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Critical Tango

di | in: Cultura e Spettacoli, Primo Piano

Libero Bizzarri

[ 17° Premio LIBERO BIZZARRI – “Tango illegal”di Valentina Sutti  8.12.’10   S. Benedetto T. Auditorium ]
 
 
       Se in un luogo improbabile come piazza Affari di una Milano “governata da trogloditi” esplode illegalmente ma meravigliosamente il ballo del Tango, possiamo sperare anche noi, quaggiù. Sul tipo di governo cittadino siamo in regola. Quanto ad architettura stiamo addirittura meglio, nel senso di peggio. Milano, ritenuta città non bella, forse si salva per la monumentalità seriosa per niente antica dei suoi edifici istituzional-finanziari. Brutti perché senza stile, eppure nel doc appaiono quasi belli. Qua da noi, se mai esplodesse un salvifico tango illegal sotto al Tribunale, sotto al Comune o sotto la nuova Galleria Calabresi – subito dai nostri paragonata alla galleria di piazza Duomo (!) – Valentina Sutti diventerebbe matta. Non riuscirebbe a salvarli, ‘sti posti, troppo indecenti. Le resterebbe solo il mare, ma non ci puoi ballare il tango.
 
       Film-documentario dolcissimo, quasi irreale. Non solo per la musica. E’ Milano tutta che balla, perfino le auto e i tram, i treni , la metro. Il traffico  – in apertura immaginato a ritmo di tango – appare ordinato, senza stress, perfino rilassante. Basta solo che la musica smetta un momento ed ecco l’angoscia, il freddo, quasi il dolore. Milano torna città “sotto dittatura” (sotto trogloditi, oh yes, come la nostra): anonima, pessimista, senza emozioni. Poi i porticati e le algide piazze senza più gente né macchine, in dissolvenza, si animano improvvise, ad un richiamo invisibile. A varie velocità e con calma. E la sera e la notte diventano quiete ma pensanti, vibranti, hanno un cuore. Stranamente solo nei verdissimi giardini i tanghèri incantador non arrivano, forse non ce n’è bisogno.
 
       Non puoi non pensare che Milano e il tango siano proprio agli antipodi, eppure quello arriva ZAC, di notte, illegale. E la salva. Come le bici che possono salvarci dal traffico, come le Critical Mass che qua e là fioriscono all’improvviso, che si prendono le strade in allegria, qualche ora e poi spariscono, ognuno a casa sua. Ma qualcosa è successo. Come qualcosa succede col critical tango di Tango illegal, a Milano. Tra le ultime scene, una è più delle altre affettuosa e pacificante: due ballerini in una stretta strada marron senza auto, lei in abito rosso. Quadri alle pareti, ma sono murales! Due bici arrivano lente, rallentano ancora, forse per non disturbare, forse si unirebbero volentieri al ballo. L’inquadratura si apre un poco, e sulla destra una famigliola-passeggino-bambina-pallone giallo…
 
       Magie del Bizzarri.
      Come l’osservare le 5 ragazzette partenopee accoccolate in fila proprio nel baricentro dell’auditorium. Vispissime, colorate. Paiono nate tutte lo stesso giorno dello stesso anno. Cariche di carta, cataloghi block notes depliant quaderni libri. Attente, educate, emozionate, preparate, interessate. Domande giuste, interventi innocenti e profondi, capaci di interpretare anche i pessimismi del film. Ma col sorriso. Bizzarri da proteggere.
    
     
        8. 12. ’10                   PGC




9 Dicembre 2010 alle 12:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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