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Bloccata l’inaugurazione dell’anno accademico a Macerata – ”Non c’è niente da festeggiare”

di | in: Cronaca e Attualità

blocco anno accademico Macerata_160211

Non c’è niente da inaugurare!

Di fronte al vuoto rituale dell’inaugurazione dell’anno accademico, noi studenti e precari crediamo che non ci sia proprio niente da inaugurare.


La situazione in cui verte l’università pubblica italiana ci impedisce di affrontare serenamente un nuovo anno accademico. Da anni ci battiamo contro chi considera i saperi e l’istruzione solo come merce di scambio. Contro il tentativo di renderci tutti precari e ricattabili in un contesto di allarmante autoritarismo.

Ci chiediamo quindi cosa si sta celebrando se non l’affermazione di un sistema universitario in mano ai privati che non garantisce il diritto allo studio e cosa si sta festeggiando se non la distruzione dell’università pubblica.


Si sta inaugurando oggi, un anno accademico all’insegna dei tagli. Il nostro ateneo, come tutti gli altri, si sta adeguando alla legge Gelmini, minacciando di eliminare interi corsi di studio. Sta legittimando la filosofia di questa legge, reperendo fondi dal ridimensionamento delle attività culturali. Sta mettendo gli interessi degli studenti in secondo piano rispetto alla logica del profitto immediato.

 

In un contesto di crisi generale e di sistema, che viene utilizzata per riaffermare gli stessi processi che l’hanno generata, vogliamo reimpossessarci della cultura e dei saperi, attraverso percorsi di autoformazione e di autoriforma dal basso. Vogliamo che venga ridiscusso un sistema di welfare ormai incapace di far fronte all’emergenza della precarietà e della disoccupazione, e praticate nuove sperimentazioni, introducendo magari un reddito di cittadinanza.

Vogliamo che lo studio e la ricerca servano anche per elaborare un nuovo modello sociale in grado di garantire i nostri diritti.


Noi studenti, precari e ricercatori, così come gli operai, i migranti e quanti si battono in difesa di tutti i beni comuni, non siamo più disposti a subire ricatti. Noi tutti chiediamo reddito, diritti e libertà.


MOVIMENTO STUDENTI




16 Febbraio 2011 alle 23:18 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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