

Da quel momento è stato praticamente un monologo legionario, che però non ha portato altri punti nel carniere se non un calcio di punizione trasformato da Corso, che ha fissato il primo tempo sul risultato di 10-0.

Il secondo tempo comincia sulla falsa riga del primo, con i legionari ancora confusi e confusionari, con un gioco lento e prevedibile che ha concesso all’Amatori Fermo di prendere il sopravvento e conquistare campo fino alla realizzazione della meta. La trasformazione ha fissato il 10-7.

Stringendo i denti e cercando di recuperare concentrazione, Legio Picena tornava a farsi sotto con buone giocate da touche vanificate, però, da banali errori di gestualità.

Fortunatamente, è arrivata anche la seconda meta, stavolta con Mauro Festa, dopo una serie di percussioni a ridosso della linea dei 5 metri. Trasformazione di Corso e risultato di 17-7.

A questo punto è probabilmente scattato qualcosa nella testa dei legionari che, forse appagati e convinti di aver messo al sicuro il risultato, improvvisamente diminuiscono di intensità e vigore nei punti di incontro, lasciando spesso la palla alla mercé degli avversari.

Mossa pericolosissima! Dopo qualche minuto di pressione costante sulla nostra difesa, infatti, il Fermo passa di nuovo e, con la trasformazione, si portano sul 17-14.

Legio Picena sbanda pericolosamente e il Fermo, ritemprato nello spirito dalla segnatura e dall’opportunità di aggiudicarsi l’intera posta, spinge al massimo delle sue possibilità, mettendo a dura prova la difesa casalinga.

A due minuti dalla fine, dopo una serie di percussioni centrali, un calcio di punizione accordato ai legionari permetteva al solito Corso di portare altri tre punti sul tabellone della Legio Picena, fissando il risultato sul 20-14, che non cambierà più fino al triplice fischio.

In sostanza una partita equilibrata, non bella, che ha evidenziato il lavoro che dovranno fare i legionari per migliorare in tutti i settori.

Brutta tegola poi l’infortunio dell’apertura Tassotti.

Da sottolineare la buona prestazione della compagine fermana la quale negli ultimi anni è cresciuta molto; unica stonatura la totale assenza dei giocatori del Fermo al Terzo Tempo gesto inaspettato da parte di  una delle società storiche delle Marche.


Archiviato il Fermo, ora il pensiero va a domenica prossima, quando al Ballarin andrà in scena il primo derby sanbenedettese della storia del rugby!!




11 Ottobre 2010 alle 13:06 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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