Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 06:19 di Lun 20 Mag 2024

Talassemia: agli Ospedali Riuniti di Ancona la nuova T2 star multislice

di | in: Cronaca e Attualità

Rivoluzionario sistema salva cuore per i malati dagli accumuli di ferro.

Sono solamente 8 in Italia i centri ospedalieri a disporre della tecnologia


La Società Italiana di Talassemia (SITE) annuncia: “Il prossimo passo sarà studiare gli accumuli di ferro nel pancreas, anche quelli danneggiano il cuore”.


ANCONA – Per la maggior parte dei talassemici la sopravvivenza dipende da continue trasfusioni di sangue, una pratica indispensabile, ma con un importante effetto collaterale: l’accumulo di ferro a livello del cuore, potenzialmente mortale. Le complicanze cardiache infatti rimangono la prima causa di morte in questa popolazione. Fino a qualche anno fa l’entità dell’accumulo di ferro cardiaco non poteva essere misurata. Ora farlo è possibile grazie ad una tecnica innovativa di risonanza magnetica chiamata “T2* (leggi T2 star) multislice” , frutto di una ricerca e di un brevetto italiano e disponibile attualmente in soli 8 centri ospedalieri: uno di questi è presso l’unità di Radiologia dell’Azienda Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I – G.M Lancisi – G. Salesi di Ancona.  

La nuova tecnologia è stata messa a punto nell’ambito del progetto MIOT – Myocardial Iron Overload in Thalassemia – promosso dalla  Fondazione Gabriele Monasterio CNR-Regione Toscana, con sede a Pisa. Lo sviluppo del progetto è stato possibile attraverso il supporto “no-profit” di Chiesi Farmaceutici, GE Healthcare e Bayer Schering e sotto l’egida della SITE – Società Italiana Talassemia ed Emoglobinopatie.

Grazie a questo speciale tipo di risonanza magnetica si può avere una misura esatta e senza metodi invasivi degli accumuli di ferro nel cuore.

 “Ma è solo il primo passo – ha spiegato il prof. Paolo Cianciulli, presidente SITEil prossimo obiettivo è utilizzare la T2 per valutare gli accumuli di ferro nel Pancreas che, è dimostrato, sono correlati alle cardiopatie nei talassemici”. La SITE ha avuto un ruolo molto importante per la realizzazione del progetto. “Fin dall’inizio – dice Cianciulli– ci abbiamo creduto e  spinto i vari centri della talassemia ad aderire al progetto, grazie anche  al nostro sforzo che si è riuscito a creare un database così ampio di pazienti”. In appena 4 anni, infatti, hanno potuto utilizzare questo approccio diagnostico 1.600 malati, più di 600 hanno ripetuto l’indagine almeno due volte, ed è stato creato il database più ampio esistente in Italia e al mondo sulla malattia.  “Prima – spiega la dottoressa Alessia Pepe dirigente medico della U.O.C. di Risonanza Magnetica del Monasterio, diretta dal dottor Massimo Lombardi – la misurazione dell’accumulo di ferro cardiaco si basava su indicatori poco specifici e sensibili. In genere la terapia veniva prescritta senza conoscere il reale carico di ferro a livello cardiaco, presupponendo che c’era verosimilmente un accumulo, ma senza sapere quanto. Era difficile personalizzare le terapie e i malati andavano ancora incontro frequentemente a scompensi cardiaci anche mortali. La diffusione di questa nuova tecnologia invece, l’unica che può quantificare l’accumulo di ferro su tutto il ventricolo sinistro semplicemente facendo una risonanza magnetica, consente di tagliare la terapia su misura del malato”.   Le richieste da parte dei pazienti sono state subito tantissime, per questo al Monasterio hanno deciso di lavorare subito per creare un network di centri che potesse usare la nuova tecnologia. Attualmente in Italia sono 8 i centri, tutti pubblici, che la utilizzano: tra questi, oltre la sede originaria di Pisa, anche gli Ospedali Riuniti di Ancona e poi Ferrara, Roma, Campobasso, Lamezia Terme, Catania e Palermo.

INFOGRAFICA

 

Ecco i centri che attualmente dispongono della tecnologia diagnostica “multislice T2*”

TOSCANA: Pisa – Fondazione G. Monasterio CNR-Regione Toscana

EMILIA ROMAGNA: Ferrara – Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Anna

MARCHE: Ancona – Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti

MOLISE: Campobasso – Università Cattolica del Sacro Cuore

LAZIO: Roma – Policlinico Gemelli

CALABRIA: Lamezia Terme (CZ) – Ospedale Giovanni Paolo II

SICILIA:

Palermo – Policlinico Universitario

Catania – Azienda Ospedaliera Garibaldi




22 Ottobre 2010 alle 0:13 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata